Il 2014 è stato un anno critico per il settore delle costruzioni. Secondo l'annuario statistico italiano dell'Istat, infatti l'indice di produzione rispetto al 2013 ha registrato un calo del 6,9%. Nel comparto residenziale, continua a diminuire la dimensione media dei nuovi fabbricati in termini di abitazioni (2,8 dai 3,7 del 2011), volume (1.256 metri cubi dai 1.597 del 2011) e superficie totale.
La crisi del settore delle costruzioni
Secondo l'annuario dell'Istat, il 2014 è un nuovo anno critico per il settore delle costruzioni: l’indice di produzione delle costruzioni registra, rispetto al 2013, una ulteriore variazione negativa (-6,9 per cento); anche gli indicatori dei permessi di costruire confermano la fase fortemente critica: il numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali presenta una variazione tendenziale del -20,5 per cento nel primo trimestre 2014, del -2,3 per cento nel secondo, del -18,8 per cento nel terzo e del -5,1 per cento nel quarto trimestre.
Significative sono anche le diminuzioni della superficie utile nel confronto con gli analoghi trimestri del precedente anno: i livelli del primo e terzo trimestre 2014 scendono per la prima volta sotto la soglia del milione di metri. Anche l’edilizia non residenziale presenta, rispetto agli anni precedenti, un calo della superficie che tocca nel terzo trimestre 2014 il livello minimo assoluto della serie, pari a 1,6 milioni di metri quadri.
I fabbricati residenziali: dimensioni, volume e superficie
La dimensione media dei nuovi fabbricati residenziali continua a diminuire in termini di abitazioni (2,8 dai 3,7 del 2011), volume (1.256 metri cubi dai 1.597 del 2011) e superficie totale (426 metri quadrati dai 538 del 2011). Cresce la superficie utile media per unità abitativa, che passa 79,3 metri quadrati del 2011 a 85,8 del 2013. In calo anche i nuovi fabbricati e gli ampliamenti destinati ad un utilizzo prevalentemente non abitativo che nel 2013, rispetto al 2012, presentano un decremento sia del volume (-33,2 per cento) sia della superficie (-28,8 per cento).
Gli edifici residenziali in Italia
Dal censimento del 2011 si osserva che l’insieme degli edifici e dei complessi di edifici ammonta a circa 14,5 milioni di unità, il 13,1 per cento in più rispetto al censimento del 2001. Degli edifici utilizzati, quelli residenziali sono poco meno di 12,2 milioni di unità, aumentati, nel corso del decennio intercensuario, dell’8,6 per cento. Un quarto dell’intero patrimonio residenziale è costituito da edifici costruiti prima del 1946 e il 15,0 per cento risulta costruito prima del 1919, il 4,1 per cento di questi è in pessimo stato di conservazione.
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