I Quartieri Spagnoli di Napoli sono fra le zone più note della città. Compresi in pendenza fra Via Toledo e la collina sovrastante, si caratterizzano per il reticolo di vicoli a scacchiera, ricchi di vita, negozi e manifestazioni culturali. Ma ti sei chiesto perché i Quartieri Spagnoli si chiamano così? L’origine di questo luogo risale al XVI secolo e ancora oggi è a suo modo centrale nella storia della città.
Perché vengono chiamati Quartieri Spagnoli
I Quartieri Spagnoli di Napoli devono il loro nome, com’è facilmente immaginabile, alla presenza spagnola che ha segnato profondamente questa zona della città nel corso del XVI secolo.
Durante il dominio spagnolo, Napoli divenne una delle capitali più importanti della corona, e fu necessario alloggiare le truppe che arrivavano dalla Spagna. Per questo motivo, fu deciso di costruire una serie di alloggiamenti, proprio in questa area della città, destinati principalmente ai soldati spagnoli.
La storia del quartiere
La struttura urbanistica dei Quartieri Spagnoli, reticolata e ben organizzata, fu pensata – proprio nel Cinquecento - dagli architetti Giovanni Benincasa e Ferdinando Manlio sotto richiesta del viceré Pedro de Toledo. Le strade strette e labirintiche erano ideali per la difesa in caso di rivolte o attacchi esterni.
Tuttavia, questa zona viene anche destinata all’alloggio di tutte le persone che dalla campagna si trasferivano in città, e di coloro che erano di passaggio. Soprattutto dal Settecento in poi la presenza dei soldati è sempre più rada, al loro posto ci sono gli “immigrati” dai dintorni e le botteghe artigiane.
La struttura attuale del quartiere è molto simile a quella dell’epoca, in quanto i numerosi progetti di ristrutturazione o “risanamento” non andarono a buon fine. Oggi il quartiere è molto apprezzato dal punto di vista turistico, diventando una meta imperdibile fra le cose da vedere a Napoli.
Cosa c'è da vedere e da fare?
Se stessi pensando di visitare questa zona, qui ci sono diversi luoghi dove fare tappa. I Quartieri Spagnoli sono diventati un punto di riferimento per quanto riguarda la street art.
Oltre al celebre Murales di Maradona, troverai tantissime altre opere d’arte, come i murales dedicati a Eleonora Pimentel Fonseca, la riproduzione de “La Pudicizia” esposta a Cappella Sansevero, senza considerare gli omaggi a Totò e ai grandi napoletani del passato.
Tra i diversi bassi troverai anche diverse costruzioni antiche, come il Palazzo Cattaneo-Barberini o il Palazzo della Stamperia. Al margine del quartiere, infine, non perdere un giro nel Mercato della Pignasecca, dove potrai anche mangiare qualcosa.
Come arrivare nei Quartieri Spagnoli: le indicazioni
Arrivare nei Quartieri Spagnoli, trovandosi al centro della città, è abbastanza semplice. La stazione della metropolitana più vicina è Toledo, considerata una delle più belle d'Europa, che ha un’uscita diretta nel cuore del quartiere. In alternativa, potrai arrivare tramite la funicolare Centrale e quella di Montesanto, che hanno il capolinea agli estremi del quartiere.
Un altro modo per visitare la zona è ovviamente a piedi: potrai raggiungerla salendo da Via Toledo o, in alternativa, scendendo dal Corso Vittorio Emanuele, tramite le antiche strade che tagliano verticalmente la città partenopea.
Vivere a Napoli
Napoli è una città ricca di storia e di cultura: ogni angolo racconta curiosità, aneddoti storici e conserva la sua dose di bellezza. La città offre, infatti, tantissime esperienze culturali, dai Quartieri Spagnoli, con le sue numerose associazioni, fino a luoghi ben noti come il Teatro San Carlo.
Il capoluogo campano, pur mantenendo la sua anima tradizionale, è una città moderna e ricca di servizi. Scopri, quindi, quali sono i migliori quartieri dove vivere a Napoli e gli ultimi annunci per case in vendita o in affitto su idealista:
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