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Milano, l'architetto boeri parte dalle case sfitte

Stefano boeri, candidato alle primarie del pd a Milano in vista delle elezioni amministrative del 2011 ha presentato il suo programma. Non solo case e piani urbanistici, promette. Intanto inizia dalla questione immobiliare e tocce la piaga delle case sfitte

"Prima di costruire nuovi uffici, nuovo terziario, nuovi grandi complessi residenziali risolviamo il problema dello sfitto" esordisce l'architetto presentando il suo programma allo spazio the hub di via Paolo sarpi a Milano. Secondo boeri, infatti, l'amministrazione attuale "non ha la capacità di guardare in faccia le cose. Si parla di città in grande crescita, ma basta girare per Milano per vedere che la cittá si sta svuotando: ci sono 80 mila appartamenti vuoti, 900 mila metri quadri di uffici sfitti, decine di migliaia di negozi vuoti" ha aggiunto il candidato del pd

La soluzione? rivitalizzare i tanti spazi costruiti non utilizzati, partendo dal centro storico: "dobbiamo portare i giovani nel centro storico - ha detto - il centro di Milano oggi è vuoto, è come una periferia ed è insicuro"

Dopo essersi detto "fiero di aver lavorato all'expo, ha risposto a chi gli contestava la sua attività per letizia moratti ricordando il suo progetto con architetti internazionali per l'orto botanico (leggi notizia) prima accolto in maniera entusiasta dall'attuale amministrazione che ora, invece ·è impegnata in una corsa frenetica per logorarlo, in un tentativo di spartizione della torta"

Ma è anche nell'expo stessa e nell'eredità che l'evento lascerà alla città di Milano che boeri vede la possibilità di risolvere alcuni problemi, motivo questo per il quale non lascerà l'expo e per non sperare che fallisca: "sarebbe una bomba a livello internazionale"

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2 Commenti:

10 Settembre 2010, 9:53

Ha ragione boeri, i proprietari tengono alti gli affitti e conseguenemente allontanano i giovani dal centro.
Serve un governo di sinistra che introduca una norma punitiva per chi tiene sfitti i locali.
Dopo 120 giorni di tempo deve scattare una tassa da versare alle casse comunali ogni mese, pari al 33% dell'ultimo affitto percepito.
Tale tassa servirebbe quale in dennizzo alla comunità per il danno che subisce dall'avere molti locali sfitti.
Inoltre il comune dovrebbe istituire una agenzia che fornisce inquilini a canoni concordati e ribassati a hiunque metta a disposizione i suoi locali sfitti.

11 Settembre 2010, 0:33

Daccordissimo con Boeri,anche se non ne conosco nei particolari la sua proposta, la condivido appieno nel principio. Ci sono ormai in questa società individui ricchi e super ricchi che tengono in scacco l'intera comunità con i loro possedimenti e interessi, facendo sentire il resto della comunità esseri inferiori solo per via dei loro possedimenti.Questa è una società degradata nello spirito...abbiamo bisogno di persone che si fanno portavoce dei reali problemi di questi tempi, e che grazie al loro ruolo riescano a scardinare le ingiustizie di una società falsata.Ci sono diritti, quale quello della casa, che non possono essere solo a discrezione di .........gli affiti ormai hanno raggiunto dei livelli assurdi, così come l'acquisto di una casa..... molti anni fa, un padre di famiglia,anche se operaio, dopo pochi anni poteva azzardare l'acquisto di un alloggio, oggi la stessa casa per acquistarla devi lavorare senza spendere nel frattempo una lira, 20 anni e devi guadagnare più di un operaio. Questa società è sempre più assurda e più lontana dagli esseri....

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