Napoli celebra la vita attraverso la memoria: torna Uànema 2025, la festa degli altri vivi che unisce arte, teatro e rituali nei luoghi più misteriosi della città.
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Napoli Getty images

Nel centro storico di Napoli, tra vicoli e ipogei, si prepara un rituale urbano che mescola sacro, ironia e memoria: Uànema. Ma che cos'è questa celebrazione? Uanema, Festa degli altri vivi, è l'evento che il Comune di Napoli organizza per il ponte del 1 novembre. Il cartellone si apre il 30 ottobre 2025, per quattro giorni in cui la città svela i suoi luoghi segreti ai visitatori. La manifestazione di Ognissanti combina spettacoli, visite guidate e performance notturne: una vera “festa degli altri vivi” che dà luce ai morti come testimoni della vita, tra catacombe e chiese dimenticate.

Che cos’è la festa Uànema a Napoli 

La rassegna Uànema – Festa degli altri vivi – giunge alla IV edizione, promossa e finanziata dal Comune di Napoli. Non si tratta di un semplice evento culturale, ma di un festival che apre porte solitamente chiuse: basiliche, ipogei, catacombe. Più di trenta appuntamenti gratuiti intrecciano musica, teatro, reading e proiezioni. A proposito, ecco il significato di Uànema: deriva da "Oh, anima!" e in napoletano viene usata per esprimere stupore e sorpresa.

Il tema centrale della manifestazione è la soglia fra la vita e la morte: la città desidera far convivere lo scherzo e il rito, restituendo senso simbolico alle pratiche antiche di culto dei defunti. L’ideazione dell’evento si fonda su Napoli come città-limbo dove i "morti non fanno paura".

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Napoli Getty images

Dove e quando si celebra la festa dei Morti a Napoli nel 2025

Napoli si fa palcoscenico dal 30 ottobre al 2 novembre 2025: una quindicina di siti straordinari nella città saranno aperti in via eccezionale: dal Purgatorio ad Arco, alle catacombe di San Gennaro, dall’Ipogeo dei Cristallini alla chiesa di Santa Luciella ai Librai, solo alcuni tra i posti da non perdere a Napoli.

Pur trattandosi di spazi spesso sotterranei, l’evento si dislocherà su più zone cittadine, creando percorsi diffusi attraverso quartieri anche periferici.
La scelta delle date abbraccia il periodo tradizionalmente dedicato ai defunti nella cultura occidentale, sovrapponendosi idealmente al 1 e 2 novembre. 

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Catacombe di San Gennaro Getty images

Il programma di “Uànema”

Ecco alcuni degli appuntamenti più significativi del calendario Uànema 2025:

  • 30 ottobre: apertura con gli “Stati Generali della Morte” al Complesso Monumentale del Purgatorio ad Arco, riflessione con esperti.
  • 30 ottobre sera: stand-up comedy “Ma sei scema?” presso TIN (Teatro Instabile Napoli).
  • Venerdì 31 ottobre: “O staje tiranno ‘e piede!!” a Santi Cosma e Damiano, performance itineranti, reading nei siti sacri.
  • 31 ottobre notte: “Notte gotica all’italiana” al Multicinema Modernissimo: proiezioni horror fino alle prime luci dell’alba.
  • 1 novembre: visite guidate a Santa Croce e Purgatorio al Mercato, Catacombe di San Gennaro, e spettacoli teatrali con reading.
  • 2 novembre: apertura del Cimitero delle 366 Fosse, itinerari nella Necropoli Ellenistica, concerto conclusivo.

Come partecipare: biglietti e prenotazioni

La pagina ufficiale dell’evento sul sito del Comune consiglia di consultare il programma esatto, cliccare sui singoli eventi e prenotare con anticipo. 

Benché gratuiti, gli spettacoli e le aperture richiedono sempre prenotazione per ragioni logistiche e di sicurezza.

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Il Cimitero delle Fontanelle a Napoli - Dominik Matus, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Come raggiungere Napoli comodamente

Per entrare nel rito di Uànema basta indossare la curiosità: la maggior parte degli eventi è gratuita, ma richiede prenotazione obbligatoria tramite Eventbrite o sui canali ufficiali del Comune. Inoltre, alcuni luoghi applicano limiti di capienza o accesso contingentato: conviene prenotare anticipatamente e verificare orari su sito ufficiale di Uànema. Per arrivare a Napoli ci sono, naturalmente, più opzioni:

  • In aereo: l'aeroporto di Napoli Capodichino è praticamente a ridosso del centro città.
  • In treno: Napoli è facilmente raggiungibile grazie a numerosissimi treni, la stazione centrale si trova in Piazza Garibaldi.
  • In auto: si può raggiungere la città partenopea con l'A1, l'Autostrada del Sole, arrivando da Roma o da Bari. Per chi si muove da Salerno, c'è l'autostrada A16.

Una volta in città, usare la rete metropolitana, taxi e bus locali per collegarsi ai quartieri dove si svolge la rassegna.

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Napoli Getty images

Cosa si mangia a Napoli il 1 novembre

Il cibo a Napoli non si ferma per i morti: nelle trattorie, rosticcerie e bancarelle si trovano piatti tipici campani e tanto comfort food. Le fritture, le pizze a mezzogiorno, il ragù con pasta al forno, e le sfogliatelle continuano a dominare i menù.
 

Per il giorno dei morti, è possibile che si trovino dolci rituali come il “torrone dei morti” che può essere ripieno di cioccolato bianco, pistacchio, cassata o sostituti locali radicati nella tradizione campana. Caffè denso e un bicchiere d’acqua ricordano l’ospitalità napoletana: offrire un sorso per l’anima non è gesto solenne ma sempre spontaneo e carico d'affetto.

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Il torrone dei morti Freepik

Vivere a Napoli

Napoli è una città che non si lascia racchiudere in una definizione: viva, complessa, poetica, sospesa tra sacro e quotidiano. Camminando tra Quartieri Spagnoli, Forcella o Sanità, si percepisce un ritmo che non teme il silenzio. Vivere a Napoli significa convivere con la memoria in modo naturale: qui il passato non è un ricordo, ma una presenza costante che dialoga con il presente. Chi arriva da fuori non resta mai semplice spettatore: Napoli accoglie, coinvolge e trascina. Se sei interessato a vivere stabilmente in questa città in continuo movimento, inizia la ricerca di casa con gli annunci di idealista:

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