Il Santuario di San Luca, simbolo di Bologna, è avvolto da una leggenda che affascina e incuriosisce: si dice che i fidanzati non debbano visitarlo insieme, pena la fine della loro relazione. Verità o fantasia? Questa credenza si è tramandata di generazione in generazione acquistando quella fama tipica di certe storie che le rende quasi vere, ma com’è logico che sia non c’è alcuna verità storica che possa confermarla. Di seguito tutto ciò che è relativo alla leggenda di San Luca e i fidanzati.
- Perché non andare al Santuario di San Luca da fidanzati?
- Leggenda o verità? I bolognesi non ci pensano su
- La storia del Santuario di San Luca e della Beata Vergine
- Com’è fatto il Santuario di San Luca: la bellezza del portico
- Come arrivare al Santuario di San Luca e visitarlo
- Qualche consiglio per visitare San Luca
- Vivere a Bologna
Perché non andare al Santuario di San Luca da fidanzati?
La leggenda che sconsiglia ai fidanzati di visitare insieme il Santuario di San Luca è radicata nella cultura popolare bolognese. Tradizione vuole che le coppie che si recano al Santuario prima del matrimonio rischiano di vedere la loro relazione naufragare. L’origine di questa credenza non è documentata con precisione, ma diverse ipotesi hanno tentato di spiegarla negli anni. Le teorie più gettonate sarebbero tre.
- La prima lega la superstizione alla difficoltà del percorso per raggiungere il Santuario. Bisogna infatti percorrere un lungo portico di 3,8 km, con 666 archi e tratti in salita. Insomma, un itinerario che potrebbe mettere alla prova la pazienza delle coppie, portando a litigi o ripensamenti.
- La seconda, invece, attribuisce alla leggenda un’origine scherzosa, nata forse tra gli studenti universitari per dissuadere le coppie dal fare passeggiate romantiche lungo il portico.
- L’ultima interpretazione, più simbolica e religiosa, collega il Santuario alla Beata Vergine di San Luca, considerata protettrice della città e figura di purezza. La madre di Gesù “giudica” in qualche modo l’autenticità dell’amore dei fidanzati. E chi non supera la prova, non deve rimanere in coppia.
Leggenda o verità? I bolognesi non ci pensano su
Non esistono prove storiche o documenti che confermino la veridicità della leggenda dietro il Santuario di San Luca. Questa tradizione orale, amplificata dal folklore locale e dal fascino misterioso del luogo, non ha dunque fondamento. Ma memori del grande motto eduardiano “Non è vero ma ci credo”, la superstizione è ancora viva.
È raro vedere coppie bolognesi che si inerpicano per le scale che portano a San Luca. Sono molte di più quelle che evitano la visita, preferendo andarci da single o da sposati.
La storia del Santuario di San Luca e della Beata Vergine
Il Santuario della Madonna di San Luca ha una storia che risale al XII secolo, fortemente connessa al culto della Beata Vergine. Secondo la tradizione, l’immagine sacra della Vergine con il Bambino, attribuita all’evangelista Luca, fu portata a Bologna da un eremita di nome Euthymius, che la ricevette da un sacerdote di Costantinopoli. L’icona, considerata miracolosa, fu collocata sul colle della Guardia, dove sorge il Santuario, per adempiere a una profezia che ne prevedeva la venerazione in quel luogo.
La costruzione del Santuario iniziò nel 1194 ma l’edificio attuale, in stile barocco, fu completato nel XVIII secolo. La devozione alla Beata Vergine crebbe nel tempo, anche grazie a presunti miracoli attribuiti alla Madonna, come l’interruzione di una serie di piogge torrenziali nel 1433. Da quel momento, ogni anno, durante la Settimana dell’Ascensione, a cavallo tra maggio e giugno, l’immagine della Madonna viene portata in processione a Bologna, in un rito che richiama migliaia di fedeli.
Il Santuario non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo identitario per i bolognesi, tanto che il maestoso portico che lo collega alla città è tra i patrimoni UNESCO dell'Emilia Romagna dal 2021.
Com’è fatto il Santuario di San Luca: la bellezza del portico
Il Santuario di San Luca si distingue per la sua posizione panoramica sul colle della Guardia e per la sua architettura barocca.
L’edificio, progettato da Carlo Francesco Dotti e completato nel 1765, presenta una pianta centrale a croce greca, con una cupola che domina il paesaggio circostante. La facciata è sobria, con linee armoniose che si integrano con il verde del colle. All’interno, l’altare maggiore custodisce l’icona della Beata Vergine, incorniciata da un’elaborata struttura dorata.
Come detto, tra gli elementi distintivi del Santuario c’è il lunghissimo portico che lo collega al centro di Bologna, il più lungo al mondo con i suoi 3,8 km e gli oltre seicento archi. In teoria sarebbero 666, cifra simbolica che nell’Apocalisse si riferiva al demonio e che rappresenterebbe proprio il serpente schiacciato da Maria. In realtà, gli archi che compongono il portico sono 658, perché nel computo totale non vengono contati quelli di raccordo e dei passaggi pedonali e stradali.
Costruito tra il 1674 e il 1721, il portico non è solo una via d’accesso, ma un’opera d’arte che alterna tratti pianeggianti e salite, puntellata con cappelle e affreschi devozionali. I gradini delle scale non sono difficili da salire e con un po’ di pazienza la salita si completa agevolmente.
Come arrivare al Santuario di San Luca e visitarlo
Visitare il Santuario di San Luca è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita (in coppia o meno). Il percorso può essere diviso in due parti. La prima parte da Porta Saragozza e arriva al Meloncello, per un totale di 1,5 km pianeggianti, caratterizzati da 316 archi. Successivamente inizia la salita per circa 2.2 km, con 350 arcate. Ogni venti arcate ci sono le 15 cappelle distribuite lungo il percorso.
Il tracciato si completa dai 45 minuti all’ora, a seconda del passo e del grado di allenamento. Per coloro che non hanno voglia di passeggiare, c’è il “San Luca Express”, un trenino turistico che collega Piazza Maggiore al Santuario, con partenze regolari e un costo di circa 10 euro a persona. Esistono anche dei mezzi pubblici come la linea 58 che dalla stazione centrale porta alla Basilica.
Il Santuario è aperto tutti i giorni, con orari che variano generalmente dalle 7:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 19:00 nei mesi estivi, con chiusura anticipata in inverno. L’ingresso è gratuito, ma si consiglia di verificare gli orari delle messe o degli eventi religiosi, che potrebbero limitare l’accesso ad alcune aree.
Qualche consiglio per visitare San Luca
Il Santuario di San Luca è tra le tappe da vedere assolutamente a Bologna. Pur essendo ben illuminato, sarebbe meglio evitare la salita notturna per motivi di sicurezza. Per programmare la visita a San Luca è bene indossare scarpe comode, e anche portare con sé acqua e qualche snack, soprattutto in estate.
Durante la passeggiata ci si può fermare a contemplare il bellissimo panorama dei colli bolognesi ed esplorare anche le cappelle lungo il portico, con i loro affreschi e decorazioni.
Vivere a Bologna
Risiedere a Bologna significa vivere in un perfetto equilibrio tra storia, cultura e vivacità urbana. La città è famosa per la sua accoglienza, i portici infiniti e la sua storica università, che le conferisce un’anima giovane e dinamica. Il cibo è uno dei grandi protagonisti: tortellini, lasagne e mortadella rendono ogni pasto un piacere. I migliori quartieri di Bologna sono ben collegati e a misura d’uomo, ideali per chi si muove a piedi o in bici. Per chi è in cerca di un immobile a Bologna, ecco gli annunci più recenti di idealista:
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