Questa bellissima pianta può dare colore a balconi e giardini durante tutto l'anno, ma ha una particolarità che la rende unica.
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L'elleboro è una pianta molto popolare in Italia. Si tratta di una pianta perenne ma si nota molto di più in inverno, dato che resiste ottimamente al freddo. Viene anche chiamata “pianta delle streghe” in quanto è altamente tossica in ogni sua parte, e quindi bisogna fare massima attenzione nel maneggiarla. Ma come curare l’elleboro? Ecco tutto quello che dovresti sapere.

Dove e quando piantare l’elleboro

Questa pianta predilige zone ombreggiate o in penombra: non a caso cresce ottimamente sotto alberi o grandi arbusti. La luce solare filtrata attraverso le foglie degli alberi è, infatti, perfetta per la sua crescita, proteggendola dai raggi diretti del sole, soprattutto durante le ore più calde della giornata.

Il periodo migliore per piantare l'elleboro è l'autunno, da settembre a novembre, o la primavera inoltrata, tra marzo e aprile. In questo modo, la pianta avrà il tempo di adattarsi al nuovo ambiente prima dell'arrivo del caldo estivo o del gelo invernale.

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Vaso o giardino: dove coltivare l’elleboro

Trattandosi di una pianta versatile, può essere coltivata con successo sia in vaso che in giardino, a patto di fornirgli le condizioni ideali per la sua crescita.

Elleboro in vaso

La coltivazione dell'elleboro in vaso è ideale per chi non ha un giardino ma vuole comunque portare questa bellissima pianta in casa. In particolare:

  • Scegli un vaso di dimensioni adeguate alla crescita della pianta, con un diametro di almeno 30 cm.
  • Per garantire un buon drenaggio, posiziona uno strato di argilla espansa sul fondo del vaso prima di riempirlo con il terriccio.
  • Rinvasa l'elleboro ogni 2-3 anni in un vaso leggermente più grande, sostituendo il vecchio terriccio con del terriccio fresco e fertile. Il periodo ideale per il rinvaso è la primavera, dopo la fioritura.

Elleboro in giardino

Anche giardino, l'elleboro predilige zone in penombra. Si adatta a diversi tipi di terreno, ma preferisce quelli ricchi di sostanza organica, ben drenati e leggermente acidi.

Per piantare l'elleboro in giardino, scava una buca leggermente più larga e profonda del vaso in cui si trova la pianta. Sul fondo della buca, posiziona uno strato di argilla espansa o ghiaia, per evitare ristagni idrici. Posiziona la pianta nella buca, assicurandoti che il colletto sia a livello del terreno, e riempi gli spazi vuoti con del terriccio fresco e fertile.

Se stai cercando altre piante da affiancare all’elleboro, questa si abbina splendidamente ad altre piante dalle caratteristiche simili come hosta, felci, heuchera, pulmonaria e bergenia.

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Come innaffiare l’elleboro?

Come tutte le altre piante, anche l’elleboro ha le sue necessità particolari in fatto di innaffiatura. Durante il periodo più caldo, che va quindi dalla primavera all'autunno, è importante mantenere il terreno costantemente umido, ma senza esagerare.

Per capire quando è il momento di irrigare, controlla l'umidità del terreno: se i primi centimetri di terreno risultano asciutti, è il momento di dare acqua alla pianta. D’estate, poi, la pianta trova molto giovamento da un concime a base di potassio e fosforo. Durante i mesi invernali, quando la pianta entra in riposo vegetativo, le irrigazioni possono essere ridotte al minimo. Assicurati, però, che il terreno non si asciughi completamente.

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I parassiti dell’elleboro a cui fare attenzione

L'elleboro è una pianta generalmente resistente, ma come tutte le piante, può essere soggetta all'attacco di malattie e parassiti. Tra gli infestanti, i più comuni sono gli afidi e le lumache. Gli afidi sono piccoli insetti che si nutrono della linfa delle piante, causando deformazioni alle foglie e ai fiori. Le lumache, invece, si cibano delle foglie, creando danni estetici e indebolendo la pianta.

Per tenere lontane le lumache, ad esempio, si possono utilizzare trappole a base di birra o cenere di legna, oppure creare barriere fisiche intorno alla pianta con gusci d'uovo sbriciolati o fondi di caffè.

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