
I giovani inglesi sono costretti a spendere per una casa in affitto molto più di quanto potrebbero e ciò li porta, in molti casi, a rinunciare o a spostare a data da destinarsi l'idea di avere un figlio. A dirlo è un'inchiesta-denuncia pubblicata sul Guardian, che incrocia i dati della media regionale degli stipendi di ventenni e trentenni che lavorano a tempo pieno e quelli del costo sul mercato privato di un appartamento con due stanze da letto.
Il giornale - nell'ambito di una ricerca capillare condotta su base nazionale in collaborazione con l'associazione Generation Rent - ha scoperto che nei due terzi del Paese le giovani coppie dovrebbero spendere troppo del loro reddito solo per l'affitto di un tetto a misura di famiglia. E che quindi in genere - si legge - non si possono permettere neppure un figlio.
Una situazione che non riguarda soltanto l'esosa Londra, ma anche citta' come Edimburgo, Birmingham o Bristol e l'intera Inghilterra sud-orientale. E che il Guardian mette polemicamente in contrasto col patrimonio edilizio dell'ex premier laburista Tony Blair e di sua moglie Cherie, avvocato di grido: partiti nell'83 con una casa da 90.000 sterline e titolari ora di proprieta' immobiliari personali stimate in 27 milioni.
1 Commenti:
In Italia il problema non è il caro affitti, ma sono le leggi sugli affitti che riducono l'offerta di case. Esempio: se l'inquilino non paga il proprietario deve pagare avvocato, mediazione, fare causa dal giudice, aspettare anni ecc...Se il proprietario non paga una tassa....sanzione immediata con sequestro dell'appartamento per otto anni....vi sembra equo???
per commentare devi effettuare il login con il tuo account