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Non si parla di senzatetto sotto la soglia della povertá, ma di famiglie medie che a Roma, con la crisi e la disoccupazione si sono impoverite. Quelle alle quali una spesa imprevista di 750 euro al mese metterebbe manderebbe per strada. Succede ad un nucleo familiare su due e al 4% della popolazione romana, che vive sotto la soglia di 736 euro al mese. Catastrofica l'emergenza abitativa, che fa di Roma la capitale degli sfratti: 28 al giorno. Questi i dati del rapporto sulla povertá della comunità di sant'egidio

Ma Roma batte tutti anche per il livello di disoccupazione, superiore a quello nazionale, l'8,1% contro il 7,8%. Dato che riguarda sempre piú i giovani, il 27,9% dei quali soltanto è attivo, e che si rivela ancora più basso di quello meridionale (Bari ha un tasso di attività giovanile pari al 32,4%). Cresce il numero dei lavoratori atipici e sono loro a pagare la crisi e se si somma questo all'emergenza abitativa, i poveri aumentano esponensialmente

Roma, infatti, insieme a Venezia è la città dove più sono alti i prezzi delle case, con gli affitti che sono aumentati negli ultimi anni del 160%. Quasi non stupiscono, quindi, i 28 sfratti al giorno, la maggior parte per morosità. Ne è vittima una famiglia su 191 (a Milano è 1/691)

I nuovi poveri si spostano sempre più verso la periferia, la cittá si espande sempre di piú, quartieri un tempo periferici sono diventati piú appetibili, e 29.302 famiglie restano in graduatoria per ottenere un alloggio di edilizia residenziale pubblica

All'alto numero di sfratti, morosità e difficoltà abitativa, si aggiungono i 6mila sentatetto, costretti ad una sistemazione di fortuna. Tra questi, c'è chi un alloggio se l'è costruito da solo: sono quelli che hanno allestito insediamenti spontanei alla periferia della capitale. Come le baraccopoli del dopoguerra

 

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