La gardenia è senza dubbio tra le piante più belle da avere in casa. I suoi fiori bianchi profumati diffondono un aroma inconfondibile, mentre le foglie lucide in colore verde scure ai adattano bene sia agli interni che ai giardini. Rispetto a ciò è quindi lecito chiedersi: la gardenia va coltivata in casa o fuori? La risposta, ovviamente, dipende da diversi fattori, come il clima della zona, l’esposizione alla luce e le cure offerte alla pianta.
La gardenia è una pianta da interno o da esterno
Se vivi in una zona dal clima mite, senza forti sbalzi termici e con inverni non troppo rigidi, la gardenia può vivere e prosperare anche all’esterno, magari in vaso sul terrazzo o sul balcone. Al contrario, se nella tua zona la temperatura tende a subire brusche variazioni durante l’anno, la coltivazione indoor è spesso preferibile.
Non bisogna dimenticare che la gardenia, sia essa in casa o fuori, richiede comunque un ambiente con un buon livello di umidità e temperature che oscillano tra i 18°C e i 22°C.
Dove va messa la gardenia? Il luogo ideale
La gardenia, quindi, predilige ambienti luminosi ma non tollera il sole diretto nelle ore più calde, che rischia di bruciare le sue foglie delicate e mettere a rischio la fioritura. In particolare:
- In casa, il posto migliore è vicino a una finestra esposta a est o a ovest, dove la luce sia abbondante ma filtrata possibilmente da una tenda. Evita le finestre rivolte a sud senza protezione, soprattutto durante l’estate.
- Se preferisci coltivare la gardenia all’esterno, scegli una posizione in penombra, protetta dal vento e dalle correnti d’aria, le quali possono stressare la pianta e ostacolare la formazione dei fiori. Quando il clima è troppo secco, puoi aumentare l’umidità posizionare il vaso su un sottovaso con argilla espansa e acqua (senza che il fondo del vaso tocchi direttamente l’acqua).
Come curare la gardenia in vaso in casa
Oltre all’ambiente circostante ci sono anche diversi aspetti da considerare per prendersi cura della pianta che omaggia il botanico Alexander Garden. Dovrai iniziare dalla scelta del vaso stesso: deve essere sufficientemente grande per permettere lo sviluppo delle radici e dotato di fori di drenaggio per evitare ristagni d’acqua.
Dovrai ricordare che la gardenia è una pianta acidofila, quindi il terriccio ideale è quello acido, leggero e ben drenante. Ma quando va irrigata la gardenia? Il terreno va mantenuto sempre leggermente umido, evitando sia l’eccesso che la carenza d’acqua.
Utilizza acqua piovana o demineralizzata per evitare accumuli di calcare, che possono danneggiare la pianta. Infine, controlla regolarmente la presenza di parassiti come afidi o cocciniglie, così da intervenire tempestivamente con prodotti specifici o rimedi naturali.
Come concimare la gardenia
Anche questa pianta necessita di nutrienti specifici, soprattutto durante il periodo che va dalla primavera all’autunno. L’ideale sarebbe scegliere un fertilizzante liquido specifico per piante acidofile e somministralo ogni 15 giorni circa, diluendolo nell’acqua di irrigazione secondo le dosi indicate sulla confezione.
Un rimedio naturale molto apprezzato è l’utilizzo dei fondi di caffè. Questi residui organici sono ricchi di sostanze nutritive e contribuiscono ad acidificare il terreno. Puoi spargerne un sottile strato sulla superficie del terriccio ogni 3-4 settimane oppure mescolarli leggermente al substrato.
Potare la gardenia in vaso: ecco come
La piccola manutenzione regala sempre soddisfazione nel corso degli anni. Il momento migliore per potare la gardenia è subito dopo la fioritura principale, generalmente tra fine estate e inizio autunno. In questo periodo puoi accorciare i rami troppo lunghi, eliminare quelli secchi o deboli e dare alla pianta una forma più ordinata. Se necessario, durante l’anno puoi eliminare fiori appassiti e foglie ingiallite per stimolare la produzione di nuove gemme.
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