La Calabria è una delle regioni più antiche d’Italia, caratterizzata da spiagge cristalline e borghi arroccati, che si svela tra sapori intensi ed eccellenze gastronomiche insolite e affascinanti misteri. Tra antiche leggende e tradizioni autentiche, sono moltissime le curiosità sulla Calabria. Dalle origini storiche ai prodotti tipici come il bergamotto e la ‘nduja, con stupendi paesaggi a fare da sfondo, ecco un viaggio narrativo tra cultura, natura e folclore calabrese, per scoprirne i segreti e conoscerla con occhi nuovi.
- La leggenda della ninfa Scilla
- Il mistero dei Bronzi di Riace
- Le origini del nome "Italia"
- La storia millenaria della regione
- Il bergamotto: frutto esclusivo della Calabria
- La famosa ‘nduja di Spilinga
- Il Parco Nazionale del Pollino
- Il canyon del Raganello
- La Varia di Palmi
- I personaggi illustri nati in Calabria
- Vivere in Calabria
La leggenda della ninfa Scilla
Tra le curiosità più suggestive spicca una delle leggende greche che vede protagonista la ninfa Scilla e che ancora oggi aleggia sul borgo omonimo, in provincia di Reggio Calabria. Secondo il mito, Scilla era una bellissima ninfa amata dal dio marino Glauco. Respinto dalla giovane, Glauco chiese aiuto alla maga Circe, che per gelosia trasformò Scilla in un mostro marino con sei colli e dodici zampe.
Con il suo castello Ruffo a picco sullo Stretto di Messina, uno degli oltre 100 castelli della regione, il borgo di Scilla conserva ancora l’atmosfera di mistero e fascino che ha ispirato poeti come Omero e viaggiatori di ogni epoca. Passeggiando tra le sue vie e osservando il mare agitato, è facile comprendere perché questa leggenda sia sopravvissuta nei secoli.
Il mistero dei Bronzi di Riace
Nota sorprendente sulla Calabria riguarda i celebri Bronzi di Riace, due statue di guerrieri greci ritrovate casualmente nel 1972 nei fondali vicino a Riace Marina. Datate al V secolo a.C., queste opere sono considerate tra i massimi capolavori dell’arte greca classica e testimoniano la presenza e l’influenza della Magna Grecia sul territorio calabrese.
Oggi i Bronzi sono esposti al Museo Archeologico Nazionale, tra le cose da vedere a Reggio Calabria, dove attirano studiosi e visitatori da tutto il mondo, affascinati dal loro misterioso passato e dalla perfezione delle forme. Il ritrovamento ha alimentato ipotesi sulle loro origini e sul motivo per cui furono abbandonati in mare, rendendo il loro fascino ancora più enigmatico.
Le origini del nome "Italia"
Sapevi che il nome del nostro Paese ha origini legate alla Calabria? È proprio alle radici più antiche dell’identità calabrese che si trova la nascita stessa del nome del nostro Paese. Il termine "Italia", infatti, deriverebbe da Italói, che era il nome usato dagli antichi Greci per indicare le popolazioni che abitavano la parte meridionale della penisola, in particolare quelle dell'attuale Calabria.
Proprio lì, secondo la tradizione, visse il mitico re Italo, sovrano degli Enotri: il suo popolo, attorno al XV secolo a.C., si stabilì nella regione trasformando le proprie abitudini nomadi in uno stile di vita sedentario e produttivo. Pare che la terra, rinomata per la ricchezza delle sue mandrie, fosse chiamata Vitalia, dal termine latino “vitulus”, ossia vitello. Da questa denominazione, col tempo, si sarebbe evoluto il nome “Italia”, che inizialmente identificava solo la parte meridionale della penisola e che, successivamente, si estese a tutto il territorio nazionale.
La storia millenaria della regione
Le radici della Calabria affondano in una storia millenaria, fatta di scambi culturali che ancora oggi si riflettono nel patrimonio artistico e nelle usanze locali, dalla Magna Grecia ai giorni nostri. I resti archeologici, le lingue minoritarie e le architetture religiose testimoniano la ricchezza di questo passato e il ruolo di crocevia che la regione ha ricoperto nei secoli.
I Greci furono tra i primi a colonizzare queste terre, fondando città come Locri, Crotone e Reggio, che divennero centri di arte, filosofia e scienza nell’antichità. L’influenza greca è ancora percepibile nei siti archeologici, come il Parco archeologico di Locri, nei nomi dei luoghi e persino nelle tradizioni linguistiche: il grecanico, una lingua che si parla in Calabria, variante del greco antico diffusa in alcune comunità dell’Aspromonte.
Il bergamotto: frutto esclusivo della Calabria
Tra le eccellenze botaniche e gastronomiche della regione spicca un agrume raro che cresce quasi esclusivamente sulla costa ionica reggina, il bergamotto di Reggio Calabria. Questa peculiarità geografica rende il bergamotto una vera esclusiva calabrese, il cui olio essenziale è richiesto in tutto il mondo dall’industria profumiera per la sua fragranza unica e i suoi oltre 350 componenti chimici.
Ma il bergamotto è anche protagonista nella cucina locale: viene utilizzato per aromatizzare dolci tipici calabresi, liquori e persino piatti salati, regalando un tocco inconfondibile alla gastronomia calabrese. Il suo valore economico e culturale è tale da essere considerato “l’oro verde” della regione.
La famosa ‘nduja di Spilinga
Quando si parla di curiosità calabresi legate al gusto, la ‘nduja occupa un posto d’onore. Questo salume morbido e spalmabile, originario del piccolo paese di Spilinga, in provincia di Vibo Valentia, è diventato uno dei simboli più riconoscibili della cucina calabrese. Queste sono le sue caratteristiche:
- preparata con carne suina selezionata e abbondante peperoncino locale, la ‘nduja si distingue per la sua piccantezza intensa;
- nata come cibo povero ma ricco di sapore, oggi è apprezzata anche a livello internazionale per la sua versatilità in cucina;
- il nome potrebbe derivare dal termine francese “andouille”, a testimonianza dei contatti storici con altre culture;
- simbolo di convivialità, la ‘nduja viene spesso condivisa durante feste popolari e momenti di aggregazione familiare.
Oltre ad essere un ingrediente fondamentale di molte ricette tradizionali e piatti tipici della regione, rappresenta l’identità culinaria calabrese e il legame profondo tra territorio e sapori autentici.
Il Parco Nazionale del Pollino
Il Parco Nazionale del Pollino rappresenta l’area protetta più grande d’Italia, istituita nel 1993 per preservare uno straordinario patrimonio naturale e paesaggistico. Si estende per 192.565 ettari tra Calabria e Basilicata, includendo ben 56 comuni e una popolazione di circa 170 mila abitanti.
Moltissimi scenari caratterizzano il Parco del Pollino: vette maestose, profondi canyon, corsi d’acqua cristallini e una flora che cambia con l’altitudine. Il vero simbolo di questo territorio è il Pino Loricato, un albero maestoso che trova in queste montagne il proprio habitat ideale. Alcuni esemplari sono millenari: la straordinaria resistenza di questa specie permette all’albero di sopravvivere dove altre piante soccombono. Anche la fauna del parco sorprende: all’interno dell'area vivono inoltre numerose specie animali protette, tra cui l’aquila reale, il lupo appenninico e il capriolo.
Il canyon del Raganello
Nel cuore del Parco Nazionale del Pollino si trova uno dei gioielli naturalistici più sorprendenti d’Italia: il canyon del Raganello. Con i suoi oltre 17 chilometri di gole profonde e paesaggi spettacolari, è considerato il secondo canyon più grande d’Europa. Qui la natura si mostra nella sua forma più selvaggia: cascate impetuose, pareti rocciose scolpite dall’acqua nel corso dei millenni e acque cristalline che invitano all’esplorazione.
Il canyon, una tra le curiosità sulla regione Calabria, è meta ideale per escursionisti esperti, amanti del trekking e chiunque desideri vivere un’esperienza immersiva tra scenari suggestivi. Oltre all’aspetto paesaggistico, il Raganello è anche un importante ecosistema che ospita specie rare di flora e fauna tipiche dell’Appennino meridionale. Il Ponte del Diavolo, incastonato tra le gole del canyon, è uno dei 6 ponti più belli della Calabria.
La Varia di Palmi
Una curiosa e suggestiva manifestazione religiosa e popolare della Calabria si svolge tutti gli anni a Palmi, in provincia di Reggio. L’ultima domenica di agosto, la patrona della città, la Madonna della Sacra Lettera, viene celebrata attraverso una gigantesca macchina processionale. Si tratta della Varia, alta circa 16 metri e dal peso di diverse tonnellate, che rappresenta l’Assunzione di Maria in cielo, si muove nel centro della cittadina. Sulla struttura vengono posti figuranti chiamati “animelle”, tra cui una bambina che simboleggia la Madonna, insieme ad altri bambini che rappresentano angeli, e adulti che interpretano Dio Padre, gli Apostoli e santi.
La Varia viene sollevata e portata a spalla per le vie della città da oltre duecento “mbuttaturi”, uomini che si preparano a lungo per sostenere il difficile compito. La processione è seguita da migliaia di fedeli e turisti, attratti dalla forza scenografica dell’evento, accompagnato da musiche, preghiere ed esplosioni di gioia. Nel 2013 la Varia è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, a testimonianza della sua importanza religiosa, sociale e storica.
I personaggi illustri nati in Calabria
La ricchezza storica della Calabria si riflette anche nei grandi nomi che qui sono nati e che hanno segnato la cultura italiana ed europea. Ecco alcuni personaggi calabresi noti per la loro capacità di raccontare, attraverso le loro opere, l’anima profonda di questa terra:
- Tommaso Campanella: filosofo, teologo e scrittore visionario nato a Stilo nel XVI secolo. Autore de “La Città del Sole”, Campanella fu uno dei pensatori più originali del Rinascimento italiano.
- Mattia Preti: pittore barocco originario di Taverna, noto come “Il Cavaliere Calabrese”. Le sue opere adornano chiese e musei in tutta Europa, portando con sé il gusto e la sensibilità artistica della sua terra natale.
- Corrado Alvaro: scrittore e giornalista nato a San Luca, celebre per aver raccontato la realtà sociale e culturale della Calabria attraverso romanzi come “Gente in Aspromonte”. La sua penna ha dato voce alle tradizioni, ai valori e alle contraddizioni della regione.
- Mia Martini: originaria di Bagnara Calabra, la sua voce intensa e inconfondibile, ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana con interpretazioni cariche di emozione e intensità, come in "Almeno tu nell'universo", con cui partecipò al Festival di Sanremo nel 1989.
- Gianni Versace: geniale stilista nato a Reggio Calabria, ha rivoluzionato il mondo della moda con il suo stile unico e visionario, diventando simbolo di eleganza, creatività e successo globale.
Vivere in Calabria
La Calabria non si lascia facilmente etichettare: è una regione che vive di contrasti, dove la semplicità della vita quotidiana si intreccia con una storia millenaria di incontri tra popoli diversi. Se sei alla ricerca di una destinazione che sappia ancora sorprendere, la Calabria ti offre l’opportunità di scoprire luoghi fuori dal tempo, sapori autentici e storie che si tramandano con orgoglio. Su idealista trovi tutti gli annunci di cui hai bisogno per trasferirti:
per commentare devi effettuare il login con il tuo account