La serratura della porta d'ingresso si può rompere a causa dell'usura o per il passaggio dei ladri. Chi la sostituisce?
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porta rotta in affitto
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Sono diversi gli interventi che è necessario effettuare in un immobile preso in locazione. Una domanda che sorge spesso è chi si debba prendere in carico la riparazione di una porta rotta in affitto. Il proprietario o l’inquilino? Il dubbio è lecito perché sono innumerevoli i motivi che possono portare alla sua rottura: se diventa inservibile, l’onere spetta al locatore. Se invece l’usura porta alla rottura della serratura, alla riparazione deve pensare il conduttore.

Quando si rompe una porta in una casa in affitto

Cerchiamo di capire a chi spetta la sostituzione della porta d’ingresso. Indubbiamente la situazione più delicata che si viene a verificare è quando la porta si dovesse rompere. Il conduttore, nel momento in cui sottoscrive il contratto di affitto, accetta l’immobile così come gli viene consegnato, quindi anche con la relativa porta d’ingresso.

Accettando il bene, non può chiedere la sua sostituzione, a meno che non si rompa o venga danneggiata perché dei ladri hanno tentato di entrare: quando si vengono a realizzare queste due situazioni spetterà al proprietario provvedere alla sua sostituzione.

L’installazione della porta blindata

Il proprietario non è obbligato ad installare la porta blindata nel caso in cui l’inquilino abbia accettato l’immobile con una porta d’ingresso non rinforzata ed abbia firmato il contratto d'affitto. Nel caso in cui lo volesse, potrà farlo a proprie spese, ma dovrà conservare la porta originale, la quale, una volta che si dovesse concludere il contratto di affitto, dovrà essere rimontata.

Nel caso in cui il proprietario al termine della locazione esprima la volontà di mantenere la porta blindata, l’inquilino avrebbe diritto a ricevere un rimborso parziale della spesa che ha sostenuto.

Porta d'ingresso
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Quando si rompe la serratura della porta, chi paga?

La situazione inizia a cambiare un po’ nel momento in cui si parla della serratura della porta d’ingresso. Determinare i motivi per i quali si è rotta è importante per appurare chi debba effettuare la riparazione.

Quali sono le spese a carico del proprietario

Sono sostanzialmente due le motivazioni che fanno sì che le spese della riparazione della serratura siano a carico del proprietario:

  • il meccanismo si rompe perché è molto vecchio. Può accadere, per esempio, dopo pochi mesi che l’inquilino ha preso possesso dell’appartamento: la serratura si inceppa. Quando si viene a verificare questa situazione è evidente che il malfunzionamento sia determinato dall’usura del pezzo: è il motivo per il quale la sostituzione è a carico del proprietario;
  • situazione molto brutta quando accade, ma che purtroppo succede. I ladri entrano in casa: per tentare di svaligiare l’appartamento devono scassinare la serratura della porta d’ingresso. Siamo davanti ad un vero e proprio caso fortuito, che non rientra nella responsabilità dell’inquilino e, a dire il vero, nemmeno in quelle del proprietario. A prendersi carico economicamente dell’intervento deve essere proprio quest’ultimo, perché è tenuto a mantenere l’immobile dato in locazione in buono stato manutentivo.
Una ragazza apre la porta d'ingresso
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Quando i costi sono a carico dell’inquilino

A doversi accollare la sostituzione della serratura è l’inquilino, nel momento in cui si vengono a verificare due diverse situazioni:

  • la serratura si danneggia a seguito dell’usura del tempo. A fronte di un affitto a lunga durata, i danni si possono venire a verificare dopo anni nei quali il conduttore abita nell’appartamento. Quando si viene a verificare questa situazione siamo davanti ad una piccola riparazione, determinata dall’uso costante della serratura;
  • è l’inquilino a voler sostituire la serratura. Quella arrivata in dotazione con l’appartamento funziona perfettamente, ma il conduttore ha piacere di cambiarla per una serie di motivazioni o anche solo nel tentativo di cercare una maggiore sicurezza. Siamo davanti ad una scelta personale, che non può essere in alcun modo addebitata al proprietario, il quale ha consegnato un appartamento in buone condizioni, che il conduttore ha accettato senza alcuna costrizione.

Chi paga se si rompe qualcosa in affitto

In un appartamento a rompersi non sono solo la serratura o la porta d’ingresso: il normale utilizzo di un immobile determina l’usura degli interni e dei mobili, nel caso in cui sia arredato. Volendo sintetizzare al massimo, si potrebbe affermare che le piccole spese di manutenzione ordinaria - per le quali sono previste delle riparazioni o delle sostituzioni il cui costo è generalmente contenuto - sono a carico dell’inquilino.

Quando, invece, si è davanti alla manutenzione straordinaria, gli oneri sono a carico del proprietario. Sempre che sul contratto di locazione non siano previsti degli accordi differenti. A questa regola, però, ci sono diverse eccezioni, che possono essere determinate dal fatto che il danno sia stato causato o meno dall’inquilino mentre stava utilizzando l’immobile.

Impianto elettrico

Spetta all’inquilino cambiare le lampadine, sostituire le prese di corrente e gli interruttori. Se deve essere cambiato il citofono o il videocitofono o quando l’impianto elettrico dovesse essere rifatto completamente, i costi sono a carico del proprietario.

Impianto idraulico

Per quanto riguarda l’impianto idraulico sono a carico del proprietario i seguenti lavori:

  • riparazione delle tubature;
  • spese dovute a infiltrazioni;
  • sostituzione dei sifoni;
  • la manutenzione straordinaria su impianto idrico, riscaldamento e condizionamento.

L’inquilino deve, invece, prendersi carico dei costi relativi alle pulizie e alla manutenzione ordinaria. Spetterà a lui pensare agli eventuali spurghi, ad effettuare le disotturazioni e cambiare le guarnizioni ai rubinetti.

Le mura ed il soffitto

L'inquilino deve tinteggiare il soffitto e le pareti, effettuare la manutenzione della carta da parati, pulire le superfici e ripristinare gli intonaci.

La sostituzione del parquet, delle piastrelle e degli altri pavimenti spetta al locatore.

elettrodomestici in una casa arredata
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Arredo ed elettrodomestici

L’inquilino è responsabile della riparazione dei piccoli guasti degli elettrodomestici: rientrano in questa voce il cambio di un fornello o di un oblò. Nel caso in cui il tecnico dovesse appurare che è necessario cambiare un pezzo interno, la spesa potrebbe spettare al proprietario.

Per quanto riguarda i mobili - nel caso in cui l’appartamento sia arredato - l’inquilino è responsabile degli eventuali danni, eccetto quelli determinati dal tempo. Nel caso in cui un tavolo sia stato consegnato nuovo e si dovesse rompere dopo un anno, l’eventuale riparazione o sostituzione spetta all’inquilino. Nel caso in cui dovesse essere vecchio, la questione si potrebbe risolvere con un’equa ripartizione del costo.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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