Case piccole, possibilità limitate e una sgradevole sensazione di isolamento. Spesso chi vive in città deve fare i conti con delle limitazioni che si sperimentano in centinaia di azioni quotidiane. Piccole cose, ma per nulla secondarie, come poter ospitare qualcuno, avere uno spazio giochi adeguato per i bambini, fare sport o semplicemente stendere i panni, diventano complicate, se non impossibili. Per questo nasce il cohousing, un nuovo modo di abitare in cui l'unione fa la forza
Abbiamo incontrato nadia simionato della New coh , La prima società che promuove il cohousing in Italia, che ci spiega come funziona e da dove arriva la voglia di condividere gli spazi abitativi
Due dei progetti già conclusi sono lo Urban village bovisa E il Cosycoh di Milano
Il primo, completato e abitato da ottobre 2009, è il primo cohousing d'Italia e si è inserito nella completa riconversione che negli ultimi 15 anni ha interessato la zona bovisa. Costruito in un'area che ospitava una vecchia fabbrica di barattoli, lo urban village si sviluppa all'interno di un'architettura strutturata a corte, con le residenze private che si affacciano su una corte adibita a giardino comune di 400 mq. Abitato da persone di tutte le età, è composto da 32 residenze private (dai 50 ai 140 mq) e oltre 300 mq di spazi condivisi
Il secondo, cosycoh, si trova in via ripamonti, sempre a Milano. Pensato per giovani con meno di 36 anni di età, si trova in un contesto residenziale molto verde e ben costruito. Gli appartamenti sono stati consegnati il 1 aprile 2010, a condizioni d'affitto agevolate: 10 €/mq, contratto regolare 4+4, con in più opzione di acquisto a prezzo concordato, per chi vorrà esercitarla
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