I dati definitivi saranno pubblicati il 30 settembre, ma l'istituto di statistica nazionale ha già diffuso una prima stima sull'andamento dei prezzi delle case acquistate dalle famiglie. Secondo un primo calcolo dell'indice dei prezzi, fra il 2008 e il 2011, su una media annua, l'aumento è stato del 2,2%. A trascinare verso l'alto i prezzi sono stati soprattutto gli immobili nuovi, messi sul mercato appena costruiti
Indifferenti alla crisi, i prezzi delle case continuano a salire, rendendo più difficile per le famiglie l'acquisto di un bene come la casa. Le case nuove hanno risentito molto dell'aumento dei prezzi dei materiali di costruzione. In controtendenza, i prezzi delle abitazioni già esistenti, che tra il 2008 e il 2011 sono rimasti abbastanza stazionari. Per un'analisi esaustiva dell'andamento dei prezzi si dovrà comunque tenere conto dell'inflazione, considerando che solo nel 2011, l'inflazione è salita del 2,8%
È la prima volta che l'istat indaga sulle spese sostenute dalle famiglie per l'acquisto della casa. Ma a partire da settembre, con cadenza trimestrale, pubblicherà le quotazioni degli immobili residenziali, grazie a un nuovo indice chiamato hpi (house price index)
La produzione di un indice dei prezzi delle case, fa parte di un progetto più ampio che rientra nel nuovo regolamento europeo in vigore da ottobre che si sviluppa in tre fasi. La prima prevede entro quest'anno la produzione del suddetto indice dei prezzi; la seconda, entro il 2014, la realizzazione di un complesso sistema di indici dedicato alle abitazioni; mentre entro il 2017 si dovrà decidere se inserire o meno le rivelazioni sull'abitazione nell'inflazione
25 Commenti:
Credo che il guadagno di un'attività imprenditoriale sia calcolato in termini percentuali rispetto alla spesa sostenuta.
In questo modo, se si ipotizza un aumento della spesa dell'1% l'imprenditore porrà in vendita i suoi immobili con un guadagno che passerà dall' x% di 100 all'x% di 101, ne consegue un aumento dei prezzi per l'acquirente dovuto sia all'aumento del costi dei materiali, sia ai guadagni in termini assoluti voluti dall'imprenditore.
In definitiva credo che poco importerà al mercato, come specificato tra le righe dall'articolo, che i costi sono aumentati.
I prezzi finali dovranno fare i conti con le possibilità degli acquirenti e questo determinerà in moltissimi casi sicuramente un prezzo finale nettamente inferiore a quello iniziale con un ovvio minor guadagno da parte del costruttore.
Chi si fida dei numeri dell'istat alzi la mano...
Su!, forza!!!
Allora????
Nessuno vuole alzare 'sto benedetto braccino?
Vabbè, passiamo alla prossima...
Sinceramente non mi sono mai posto la domanda su quanto i prezzi dell'istat possano essere attendibili, è possibile che quello che scrivono sia vero, ma è altrettanto vero che di case nuove invendute ce ne sono un'infinità quindi parlare di prezzi di vendita mi sembra veramente inutile
Eh, Luca Luca ...
Scommetto che se i dati dell' istat avessero detto che i prezzi erano crollati, ti saresti fidato ciecamente..
E' sempre la solita minestra. Ognuno crede ai dati che piu' gli piaciono ed a seconda del suo piccolo interesse personale. Cosa per altro comprensibilissima. Noi italiani poi siamo maestri nel guardare solo al nostro orticello.
Il problema e' che qui ci propinano ogni giorno almeno un paio di previsioni e statistiche contrastanti provenienti dalle fonti piu' diverse.
Ma come facevamo prima, senza sapere, o credere di sapere (visto che tanto nessuno ci azzecca quasi mai in alcun settore) cosa sarebbe accaduto tra un giorno, un mese o un anno?
Come facevamo prima senza ammazzarci tutti di seghe mentali totalmente inutili, dato che tanto non possiamo influire in alcun modo sul futuro?
E se cominciassimo a vivere un po' piu' serenamente con la consapevolezza che da sempre nella vita si fanno decine e decine di scelte, a volte giuste ed a volte sbagliate, e che statisticamente quasi sempre queste scelte sono dettate da fatti occasionali?
Certo, sai quanti blog/siti/portali/giornali/riviste/etc. Non avrebbero nulla piu' da dire dato che basano la gran parte della loro attivita' editorale su aria fritta e sulla guerra tra opposte fazioni, invece di dare una informazione obiettiva.
Naturalmente questo modo di fare informazione costa pochissimo, e certamente molto meno che fare informazione seriamente.
Forse e' ora che ci rendiamo conto che ci trattano come burattini per il loro tornaconto.
Assolutamente d'accordo, anche perche' le realta sono talmente distanti anni luce l'una dall' altra che discuterne mettendo tutto in un calderone e' totalmente improponibile.
Io ho un appartamento in zona semicentrale a Milano, che se volessi vendere oggi venderei allo stesso prezzo del 2010, magari mettendoci un po' piu' di tempo.
Poi ho una casa indipendente nel monferrato con 6000 mq di terreno, valore stimato nel 2005 euro 130.000, che oggi non riesco a svendere nemmeno chiedendo meno della meta'.
E allora ... daje coll'imu seconde case!!
Istat = ente inutile da chiudere al più presto
Ma l'istat non era l'ente che sosteneva che la crisi non c'era....??
Ahahahahaha.....buffoni buffoni buffoni buffoni buffoni buffoni buffoni buffoni buffoni buffoni
I prezzi delle case, purtroppo dovranno calare di un 20/30% almeno! dopodiché si potrà iniziare a ragionare. Sono d'accordo che i costi aumentano, ma supponiamo il caso in cui anche gli imprenditori edili smettessero di realizzare immobili, di conseguenza anche i fornitori di materie prime per la realizzazione, avendo un mancato guadagno, dovrebbero calare, quindi i prezzi delle case torneranno ad essere sostenuti anche dalle famiglie con stipendi medi.
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