Quando si decide di acquistare una casa si devono considerare una serie di spese accessorie che possono variare pesantemente anche se si tratta della stessa abitazione. Colpa della "logica" della tassazione italiana, che fa sí che gli oneri fiscali siano completamente diversi (anche venti volte più pesanti) se si compra una prima o seconda abitazione, dal costruttore o da un privato.
A fare i conti in tasca agli acquirenti italiani è stato il consiglio notarile di Milano, che ha diffuso una scheda informativa sulle tasse immobili, all'interno dell'iniziativa "compra casa senza rischi", una serie di incontri dedicati al cittadino sui temi più importanti legati alla casa.
L'acquisto di una casa è sicuramente una delle scelte più importanti che si fanno nella vita, ma, proprio per questa ragione, è necessario conoscere fin dal primo momento quanti saranno i costi accessori all'acquisto. La provvigione dell'agente immobiliare, il costo del trasloco, gli oneri di una eventuale ristrutturazione, le spese accessorie al contratto di mutuo e, non ultimo, proprio il costo della parcella del notaio.
E' importante conoscere quali saranno gli oneri fiscali legati all'acquisto, che possono essere molto diversi a seconda che si possa usufruire, o meno, dei benefici prima casa, se si acquisti dal costruttore o da un privato. Il notariato fa il caso dell'acquisto di un'abitazione, senza contratto preliminare, con un prezzo di 400.000,00 a fronte di un valore catastale di 100.000, 00 euro.
Se si compra da un privato e si possiedono i requisiti per ottenere i benefici “prima casa” si pagherà il 2% del valore catastale oltre ad altri 100 euro per imposte ipocatastali e altri tributi. Se non si possiedono i requisiti per ottenere i benefici “prima casa” si pagherà il 9% del valore catastale oltre ad altri 100 euro per imposte apocatastasi e altri tributi.
Se però si compra da un costruttore le percentuali salgono, rispettivamente, al 4% ed al 10% e, soprattutto, non si calcolano sulla rendita catastale ma sul prezzo. A ciò si devono aggiungere altri 600,00 euro per imposte fisse di registro trascrizione e voltura oltre ai soliti tributi.
Ciò significa che per una casa uguale, pagata lo stesso prezzo, gli oneri fiscali possono variare da 2.100,00 euro a 40.600,00 euro. Differenza pari a quasi venti volte.
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