La condizione finanziaria delle famiglie italiane, da sempre caratterizzata da un'elevata propensione al risparmio e da una bassa quota di debiti sul reddito disponibile, se confrontata con la media delle famiglie europee, dopo gli anni 2008-2009 di recessione, comincia a cambiare. Ecco il nuovo profilo della situazione finanziaria delle famiglie italiane secondo il rapporto di nomisma. E la casa? si acquista sempre di più con un mutuo
Il tasso di risparmio delle famiglie, secondo i dati di nomisma, è sceso ulteriormente sotto i livello dei principali partner europei (12%, contro il 15,5% e il 17% della germania). Cambia così l'immagine del consumatore italiano, non più propenso a mettere da parte risparmi in misura maggiore rispetto a quanto riscontrabile nelle altre economie avanzate occidentali
Così anche se lo stock di debito finanziario in rapporto al reddito disponibile rimane in Italia inferiore a quello medio della zona euro 66% contro il 99% della media, è tuttavia cresciuto nella seconda metà degli anni duemila molto rapidamente e per il 2011 le previsioni non sono migliori. Sarebbe il quarto anni consecutivo che il potere di acquisto delle famiglie italiane si contrae. Questo che significa per la casa?
L'indagine di nomisma 2011 sulle famiglie italiane evidenzia che se nell'ultimo anno il 9,7% delle famiglie ha dichiarato di aver attivato un mutuo ipotecario sulla prima casa (457mila nuove erogazioni garantite da ipoteca immobiliare, è nelle intenzioni di acquisto di abitazioni nei prossimi dodici mesi che si riscontra un forte rafforzamento della domanda di mutui residenziali
Ben 2 famiglie su 3 (75,4%) intenzionate a comprare casa nei prossimi dodici mesi procederà all'acquisto attivando un mutuo, contro una famiglia su due che lo ha fatto nell'ultimo anno
Un aumento vertiginoso, dice nomisma, della domanda di credito, seppure potenziale e corrispondente a 1,5 milioni di famiglie, in un contesto in cui prevale un atteggiamento restrittivo nella concessione dei mutui e una riduzione del valore finanziario
4 Commenti:
Un aumento vertiginoso, dice nomisma, della domanda di credito, seppure potenziale è quello che ai, venditori e acquirenti riscontrano quotidianamente. Il minimo calo nel volume delle compravendite nel primo trimestre 2011 è in gran parte da imputare alla negazione/sospensione dei mutui richiesti.
Ben 2 famiglie su 3 (75,4%) intenzionate a comprare casa nei prossimi dodici mesi procederà all'acquisto attivando un mutuo in realtà il 75.4% sono oltre tre famiglie su quattro e non due su tre. Inoltre poiché ci si trova in un contesto in cui prevale un atteggiamento restrittivo nella concessione dei mutui e una riduzione del valore finanziario questa condizione avrà come naturale conseguenza un ulteriore livellamento dei prezzi verso il basso legato sia alla minore disponibilità delle famiglie, sia a criteri più conservativi nell'erogazione dei mutui da parte delle banche
Ma siete sicuri che gli italiani comprano casa, o meglio sono intenzionati a comprare.....con mutuo.
Vi siete chiesti quante banche italiane sono disponibili.
Nel 2010 ho venduto 2 abitazioni a Roma
1) a monteverde vecchio l'ha comprata un cinese
2) a via tuscolana l'ha comprata un rumeno
Gli italiani fanno perdere solo tempo
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