Il 2022 sarà ricordato come un anno nero per le famiglie italiane. Dopo due anni di pandemia, l'inflazione e la guerra in Ucraina hanno innescato una catena di nuovi aumenti che vanno dalle materie prime, alle bollette di luce e gas, senza contare la benzina, i mutui, i conti correnti, il pane e la pasta e anche l'ormai ricercatissimo olio di semi di girasole. Vediamo quali sono tutti i rincari che pesano sugli italiani in questo anno appena iniziato.
A fare la fotografia di alcuni dei rincari che colpiscono gli italiani è stato il comparatore Facile.it., che fa un elenco che comprende i prezzi dell'energia, la benzina e il carburante e i conti correnti. Nuovi aumenti che si aggiungono a quelli delle materie prime, della pasta e della farina, dell'olio di girasole o dei mutui. Ma vediamoli tutti nel dettaglio.
Bollette: luce e gas alle stelle
L'aumento dell'energia elettrica e del gas che ha portato alle stelle le bollette è da capogiro: siamo infatti a +80% rispetto al 2021. E questo secondo i calcoli fatti da Facile.it a gennaio, ovvero quando ancora non si parlava (o non si credeva) di un'invasione dell'Ucraina. A parità di consumi rispetto allo scorso anno gli italiani potrebbero pagare anche 3000 euro in più rispetto al 2021. Ecco perché diventa indispensabile cercare di risparmiare il più possibile con uso intelligente degli elettrodomestici.
Benzina e gasolio
Quando si parla di aumenti del carburante, benzina e gasolio in primis, si tocca un altro tasto molto dolente. Nei primi due mesi del 2022 gli italiani infatti hanno speso per rifornire le proprie vetture il 22% in più rispetto al 2021. Un dato che si evince dalle simulazioni di Facile.it su dati mUp Research. Nelle ultime settimane con l'aggravarsi della situazione in Ucraina, il prezzo del carburante è salito tanto che per il rifornimento di una vettura a benzina gli italiani hanno speso in media circa 275 euro (contro i 228 euro dello scorso anno), mentre chi ha un diesel 245 euro (contro i 199 euro del 2021).
Una boccata d'aria dovrebbe arrivare però dal decreto energia che ha predisposto il taglio delle accise. Si tratta di una diminuzione pari a 25 centesimi per benzina e diesel a cui bisogna aggiungere l'Iva al 22%.
Conti correnti
Aumenti e rincari anche per i conti correnti nel 2022, secondo Facile.it, che ha esaminato l'ICC (Indicatore dei Costi complessivi) dei conti correnti offerti dai sei primari istituti bancari e confrontando i valori con quelli di ottobre 2022. I costi dei conti correnti con operazione allo sportello sono aumentati del 21% per tutte le tipologie di clientela, mentre diminuiscono quelli per la clientela online (-22%)
Materie prime
Anche prima dello scoppio della guerra, l'Ance denunciava un aumento delle materie prime per l'edilizia. A novembre 2021 il ferro e l'acciaio avevano registrato un incremento del 226,7% in un anno. Adesso sempre dalla filiera delle costruzioni arriva un vero e proprio allarme per la possibile chiusura dei cantieri.
Aumenti dei mutui
Se già l'aumento dell'inflazione ha avuto degli effetti sui mutui - come affermato da esperti del settore a idealista/news - la situazione si è aggravata con lo scoppio della guerra. Basti pensare che già solo il giorno dell'invasione, l'indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, l'Irs con scadenza a 20 anni, ha superato quota 1.
Pane e pasta
Per quanto riguarda i prezzi di pane e pasta, i produttori hanno già comunicato alle catene della grande distribuzione che devono prepararsi a una nuova ondata di aumenti di prezzi di pasta, farina, pane e prodotti di pasticceria. Ed esperti della filiera, quali Federdistribuzione, Assoutenti e del Cai- Consorzi Agrari d’Italia, hanno raccontato a idealista/news cosa dovremmo aspettarci nei prossimi mesi.
Olio di semi di girasole
Ormai è diventato il prodotto più ricercato dei supermercati, l'olio di semi di girasole - di cui l'Ucraina e la Russia sono i due maggiori produttori mondiali- per il quale è iniziata una vera e propria corsa all'accaparramento. Secondo Carlo Tampieri, presidente del gruppo Oli da semi di ASSITOL sentito da idealista/news, se il conflitto dovesse proseguire la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente perché salterebbe la semina, prevista in primavera.
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