Commenti: 19

Dati alla mano si può affermare che il mercato immobiliare rialza la testa. In Italia nel primo trimestre del 2010 le convenzioni relative alle compravendite di unità immobiliari sono state pari a 190.728, in aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Era dal 2007 che non si verificava un simile aumento (vedi il grafico degli ultimi anni). Ma non tutti credono che si tratti di una buona notizia (vedi approfondimento)

Dopo 3 anni l'immobiliare riparte. Compravendite +2,3% (grafico)

È quanto emerge dal rapporto su compravendite immobiliari e mutui diffuso dall'istat, che sottolinea come "il fenomeno mostri per la prima volta variazioni tendenziali positive dopo una fase di discesa che era iniziata nel 2007, proseguita con intensità crescente fino al primo trimestre del 2009 e rallentatasi nei trimestri successivi"

Come si vede dalla seguente tabella è stato proprio il settore residenziale a spingere le compravendite, con il nord est (+4,5%) a guidare il rilancio
 

Dopo 3 anni l'immobiliare riparte. Compravendite +2,3% (grafico)
 

Continua a crescere il numero di mutui stipulati in Italia nei primi tre mesi del 2010, mettendo a segno un balzo del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2009, secondo quanto riferisce l'istat nel rapporto su compravendite immobiliari e mutui. Prosegue così, sottolinea l'istituto, "la fase di ripresa tendenziale del fenomeno iniziata negli ultimi tre mesi dello scorso anno", anche se rimane "comunque insufficiente a recuperare i livelli antecedenti la discesa"

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19 Commenti:

8 Settembre 2010, 13:48

Personalmente ho dei dubbi su questa notizia. Che non sia come in america: facciamo qualcosa ecc...

8 Settembre 2010, 15:12

Classica bull trap.
Non fatevi infinocchiare.

9 Settembre 2010, 10:14

Come si sono sbrigati a pubblicare queste 4 righe su tutti i giornali......
Bisognerebbe vedere le fasce di prezzo nelle quali rientrano questi appartamenti, da quanto tempo erano in vendita e la differenza tra il prezzo iniziale e quello effettivo di vendita.
Riportata così questa notizia non ha alcun significato e sa della solita propaganda immobiliare alla quale non crede neanche una persona al di fuori del mercato.
Per questo è infatti sufficiente fare delle elementari considerazioni sulla situazione economica e sociale del notro paese

9 Settembre 2010, 10:29

Nomisma (Marzo 1992) Nomisma prevede un’impennata del prezzo delle case tra il 10% ed il 15%. Ma succede esattamente il contrario.

Caam (Settembre 1993) Dopo una lunga e decisa fase di stagnazione del mercato immobiliare il Caam annuncia una ripresa delle quotazioni. Anche questo annuncio fu smentito dai fatti. La lunga discesa dei prezzi continuò inesorabilmente.

Dopo questi annunci il corriere della sera fece anche un articolo a riguardo…

Corriere della Sera (19 Settembre 1994) “certi strani signori fanno volare il mattone” “E’ un appuntamento fisso: un paio di volte all’ anno c’e’ chi prevede un boom dei prezzi. Invece. . .” L’articolo continua citando un appello fatto da una nota società di analisi del mercato immobiliare: “comprate casa subito, perchè i prezzi stanno per ripartire”. Naturalmente i prezzi non ripartirono per altri 5 anni! In quegli anni le previsioni di una possibile uscita in breve tempo dalla crisi immobiliare si susseguirono ogni sei mesi circa.

Nomisma (1994) Nomisma annuncia che la stagione dei crolli sta per finire e i prezzi stanno tornando a salire lentamente.

Censis (1994) La previsione del Censis va invece sul ristagno ma con aumento delle compravendite e quotazioni ferme.

Caam (1994) Claudio Lossa, presidente del Caam e della borsa immobiliare di Milano, annuncia “tra sei nove mesi sul settore tornerà a brillare il sole”. Lossa ribadisce che a breve termine il gioco tornerà nelle mani dei venditori che non saranno più a praticare gli attuali prezzi e le attuali condizioni di pagamento. Lossa conclude dicendo che le case saranno più care nel 1995. Naturalmente nulla di tutto questo si realizzò, anzi, vi furono 5 anni di declino prima che il settore si stabilizzò.

Corriere della Sera (1995) Titolo: “immobili, ripresa rinviata all’anno prossimo”

Nell’articolo viene citata Scenari Immobiliari. L’istituto milanese di ricerche segnala che la gran parte degli operatori intervistati ha spostato le previsioni di rialzo dei prezzi a fine anno (1995) e al 1996. Naturalmente anche questa previsione di Scenari Immobiliari non si realizzò!

Corriere della Sera (1995) Titolo: “casa, si cambia è l’ora degli affari” Nell’articolo si afferma che è arrivato il momento di comprare casa anche perchè le buone occasioni non mancano. I venditori concedono sconti e i prezzi sono scesi ai minimi. In quel periodo quasi tutti gli operatori del settore annunciarono che i valori erano ai minimi e che entro breve tempo sarebbe riconminciata la ripresa delle quotazioni immobiliari. Naturalmente, quasi tutti affermavano che non si doveva perder tempo. Ma tutto questo si rivelò errato ed i prezzi delle case in termini reali continuarono a scendere.

Corriere della Sera (1996) Titolo: “case, prezzi fermi ancora per un anno”. La gran parte degli operatori del settore immobiliare conferma che i prezzi rimarranno fermi (e pertanto ben sotto l’inflazione con una perdita reale consistente per il mattone) ancora per 12 o 24 mesi. Ma non dovevano

ambrogino1966@libero.it
10 Settembre 2010, 15:14

In reply to by anonimo (not verified)

L'Anonimo che fa il maestrino con la rassegna stampa è solamente patetico e da rinchiudere in manicomio, lui e tutti quei fessi che gli vanno dietro!
Ma sei fuori? dalla tua rassegna stampa sembra che dal 1992 a oggi i prezzi siano diminuiti!!! ma tu vai di droghe pesanti? sono più che raddoppiati! ma vai a farti curare per piacere! ma magari avessi comprato casa qui a Milano nel 1992.

9 Settembre 2010, 10:44

Condivido il commento di anonimo.
Ottima la ricostruzione della rassegna stampa

9 Settembre 2010, 12:59

(ANSA) - Roma, 9 SET - Ocse stima per l'Italia nel 3/o trimestre un calo del pil dello 0,3%, unico paese con dato negativo nell'ambito G7.Nell'Interim Assessment diffuso oggi a Parigi l'organizzazione si riserva comunque un lieve margine di errore, ma vede comunque per l'Italia un ritorno al pil positivo dello 0,1% solo nel quarto trimestre.

09 settembre 2010

9 Settembre 2010, 14:21

Condivido con quanto riportato nei commenti. Aggiungo che quel che dice l'istat è poco attendibile perchè manovrata.

10 Settembre 2010, 2:24

Più che basarsi sl numero di compravendite bisognerebbe valutare il volume di denaro scambiato nel mercato immobiliare negli ultimi anni per capirne il reale andamento , questo ci darebbe un reale segno della "salute" del mercato.
Se si vendono il 5% in più immobili ma il movimento di denaro cala del 15% forse un dato che preso parzialmente può far gridare ad una ripresa preso invece nell'insieme può far capire che in realtà è un segno di crisi inarrestabile e drammatica.
Anche questo dato però può non essere del tutto realistico visto che fino a poco tempo fà una buona parte degli immobili veniva pagato in parte regolare e in parte in "Nero" ...questo trend è in diminuzione grazie ai controlli sempre più mirati però falsa i dati sui prezzi di mercato degli immobili facendoci credere in una tenuta del valore degli immobili, in realta sono solo diminuiti i soldi pagati in "Nero":..è una triste realtà di cui nessuno osa parlare confermata dall'agenzia di mercato che ha annunciato una verra guerra contro le compravendite che risulteranno al di sotto dei valori di mercato con controlli capillari su ogni caso rilevato. ALtro dato interssante sarebbe valutare il numero degli immobili messi in vendita analizzando quindi oltre alla domanda anche l'offerta che reputo in costante aumento e di certo non è un buon segno (ogni forma di mercato va valutato nel rapporto domanda(offerta) inoltre non dimentichiamo che il mercato immobiliare attende ancora il rientro e l'investimento dei capitali esteri rientrati con le ultime manovre, questi attualmente non vengono movimentati a causa di diversi "timori" da parte dei titolari, ma presto si potrebbe assistere a una nuova bolla immobiliare

10 Settembre 2010, 9:34

In reply to by anonimo (not verified)

Concordo pienamente con la sua analisi, con eccezione per l'ultimo punto in quanto chi dispone di liquidità aspetta che si concretizzi il calo inevitabile dei prezzi. Purtroppo
Perdura nei venditori la convinzione che non sia necessario abbassare i prezzi ma si tratti solo di una congiuntura temporanea, confortati in questo da un'informazione
Che ignora completamente il problema della bolla immobiliare nel nostro paese.

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