Il governo spagnolo mette un freno alla discriminazione degli ex malati di cancro che cercano casa. Il premier socialista Pedro Sanchez ha infatti annunciato una norma che decreta l'oblio oncologico per coloro che sono stati dichiarati guariti da almeno cinque anni, eliminando di fatto quella che ancora oggi è una discriminante in negativo per la firma di diversi contratti, quali i mutui casa. Ecco cosa succederà in Spagna (e a che punto siamo in Italia).
Che cos’è l’oblio oncologico
Ma cosa significa oblio oncologico? Si tratta del diritto di una persona che è stata malata di tumore a non essere obbligata a rendere conto del proprio passato sanitario. Teoricamente una simile discrezione sullo stato sanitario è già dettata, in Italia, dalla legge sulla privacy. Tuttavia in alcune circostanze queste informazioni vengono richieste obbligatoriamente in sede di contratti con controparti private, che scelgono di servirsi di queste informazioni per stabilire i termini del contratto.
Assicurazioni, mutui e malati oncologici
Le norme a tutela dell'oblio oncologico puntano a dichiarare nulle tutte le clausole basate sul passato oncologico delle persone in procinto di acquistare beni o servizi per i quali serve la firma di contratti. Contratti che spesso sono condizionati allo stato di salute dei potenziali clienti, non di rado impedendo la fattibilità di una transazione. Le assicurazioni, anche quando collegate a un mutuo casa, sono un classico esempio: per la stipula di un’assicurazione ad esso legata è necessario, ad oggi, dichiarare i propri eventuali trascorsi oncologici, i quali diventano una discriminante per imporre condizioni più onerose.
Non è raro che non si possa stipulare un contratto di mutuo perché afflitti da una malattia (l’ultimo caso noto è quello, triste, di Michela Murgia, che non ha potuto stipulare un mutuo per acquistare una casa in cui trascorrere il proprio fine vita circondata dalla sua famiglia). Una condizione pesante anche psicologicamente ed economicamente, come se il resto non bastasse.
Oblio oncologico in Spagna
Se la norma spagnola verrà approvata, il passato oncologico di una persona di fatto non sarà più condizione rilevante ai fini del contratto e di conseguenza non dovrà più essere dichiarata, smettendo di causare discriminazione. L’approvazione della legge, ha annunciato Sanchez, avverrà a giugno. "Le persone che hanno superato il cancro non dovrebbero essere discriminate quando cercano un lavoro, un'assicurazione o una casa", ha detto il premier spagnolo.
Oblio oncologico, a che punto siamo in Italia e in Europa
Il Parlamento europeo ha chiesto che entro il 2025 tutti i Paesi dell’Unione introducano nel proprio ordinamento l’oblio oncologico dopo dieci anni dalla fine dei trattamenti (cinque nel caso di pazienti minori). Ad oggi sono sei i Paesi europei che si sono adeguati: la Francia, dal 2016, Belgio e Lussemburgo dal 2019, Paesi Bassi dal 2020. Ultimi in ordine cronologico sono Romania e Portogallo, che saranno seguiti a ruota a giugno 2023 dalla Spagna, come annunciato dal premier Sanchez.
L’Italia è ancora lontana da una legge sull’oblio oncologico: tuttavia un disegno di legge è stato presentato in Parlamento lo scorso 21 marzo dal Cnel, con l’intento di difendere il “diiritto delle persone che sono state affette da patologia oncologica a non subire discriminazioni nell’accesso all’adozione di minori e ai servizi bancari e assicurativi” dopo dieci anni dalla fine dei trattamenti senza recidive. Al momento l’esame del disegno di legge non è tuttavia in calendario.
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