Tra paesaggi lunari e antichi riti religiosi, San Salvatore di Sinis custodisce fascino, mistero e storia nel cuore della penisola del Sinis.
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San Salvatore di Sinis, Cristiano Cani, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

La penisola del Sinis si trova nella parte occidentale della regione Sardegna, ed è un territorio ricco di storia e luoghi da scoprire tra zone umide e bianche spiagge. In questa zona si trova anche un luogo davvero insolito, il famose villaggio western in Sardegna, una realtà sorprendente che si materializza a San Salvatore di Sinis, piccola frazione di Cabras. Qui, tra paesaggi aridi e strade sterrate, si respira ancora oggi l’atmosfera autentica dei film western, in un borgo che sembra sospeso nel tempo e che custodisce storie, leggende e tradizioni.

San Salvatore di Sinis: il villaggio western della Sardegna

Nel cuore della penisola del Sinis, a pochi chilometri da Cabras, si trova una delle località più insolite e affascinanti dell’isola: San Salvatore di Sinis, una delle città fantasma sarde. Questo piccolo borgo, spesso identificato come il più autentico villaggio western vicino Oristano, è un set naturale per film western, un luogo dove si respira ancora oggi la vera essenza della Sardegna rurale.

Il villaggio è caratterizzato da un'atmosfera sospesa, una meta affascinante per chi desidera scoprire un lato inedito dell’isola. Le strade sterrate, spesso battute solo dal vento e dal sole, si snodano tra file di case basse costruite in adobe (mattoni di terra cruda), tipiche dell’architettura locale e simili a quelle che si vedono nei villaggi western americani.

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Carlo Pelagalli, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Atmosfera e architettura del Far West sardo

Camminando tra le vie di San Salvatore di Sinis, si ha come l'impressione di essere teletrasportati in un set cinematografico, con la musica di Morricone che risuona nelle orecchie. Lo stile architettonico, semplice e funzionale, nasce dall’esigenza di ospitare i pellegrini durante la celebre Corsa degli Scalzi, ma oggi contribuisce a creare quell’atmosfera sospesa che rende il borgo così caratteristico.

L’aspetto rustico e spoglio del villaggio, con le sue facciate sbiadite dal tempo e i dettagli d’epoca ancora intatti, è stato uno dei motivi per cui San Salvatore di Sinis è stato scelto come location privilegiata per numerosi spaghetti western.

Quando non è animato dagli eventi religiosi o dalle visite dei turisti, il borgo resta immerso in un silenzio quasi irreale: un luogo perfetto per chi cerca suggestioni cinematografiche, atmosfere rarefatte e fotografie fuori dal comune.

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Sacrabarissa, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Quali film sono stati girati a San Salvatore di Sinis

Il piccolo borgo, con le sue strade polverose e le case basse, è stato scelto come set naturale per alcuni tra i più iconici spaghetti western italiani, diventando una vera e propria leggenda per registi e cinefili, soprattutto negli anni d’oro del cinema western all’italiana. Questi sono i film più famosi girati qui.

  • “Giarrettiera Colt” (1968) di Gian Andrea Rocco: un film che ha saputo unire ironia e azione, tanto da ispirare Quentin Tarantino per alcune sequenze di “Kill Bill”. Il villaggio diventa un vero paese texano, con duelli e inseguimenti tra le sue vie polverose.
  • “Giorni di sangue” (1968): altro esempio di spaghetti western girato tra le mura di San Salvatore, film in cui c'è una grande tensione narrativa.
  • “La leggenda di Kaspar Hauser” (2012): un film d’autore che sfrutta la dimensione onirica e sospesa del villaggio, mostrando come San Salvatore sappia adattarsi anche a narrazioni fuori dagli schemi tradizionali del western.
  • “Figlia mia” (2018): pellicola recente di Laura Bispuri che testimonia il legame ancora vivo tra il borgo e il mondo del cinema, utilizzando la sua ambientazione unica per raccontare una storia intensa e contemporanea.
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Pexels

Cosa vedere a San Salvatore di Sinis: l'itinerario

Ogni angolo del villaggio racconta qualcosa di unico: dalla spiritualità profonda delle sue celebrazioni alla magia sospesa delle sue strade, fino alle spiagge e ai siti archeologici che completano l’esperienza. Ecco i punti d’interesse da non perdere.

  • Chiesa ipogea di San Salvatore: questo edificio paleocristiano rappresenta il cuore spirituale del villaggio. Scendendo nei suoi cunicoli sotterranei, si possono ammirare affreschi antichissimi, simboli religiosi e tracce di culti pagani che si sono intrecciati nei secoli.
  • Sas cumbessias: le tipiche case dei pellegrini, costruite a ridosso della chiesa, sono utilizzate durante le novene e le celebrazioni religiose. Queste abitazioni temporanee raccontano la dimensione comunitaria della Sardegna rurale e sono perfette per comprendere la vita quotidiana dei fedeli durante la Corsa degli Scalzi che si tiene tra agosto e settembre.
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Norbert Nagel, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons
  • Siti archeologici vicini: nei dintorni potrai visitare Domu ‘e Cubas, resti nuragici e punici che confermano l’antichità dell’insediamento umano nella zona.
  • Spiagge di Is Arutas e Tharros: a pochi chilometri dal villaggio si trovano alcune delle spiagge più spettacolari della Sardegna, famose per la sabbia quarzifera e le acque cristalline.
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Is Arutas - Elena Giglia CC BY-SA 2.0 Flickr

Come arrivare a San Salvatore di Sinis

L'area in cui si trova il borgo si trova in provincia di Oristano, a ovest della regione. Ecco come raggiungere il borgo con vari mezzi:

  • In auto: dall'aeroporto di Cagliari-Elmas, percorrere la SS131 in direzione nord fino all'uscita "Oristano Nord". Proseguire verso Cabras e poi seguire le indicazioni per San Giovanni di Sinis lungo la SP6.
  • In treno e autobus: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Oristano, situata a circa 6 km da Cabras. Durante il periodo estivo, è attivo il servizio navetta "Mont'e Prama Link", che collega la stazione di Oristano a San Salvatore di Sinis, con fermate intermedie a Cabras e Tharros. Il costo del biglietto è di 3 euro per tratta o 5 euro a/r.
  • In autobus: la linea 430 collega Oristano a San Salvatore di Sinis, con corse che impiegano circa 50-60 minuti. Gli orari possono variare, quindi è consigliabile consultare l'app o il sito di Moovit per informazioni aggiornate.
  • In nave: è possibile raggiungere la Sardegna via mare dai porti di Cagliari, Porto Torres, Olbia o Golfo Aranci. Una volta sbarcati, si può proseguire in auto o con i mezzi pubblici verso San Salvatore di Sinis.

Vivere a Cabras

Situato sulla costa occidentale, questa cittadina di circa 10.000 abitanti è rinomata per la sua laguna, una delle più grandi d'Europa, che ospita una ricca biodiversità, tra cui i fenicotteri rosa. La vita quotidiana a Cabras è scandita da tradizioni secolari, come la pesca del muggine e la produzione della pregiata bottarga, e da eventi culturali significativi. Per vivere al meglio quest'area, ecco gli annunci di idealista per chi è in cerca di una comoda casa vacanza o di un'opportunità immobiliare a Cabras:

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