
La Procura di Milano ha chiesto al Gip l’arresto di sei persone, tra cui il noto immobiliarista Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima, e l’assessore comunale all’Urbanistica Giancarlo Tancredi. I due sono coinvolti in un’indagine per corruzione e abuso d’ufficio. Tra i 21 indagati e perquisiti anche il sindaco Beppe Sala e l'archistar Stefano Boeri. Secondo quanto trapela dagli ambienti giudiziari, la richiesta di arresti domiciliari per Catella e Tancredi rientra nell’ambito della nuova procedura di «interrogatorio preventivo» introdotta dalla riforma Nordio, che prevede un confronto anticipato davanti al giudice in caso di richieste di misure cautelari motivate dal rischio di reiterazione del reato.
I sei indagati – tra cui anche Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune, l’architetto Alessandro Scandurra ed altri due imprenditori – compariranno la prossima settimana davanti al Gip Mattia Fiorentini. Dopo aver ascoltato le loro difese, il giudice deciderà se disporre gli arresti domiciliari, applicare misure interdittive (come avvenuto cinque mesi fa con Stefano Boeri) o rigettare le richieste della Procura.
Le accuse per Catella e Marinoni
Al centro dell’inchiesta ci sono due principali ipotesi di reato. Manfredi Catella è sospettato di aver corrotto Marinoni, ricevendo da quest’ultimo una consulenza senza che questi si astenesse dalla valutazione di un progetto presentato dalla Coima. Insieme a Tancredi, Catella è inoltre accusato di aver indotto Marinoni a favorire un iter progettuale specifico. L’assessore Tancredi, oltre a questa accusa, è indagato anche per falso, per non aver rilevato – secondo la Procura – un conflitto d’interessi proprio di Marinoni.
Le ipotesi di reato per Beppe Sala
Per il sindaco Sala le ipotesi di reato sono due: false dichiarazioni su qualità personali proprie o altrui: riguardo la nomina di Stefano Marinoni come presidente della Commissione Paesaggio, nonostante — secondo i PM — Sala fosse a conoscenza di suoi conflitti d’interesse con costruttori e progettisti, e del fatto che Marinoni fosse già indagato. I magistrati ritengono che Sala sia stato spinto a confermare Marinoni dall’assessore Tancredi, che ne avrebbe tratto vantaggi illeciti, consapevole degli incarichi privati ricevuti da Marinoni da aziende come Coima (di Manfredi Catella). La seconda ipotesi è di concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità: riguarda il progetto di riqualificazione del grattacielo “Pirellino”, promosso da Catella e dall’architetto Stefano Boeri. Secondo l'accusa, Tancredi, pressato dai due imprenditori e temendo ripercussioni, avrebbe fatto pressioni su Marinoni, riferendogli anche che Sala aveva ricevuto lamentele dai proponenti, per ottenere almeno un parere “favorevole condizionato” sul progetto.
Il commento di Manfredi Catella
"In data odierna abbiamo ricevuto una notifica del Tribunale di Milano per informarci dell’indagine in corso relativamente a un incarico progettuale affidato in passato dalla nostra società all’architetto Scandurra, - dichiara Manfredi Catella, Founder e CEO di COIMA, a commento della vicenda. - Dato il ruolo dell’architetto anche come membro della commissione paesaggistica del Comune di Milano fino al 2024, viene prospettata l’ipotesi che l’incarico professionale affidato possa avere influenzato la condotta del professionista nella commissione in merito ai progetti promossi dalla nostra società.
Abbiamo provveduto tempestivamente a fornire quanto ci è stato sinora richiesto e a svolgere le verifiche interne per confermare la regolarità in merito, che avremo modo di rappresentare con chiarezza nella sede giudiziaria. La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione anche in questa circostanza."
Indagine sui cantieri di Milano
L’inchiesta, coordinata dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici sotto la guida dell’aggiunto Tiziana Siciliano, si sta rapidamente ampliando. Partita da alcuni sequestri nei cantieri, è passata attraverso le prime contestazioni ai progettisti e le misure interdittive nei confronti di consulenti e tecnici, fino ad arrivare oggi a richieste d’arresto che toccano i vertici dell’amministrazione comunale e dell’imprenditoria immobiliare.
Coima e il volto della nuova Milano
Il nome di Manfredi Catella è strettamente legato alla trasformazione urbana di Milano degli ultimi anni. Con il gruppo Coima, uno dei maggiori sviluppatori immobiliari del Paese, Catella ha gestito capitali per oltre 10 miliardi di euro provenienti da 33 fondi, sostenuti da investitori istituzionali internazionali, tra cui i fondi sovrani di Singapore, Qatar e Abu Dhabi. Tra i progetti più importanti, la riqualificazione di Porta Nuova – dove sorge la Torre Unicredit, l’edificio più alto d’Italia – e lo sviluppo del Villaggio Olimpico nell’area dello scalo Romana per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026.
L’assessore dell’urbanistica milanese
Giancarlo Tancredi è considerato una figura chiave nella trasformazione urbanistica della città. Prima di entrare in giunta nel 2021 con Beppe Sala, è stato a lungo dirigente comunale, seguendo progetti come Porta Nuova, City Life, Expo 2015, Mind, Santa Giulia e il nuovo stadio di San Siro.
Anche Stefano Boeri nell’inchiesta
A margine del nuovo filone investigativo torna anche il nome di Stefano Boeri, architetto di fama internazionale e presidente della Triennale di Milano. Già lo scorso febbraio il Gip aveva respinto la richiesta di arresto nei suoi confronti, disponendo però l’interdizione da incarichi nella pubblica amministrazione. A settembre, Boeri dovrà affrontare un processo per una presunta lottizzazione abusiva nel progetto residenziale “BoscoNavigli”.
Il commento della Procura
«Il fenomeno indagato, legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia, ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo», ha scritto il procuratore di Milano Marcello Viola in una nota, sottolineando che le indagini hanno già portato al sequestro di diversi cantieri e all’adozione di misure cautelari personali.
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