Tutto ciò che c'è da sapere sulla tassa di soggiorno a Roma per il 2025: tariffe aggiornate, esenzioni, limiti e istruzioni per versarla.
Commenti: 0
tassa di soggiorno roma
Pexels

Anche per il 2025 la tassa di soggiorno a Roma conferma il suo ruolo come strumento per sostenere il turismo e il decoro urbano nella Capitale, soprattutto nell'anno del Giubileo. Il Comune di Roma ha infatti aggiornato le tariffe del contributo, introducendo alcune novità. Ecco tutto le informazioni utili per capire esattamente quanto si paga di tassa di soggiorno a Roma 2025 e quali sono le novità per rispettare la normativa vigente.

Che cos'è la tassa o contributo di soggiorno?

La tassa di soggiorno è un contributo economico che ogni viaggiatore deve versare durante il proprio soggiorno nelle strutture ricettive della Capitale. Questa imposta locale, istituita per la prima volta nel 2011 e regolamentata dalla Delibera del Consiglio Comunale n. 67/2010, rappresenta uno degli strumenti principali attraverso cui il Comune finanzia servizi e infrastrutture legati al turismo.

Negli ultimi anni, la tassa è stata oggetto di aggiornamenti e revisioni, con l’obiettivo di adeguarla alle esigenze di una città che accoglie milioni di visitatori ogni anno e che si prepara periodicamente a grandi eventi come il Giubileo 2025.

Quanto si paga di tassa di soggiorno a Roma?

Le tariffe della tassa di soggiorno Roma sono stabilite per persona e per notte, con un limite massimo di notti tassabili. I costi variano da un minimo di €3,00 a un massimo di €10,00 per ospite per notte, in base alla categoria e alle caratteristiche della struttura ricettiva. Questo influisce direttamente sull’importo totale che i visitatori dovranno pagare al momento del soggiorno.

Tipologia struttura
Tariffa (€/persona/notte)
Massimo notti tassabili
Hotel 5 stelle
10 €
10
Hotel 4 stelle
7 €
10
Hotel 3 stelle
6 €
10
B&B, affittacamere, case vacanza
6 €
10
Campeggi, aree attrezzate
3 €
5
Ostelli
3 €
10

Il calcolo avviene moltiplicando la tariffa giornaliera prevista per la struttura scelta per il numero di notti effettivamente tassabili (fino al massimo consentito) e per il numero degli ospiti soggetti al pagamento. Questa procedura si applica sia alle prenotazioni dirette che a quelle effettuate tramite piattaforme online.Da che età e dopo quante notti non si paga più la tassa? Chi è esente dalla tassa di soggiorno a Roma

La tassa di soggiorno a Roma non è obbligatoria per tutti, ma prevede alcune importanti esenzioni pensate per agevolare determinate categorie di visitatori. 

I bambini fino a 10 anni sono esenti, così come gli accompagnatori di persone con disabilità riconosciuta. Sono previste esenzioni tassa di soggiorno a Roma anche per studenti fuorisede coinvolti in programmi internazionali, partecipanti a eventi ufficiali e forze dell’ordine in servizio. 

Inoltre, i cittadini residenti nel Comune di Roma non pagano il contributo di soggiorno a Roma se alloggiano entro i confini comunali. 

Per usufruire dell’esenzione, è richiesta l’esibizione della documentazione idonea al check-in o la compilazione dell'apposito modulo di Autocertificazione.

tassa di soggiorno roma
Freepik

Chi è esente dal pagamento della tassa di soggiorno a Roma per il 2025

Non tutti i visitatori sono tenuti a pagare la tassa di soggiorno Roma: la normativa comunale stabilisce alcune esenzioni ben precise, pensate per tutelare determinate categorie di persone e situazioni particolari. Ecco chi ne può beneficiare:

  • Bambini fino a 10 anni: a quale età non si paga la tassa di soggiorno? I minori che non hanno ancora compiuto 11 anni sono automaticamente esclusi dal pagamento della tassa.
  • Residenti nel Comune di Roma: chi ha la residenza anagrafica a Roma non deve versare il contributo, indipendentemente dalla struttura scelta.
  • Pazienti in cura presso strutture sanitarie romane e un accompagnatore per ciascun paziente: l’esenzione si applica sia al malato che all’accompagnatore, presentando la documentazione sanitaria idonea.
  • Persone con disabilità grave riconosciuta e relativi accompagnatori (con documentazione idonea): è necessario presentare il certificato che attesti la disabilità secondo la legge 104/92 o altra documentazione equivalente.
  • Forze dell’ordine in servizio, studenti Erasmus/fuorisede in programmi ufficiali, partecipanti ad eventi istituzionali: queste categorie devono dimostrare lo status tramite attestazioni ufficiali o lettere dell’ente organizzatore.

Per ottenere l’esenzione dalla tassa di soggiorno Roma, è indispensabile presentare la documentazione richiesta direttamente al check-in presso la struttura ricettiva. In genere sono necessari: documento d’identità valido, eventuale certificato medico o attestazione della condizione particolare e il modulo di autocertificazione scaricabile dal sito ufficiale del Comune di Roma.

tassa di soggiorno roma
Pexels

Come funziona il contributo di soggiorno e chi lo gestisce

La gestione operativa è affidata agli stessi titolari delle strutture e agli operatori del settore che sono obbligati a riscuotere la tassa dagli ospiti non residenti e a versarla periodicamente al Comune. Ecco una panoramica degli obblighi dei gestori.

  • Tutte le strutture ricettive (hotel, B&B, case vacanza, campeggi, ostelli) sono tenute a riscuotere la tassa dagli ospiti non residenti.
  • I fondi raccolti vengono destinati al miglioramento dei servizi turistici, alla tutela del patrimonio culturale e al decoro urbano.
  • La riscossione avviene direttamente presso la struttura ricettiva, solitamente al momento dell’arrivo o della partenza dell’ospite.
  • L’importo si calcola moltiplicando la tariffa per il numero di notti (fino a un massimo indicato) e per il numero degli ospiti soggetti. Esempio: soggiorno in hotel 3 stelle per 4 notti = 6 € x 4 = 24 € a persona.
  • La tassa si applica solo ai primi 10 giorni consecutivi (5 nei campeggi), anche se il soggiorno è più lungo.
  • Dopo aver riscosso la tassa, il gestore è tenuto a rilasciare una ricevuta nominativa al cliente che attesti l’importo versato per ciascun soggiorno. Questa ricevuta costituisce una garanzia sia per l’ospite che per eventuali controlli fiscali.
  • Gli importi raccolti devono essere versati trimestralmente al Comune di Roma tramite il portale ufficiale GECOS oppure con bonifico bancario sui conti dedicati indicati dal Comune.
  • Ogni struttura deve inviare una dichiarazione periodica attraverso il portale SUAR del Comune. Tale dichiarazione riporta il numero degli ospiti, gli importi riscossi e le eventuali esenzioni applicate.
  • Il mancato versamento della tassa comporta sanzioni sia per l’ospite che per il gestore della struttura.

I gestori sono quindi chiamati a mantenere una scrupolosa tracciabilità dei pagamenti e delle esenzioni applicate, conservando tutta la documentazione utile per eventuali verifiche da parte degli organi competenti.

tassa di soggiorno roma
Freepik
Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account