A differenza di tanti concorrenti che decidono di abbandonare il bel paese e trasferire le proprie produzioni nei paesi asiatici, la multinazionale svedese ikea decide di investire in Italia e in particolare in Piemonte. "Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici- ha spiegatol'amministratore delegato del colosso dell'arredamento lars petersoon-grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici"
Qualità e buon prezzo, quindi, i punti di forza dei fornitori made in italy. Sono 24 i fornitori italiani di ikea che posizionano il nostro paese come terzo nella classifica degli acquisti (8% del volume totale) subito dopo cina (22%) e polonia (18%). Un volume di acquisti che supera anche quello delle vendite di ikea nel nostro paese (pari al 7% delle vendite mondali del colosso svedese)
In un periodo di crisi occupazionale, la decisione di ikea rappresenta una boccata d'ossigeno. Si stima, infatti, che le nuovo commesse produttive si trasformeranno in 2500 nuovi posti di lavoro. A cui si aggiungono i 6600 dipendenti della rete commerciale e logistica del gruppo e l'indotto generato dai punti di vendita. Per un totale di ben 11mila nuovi posti di lavoro
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1 Commenti:
Si traferisce dalla russia, dove ci sono più ladri che in Italia...
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