Questa pianta regala fioriture rosse, viola, gialle o rosa: perfetta per gli appartamenti, regala un'unica spettacolare fioritura.
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Per colorare la casa e renderla più vivace non c’è niente di meglio che puntare sulle piante. Per esempio, la bromelia potrebbe essere la pianta che fa al caso tuo. Non solo si distingue per le sue tonalità che spaziano dal rosso al giallo, ma è anche nota per essere sorprendentemente semplice da coltivare, anche per chi non ha il pollice verde. Ecco, quindi, cosa sapere sulle varietà più diffuse, come la Guzmania, la Vriesea e la Aechmea, fino alle tecniche di coltivazione più efficaci.

Dove tenere la bromelia e come curarla

Il primo passo è ovviamente quello di scegliere una posizione giusta per la bromelia, così da garantirle una fioritura duratura. L’ideale è collocarla vicino a una finestra ben illuminata, dove possa ricevere luce filtrata: un davanzale esposto a est o a ovest potrebbe fare al caso tuo. In alternativa, la bromelia si adatta bene anche in soggiorno o in bagno, soprattutto se questi ambienti sono ben arieggiati e umidi, condizioni che ricreano il suo habitat naturale.

Se, invece, vuoi coltivare la bromelia all’esterno, in giardino o su terrazzi, può essere esposta all’aperto solo nelle stagioni calde e in zone dove le temperature non scendono mai sotto i 15°C. 

La cura della bromelia non è complicata, ma alcune piccole attenzioni possono fare la differenza. Innanzitutto, l’irrigazione deve essere molto ponderata: la bromelia non tollera i ristagni d’acqua, quindi è importante lasciare asciugare leggermente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. 

L’umidità è un altro fattore chiave: nebulizza spesso le foglie, soprattutto in estate o se l’aria in casa è secca a causa del riscaldamento. Fondamentale sempre utilizzare acqua non calcarea per evitare macchie antiestetiche sulle foglie. Infine, ricorda di concimare la bromelia ogni 3-4 settimane durante il periodo vegetativo (primavera-estate) con un fertilizzante liquido specifico.

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Quante volte va innaffiata la bromelia?

La bromelia si distingue per un particolare sistema di raccolta dell’acqua: le sue foglie formano una rosetta centrale, chiamata “calice”, che funge da serbatoio naturale. Qui dovrai versare di volta in volta una piccola quantità d’acqua pulita, che andrà cambiata frequentemente per evitare muffe.

Ma qual è la frequenza delle annaffiature ideale? Dipende da vari fattori: stagione, umidità ambientale, esposizione alla luce e temperatura della stanza. Durante la primavera e l’estate, quando la crescita è più attiva e le temperature sono più alte, la bromelia va innaffiata una o due volte a settimana. In questo periodo, assicurati che il calice centrale sia sempre leggermente pieno d’acqua pulita (meglio se piovana o demineralizzata).

Nei mesi autunnali e in inverno, quando la pianta entra in una fase di riposo vegetativo e l’evaporazione è minore, puoi ridurre le annaffiature a una volta ogni 10-15 giorni

I principali tipi di bromelia

A differenza di quanto si possa pensare, non esiste un solo tipo di bromelia: questa famiglia botanica comprende oltre 3.000 specie suddivise in generi diversi. Le piante più diffuse sono sicuramente:

  • Guzmania: tra le piante da vaso con i fiori rossi più apprezzate in casa, si distingue per le sue foglie verdi lucide e le infiorescenze vivaci che possono essere rosse, arancioni, gialle o viola.
  • Aechmea: riconoscibile per le sue foglie rigide spesso bordate di spine e per le infiorescenze rosa o blu, l’Aechmea è una delle bromelie più resistenti.
  • Vriesea: caratterizzata da infiorescenze a forma di spiga, spesso piatte e dai colori intensi come il rosso o il giallo, la Vriesea si adatta bene agli interni.
  • Neoregalia: il centro della rosetta durante la fioritura assume tonalità di rosso o viola.
  • Tillandsia: conosciuta come “pianta dell’aria”, la Tillandsia è una pianta senza fiori che non necessita di substrato e può essere coltivata anche su supporti decorativi.
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Cosa fare quando muore il fiore della bromelia?

Se il fiore della bromelia appassisce non dovrai preoccuparti: è un processo naturale nel ciclo di vita della pianta. La bromelia, infatti, fiorisce una sola volta nella sua esistenza: dopo la spettacolare fioritura, il fiore centrale inizia a seccarsi e la pianta madre lentamente si avvia verso la fine del suo ciclo vitale. Proprio in questa fase la pianta inizia a produrre nuovi germogli laterali, detti “polloni”, che rappresentano la chiave per continuare a coltivare e godere della bellezza di questa specie tropicale.

Come farla rifiorire?

Non appena noti che il fiore della bromelia sta appassendo, puoi tagliarlo con una forbice ben pulita, recidendolo alla base senza danneggiare le foglie circostanti. 

Nel giro di qualche settimana, dalla base della pianta madre inizieranno a spuntare dei piccoli germogli verdi: sono i polloni, ovvero le nuove bromelie che garantiranno la continuità della specie. Questi giovani getti vanno lasciati crescere attaccati alla pianta madre finché non avranno sviluppato almeno 4-5 foglie e un proprio apparato radicale.

Qual è il significato di regalare una bromelia

Oltre a essere bella da vedere, la bromelia porta con sé anche numerosi significati simbolici. La pianta tropicale è spesso associata a concetti di forza interiore e adattabilità. Questa pianta, infatti, cresce rigogliosa anche in condizioni difficili, adattandosi sia agli ambienti domestici sia a quelli esterni. 

Inoltre, la bromelia è simbolo di gioia e vitalità: le sue infiorescenze dai colori vivaci rappresentano l’energia positiva e la bellezza che si rinnova. Non meno importante è il valore della prosperità e della buona fortuna. Secondo alcune tradizioni popolari, la bromelia è una pianta che porta ricchezza e benessere. 

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