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Era stato presentato un anno fa come la svolta per la ripresa del settore delle costruzioni, ma a causa del quadro normativo frammentato e disomogeneo e i ritardi nell'emanazione delle leggi regionali, il tanto atteso "piano casa" ancora non decolla. Questa la causa principale dello stallo del settore edile messo nero su bianco nel rapporto dell'associazione dei costruttori edili, che non se la sentono di cantare vittoria per l'esistenza del piano

Per il 2008 erano stati stimati investimenti per costruzioni, manutenzioni e nuove strutture, private e pubbliche, per circa 154 milioni, un numero già in calo rispetto all'anno precedente del 2,3%. Per il 2009 la stima è che gli investimenti siano scesi ancora del 9,4%, mentre per il 2010 è previsto un calo del 7,1%, e del 6,4% l'anno prossimo. La spinta alla tenuta sarebbe dovuta arrivare proprio dal piano casa

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8 Marzo 2010, 13:27

Non conosco il piano casa, m credo che in Italia sia il momento che si smetta di costruire in modo massiccio, anzi credo che vi sarebbe bisogno di un blocco totale delle costruzioni per un certo periodo, in quanto se si continua così fra pochi anni non vi saranno più aree idonee a costruzioni. Il governo deve fare una legge per gli affitti che tenga conto sia dei proprietari che degli affittuari, cercando di far accordi con le assicurazioni, mentre i soldi del piano casa dovrebbero utilizzare i soldi del piano casa per un piano di ristrutturazioni, messa in sicurezza e installazione di nuove tecnologie dando consisetenti aiuti a fondo perduto per fare realizzare ai proprietari degli stabili quanto stabiliti, chiaramente solo a prorietari fisici e non grandi multinazionli del settore immobiliare.

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