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Imu, tutte le ipotesi di riforma. Probabile il rinvio della rata a dicembre

Se entro agosto il governo non metterà a punto una soluzione per l'imu, trovando le opportune coperture, chi è stato esente dalla prima rata dovrebbe presentarsi all'appuntamento di settembre. Per questo il tesoro sta accelerando su una riforma che ormai assume dei contorni più chiari e che potrebbe tradursi anche in un'imposta globale che graverà in parte sugli inquilini. E se i tempi dovessero allungarsi, l'esecutivo sarebbe già pronto un ulteriore slittamento a dicembre

Se il pdl continua a puntare sulla cancellazione dell'imu prima casa, ormai questa non sembra una strada percorribile. Quattro miliardi sono troppi da trovare, soprattutto in così breve tempo. Ecco quindi che il tesoro sembra aver ormai ristretto il cerchio su tre ipotesi che saranno discusse nel tavolo di lavoro previsto per il 18 luglio

Aumento della franchigia

La prima ipotesi sul tavolo è aumentare la franchigia al di sotto della quale il pagamento dell'imu non sarebbe dovuta. Se l'attuale limite sono 200 euro, questo si potrebbe innalzare a 600 euro, escludendo così l'85% dei proprietari. Il costo dell'operazione sarebbe di 2,9 miliardi, forse anche un po' troppi se contemporaneamente si vuol evitare l'aumento dell'iva

Proporzionalità al reddito

Un piano alternativo che avrebbe un costo di "soli" due miliardi, prevede invece di legare l'imu al reddito isee. Questo si suddivide in quattro fasce, di 5 mila, 7500, 15 mila euro e sopra i 15mila. Più basso è il reddito indicato dal redditometro e meno imposta si paga. Sotto i 5 mila c'è l'esenzione

L'ics

Sul tavolo di lavoro del tesoro torna ancora una volta l'ipotesi dell'ics, l'imposta su casa e servizi, che comprenderebbe tanto l'imu che la tares, la tassa sui rifiuti. A pagare sarebbero per il 40% i proprietari dell'immobile, e per il 60% chi in quella casa ci abita, anche i possibili inquilini. La prima parte verrà corrisposta in base alla rendita catastale, sperando che l'avvio della tanto agognata riforma del catasto renda i valori più vicini a quelli di mercato. Sulla parte immobiliare della tassa ci sarebbero degli sconti proporzionali alla composizione del nucelo familiare

La parte che grava sull'inquilino sarebbe composta per un 40% dalla quota smaltimento rifiuto e per un 20% da quella per i servizi indivisibili come l'illuminazione e la manutenzione stradale. Contrariamente a quanto avviene per la prima quota, a pagare di più in questo caso sarebbero le familie numerose, secondo il principio, sancito anche da una direttiva europea, di "più consumi più paghi"

Slittamento a dicembre

Nel caso delle due prime ipotesi, è probabile uno slittamento del pagamento dell'acconto che andrebbe versato il 16 ottobre. Nel terzo caso, la questione sarebbe più complesso e il rinvio potrebbe arrivare fino a fine anno

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7 Commenti:

16 Luglio 2013, 12:09

In un modo o nell'altro chi avra' piu' di un immobile dovra' pagare :)

Mercato ulteriormente in calo...bye bye!

16 Luglio 2013, 14:25

Non sono d'accordo sulla proporzionalità in base al reddito. Cioè, in linea di principio sarebbe giusto, ma visto il livello di evasione fiscale ancora una volta pagherebbero di più i lavoratori dipendenti e i pensionati, che già si fanno carico della maggior parte degli oneri fiscali. È l'ennesimo regalo ai truffatori: gli isee sono tutti farlocchi!

16 Luglio 2013, 15:06

Mandiamo a casa subito con un minimo di sopravvivenza tutta la burocrazia dello stato inutile e dannosa per poter abbassare le tasse che ci stanno rovinando l'esistenza .mandiamo in galera la classe dirigente del pubblico impiego, che é stata causa di sperpero di pubblico denaro ,ruberie e malversazioni

MONTAGNA CARLO MARIA
16 Luglio 2013, 17:30

Da commentare c'e' ben poco: noi italiani siamo un popolo di cabrones, abbiamo il governo ed i politici che ci meritiamo, se avessimo tutti i coglioni, nessuno pagherebbe piu' nulla. Olo in questo modo si potrebbe ritornare ad una vera democrazia e ad uno sviluppo.

MONTAGNA CARLO MARIA
16 Luglio 2013, 17:42

Mha e' possibile che la gente, perlomeno la stragrande maggioranza, non capisce che, il lavoro dei politici...tutti....e' l'inventare sempre nuove tasse, per potersi pagare i loro stipendi e le loro pensioni!!!!!
Siamo il popolo con le tasse piu' alte del mondo e con il debito pubblico che continua a salire....non vi chiedete il perche'? continuano a chiudere aziende, fra un po', lo stato dove prendera' i soldi per le pensioni, la sanita' etc....
Siamo un popolo che sa solo parlare, non sappiamo fare i fatti, ventualmente, i piu' coraggiosi...scappano all'estero..... questo e' un paese destinato al fallimento.....solo cosi', forse, si potra' ripartire.
Dobbiamo accelerare per poterlo far fallire il prima possibile

16 Luglio 2013, 18:47

Se vogliamo parlare di equità c'è un'unica soluzione, pagare al metro quadro, questo renderebbe giustizia sull'oscenità del calcolo dei vani. Non c'è bisogno riformare il catasto, i comuni sono già organizzati perché è così che si paga la tassa sui rifiuti.
Altra soluzione è detassare i proprietari dell'unica abitazione purché non di lusso, non ha senso detassare la prima abitazione a chi ne possiede altre 10 o 100.

17 Luglio 2013, 11:32

Ma forse l'italiani proprietari di case e ho immobili,non anno capito che comunque le tasse su la casa va pagata ; e chiaro che l'Italia e un paese di poveracci ,anno fatto dei sacgrifici per costruirsi un tetto ,per poi caricarsi di debito per tutta la vita ,.. persone che a stenti a pena arrivano a far la spesa per mangiare ,ho a pagare le bollette dei servizi, è poi non dimentichiamo quelli che anno acceso un mutuo con le banche,che dopo aver perso il lavro devono comunque pagare il mutuo che mediamente si aggire intorno ai 700/800 per 70/80 mq euro oltre a mangiare e pagare le bollette, e in piu ci chiedono di pagare loa tassa sulla casa ; tenendo conto ,che in fase di costruzione ha dovuto versare al comune ove e costruita la casa una somma pari al 15 % di costo dicostruzione al mq. Ove il comune a per fin dimeticato che anno costruito ,però si ricorda di mandari la parcella per imu e ho ici. I sindaci continuano a spendere dei soldi ,per poi richederli ai cittadini è quello che piu da fastidio che sono lavori inutili al cittadino; per altro nessuno se ne accoprto delle balle che continuano a divulgare, sui debiti verso le imprese,i comuni anno realizato dei lavori sensa avera disposizione le somme da erogare a fine lavori ,e che i debiti che cianno con le imprese chiedono allo stato finanziamenti per poi pagare le imprese,e scaricano sui cittadiniu tutti i loro imbrogli .; per quanto rigurda le imprese ,mi dispiace per le situazioni che si son create, ma nell'appalti publici e da oltre 10anni che l'impresa agiuticataria dell'appalto a l'oblica di accertarsi che l'ammontare dei lavori sia disponibile e suquale cassa ma questo nessona impresa loa mai verificato e adesso piangono su i loro mancati controlli. Cio lo dichiaro inquanto preposto a tale controllo da parte di imprese che non si curavano di questo importante problema che oggi si e creato.... un cordiale saluto a tutti li elettori.

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