La domanda cresce, complice anche la crisi dell'eurozona e dei debiti sovrani e nei primi nove mesi dell'anno i prezzi sono aumentati del 6,3% per quanto riguarda gli appartamenti e del 3,6%per le ville. Anche gli affitti seguono questa tendenza e marcano un +2,7%. Tutti i dati sono al netto dell'inflazione
Se si guarda poi a quanto successo dal 2000, i dati sono impressionanti: +62,1% per gli appartamenti, +42% per le ville e affitti in crescita del 41,1%. Ma gli analisti della banca ubs temono che nel terzo trimestre 2012 il paese sia entrato in una zona a rischio. Sebbene non si parli ancora di bolla immobiliare, un aumento di tale rischio potrebbe precedere uno scoppio pari a quello vissuto negli anni 80, che vediamo rappresentato nel grafico
Gli elementi di instabilità non mancano e la combinazione tipica delle bolle in effetti è presente:
- Poche tasse sulle compravendite
- Forte espansione dei mutui
- Tassi di interesse molto bassi, al di sotto del 3%
- Forte domanda, anche internazionale
- Aumenti superiori all'inflazione e agli stipendi
Sebbene l'acquisto da parte di stranieri non residenti sia limitato da un sistema di quote, i vari cantoni hanno una certa autonomia nel concedere i permessi. È probabile dunque che per evitare crolli le autorità svizzere decidano di inasprire ulteriormente l'accesso al mercato immobiliare da parte degli investitori internazionali
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