Nel quarto trimestre del 2022 e nel primo del 2023 "l'economia dell'area euro potrebbe subire una contrazione dovuta alla crisi energetica, all'elevata incertezza, all'indebolimento dell'attività economica mondiale e alle condizioni di finanziamento più restrittive". Lo prevede la Banca centrale europea, che nel suo Bollettino economico sostiene che in base alle ultime proiezioni dei suoi tecnici "una eventuale recessione sarebbe relativamente breve e di lieve entità".
"Tuttavia nel 2023 la crescita dovrebbe essere contenuta ed è stata rivista significativamente al ribasso rispetto alle proiezioni degli esperti di settembre 2022". Oltre il breve periodo "l'espansione economica dovrebbe segnare una ripresa, con il venir meno delle circostanze sfavorevoli. Nel complesso le proiezioni di dicembre 2022 segnalano una crescita dell'economia del 3,4 per cento nel 2022, dello 0,5 nel 2023, dell'1,9 nel 2024 e dell'1,8 nel 2025", ricorda la Bce.
In generale i rischi per le prospettive di crescita economica "sono orientati al ribasso, soprattutto nel breve periodo. La guerra contro l'Ucraina continua a rappresentare un significativo rischio al ribasso per l'economia. Anche i costi dei beni energetici e alimentari potrebbero rimanere persistentemente più elevati delle attese. Un ulteriore freno alla crescita nell'area - si legge - potrebbe derivare da un eventuale indebolimento dell'economia mondiale superiore alle attese".
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