Commenti: 0
Fondo di solidarietà comunale, quali sono le città con più risorse?
idealista/news

Come si evolve nel tempo il Fondo di solidarietà comunale? A far sapere qual è il suo andamento è l’Ufficio parlamentare di bilancio, l’Autorità dei conti pubblici, che spiega: “Tra le grandi città il nuovo sistema garantisce i maggiori benefici a Roma (+6,7 per cento rispetto alla situazione storica, con un incremento rispetto alla situazione 2016)”. Scendono le risorse destinate ai Comuni del Nord, mentre i benefici maggiori sono concentrati al Centro.

Il Fondo di solidarietà comunale è stato istituito per cercare di distribuire in maniera utile le risorse finanziarie degli enti locali in base al calcolo dei fabbisogni standard degli enti e delle loro reali capacità fiscali.

Nello specifico, l’Upb ha fatto sapere: “Tra le grandi città il nuovo sistema garantisce i maggiori benefici a Roma (+6,7 per cento rispetto alla situazione storica, con un incremento rispetto alla situazione 2016). Anche Milano riceve più trasferimenti rispetto alla situazione storica, anche se la revisione delle metodologie e dei parametri operate nel 2017 ne riducono il beneficio complessivo. Firenze, Taranto, Napoli e Genova soffrono una riduzione delle risorse superiore al 3 per cento, e sono generalmente penalizzati nella transizione al 2017. Le grandi città maggiormente beneficiate dalle modifiche introdotte con il fondo 2017 sono Ravenna (+2 per cento rispetto al 2016) e Roma (+1,5 per cento), mentre quelle maggiormente penalizzate sono Verona (-1,8 per cento) e Perugia (-1,6 per cento)”.

La distribuzione delle risorse di quest’anno non subisce grandi variazioni con le modifiche metodologiche introdotte. Nel complesso, “rispetto alla distribuzione storica, nel 2017 sono penalizzati maggiormente i piccoli comuni (perdite superiori al 2 per cento delle risorse storiche), e sono favorite le grandi città (+1,1 per cento) e i Comuni tra 5 e 50 mila abitanti”.

Dal punto di vista geografico scendono le risorse destinate ai Comuni del Nord (-0,9 per cento delle risorse storiche), mentre i benefici maggiori sono concentrati al Centro (+2,1 per cento). Migliora, ma di poco, anche il saldo per i comuni del Sud (+0,5 per cento rispetto al fondo storico), su cui la revisione 2017 ha comportato un impatto molto limitato.

L’Upb proietta anche i dati fino al 2021, quando le nuove metodologie per l'assegnazione delle risorse andranno a regime: “Tra le grandi città Roma beneficerebbe del maggiore incremento dei trasferimenti, pari al 16,5 per cento delle risorse storiche, mentre la penalizzazione più elevata si avrebbe per Firenze e Napoli (-10,5 per cento delle risorse storiche). Nel complesso circa il 90 per cento degli enti subirebbe variazioni di risorse contenute tra il -15 e + 15 per cento delle risorse storiche”.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account