L'articolo scritto da massimiliano podestà di realpodestatee pubblicato ieri da idealista, sullo scoppio di una bolla immobiliare in Italia, ha generato uno dei dibattiti più accesi mai visti sul nostro forum. Il brusco calo delle compravendite nel primo trimestre del 2012 ha però diverse interpretazioni, a seconda del punto di vista. Vi presentiamo il pensiero di chi non pensa che in Italia sia esplosa una bolla
Paolo righi, presidente nazionale della fiaip (la principale associazione di agenti immobiliari in Italia della quale anche noi facciamo parte): “potrebbe esserci una lenta ripresa del mercato immobiliare nel secondo semestre 2012 solo se il governo monti sarà in grado di varare nuove misure per far ripartire il settore immobiliare. La casa rimane sempre il miglior investimento a medio lungo termine per le famiglie italiane ed in Italia non é prevista alcuna bolla immobiliare”. Così il presidente nazionale fiaip paolo righi, intervenendo alla trasmissione “salvadanaio”su radio 24
Paolo buzzetti, presidente dell'ance è convinto che in Italia non ci sarà nessuna bolla immobiliare e che la situazione spagnola attualmente è lontana. "In Italia c'è sempre stata una domanda di abitazioni superiore all’offerta", secondo buzzetti "è arrivato il momento di agire sugli immobili invenduti, procedere con incentivi alle famiglie e al rinnovo delle abitazioni, solo in quel momento l’Italia potrà nuovamente sollevare la testa"
Mario breglia, presidente di scenari immobiliari,pensa che si tratti di un falso allarme dovuto agli ultimi dati del 2011. "Tutti sono stupiti dal "crollo" delle compravendite nel primo trimestre 2012”, commenta breglia “la vera stranezza era nel dato diffuso nei due trimestri precedenti, con cali praticamente irrisori”. Le rilevazioni di scenari immobiliari davano, invece, un ultimo trimestre del 2011 a meno 10%. Percentuale confermata anche nel primo trimestre del 2012.
“Anche il secondo trimestre”, precisa breglia, “si colloca in leggero calo. Si tratta di una riduzione dovuta alle rigide condizioni per accedere a un mutuo. E su tutto aleggiano crisi economica e intoduzione dell'imu, che ha sicuramente scoraggiato la propensione all'acquisto". Quindi, secondo breglia, si tratta di dati congiunturali
Frabio ferrazzi di briks Italia, intervistato dal quotidiano la stampa, ammette le difficoltà per tutto il 2012, che, secondo le loro previsioni, seguirà il cattivo inizio appena rilevato dall'agenzia del territorio. Tuttavia, nessuna bolla: già nel 2013 le cose andranno meglio, rassicura, anche grazie ad una inevitabile discesa dei prezzi che rimescolerà le carte e sbloccherà l'impasse. Secondo ferrazzi "ci sono ancora proprietari che per appartamenti da ristrutturare chiedono gli stessi prezzi del nuovo nella stessa zona e di pari categoria. Ma se persino sul nuovo si fanno sconti del 10%, perché le imprese hanno fretta di rientrare dei costi, nell'usato o si fanno sconti del 20% o la trattativa non si chiude"
Filippo oriana dell'aspesi (associazione nazionale tra società di promozione e sviluppo immobiliare), è sicuro che la situazione italiana sia ben diversa da quella spagnola, perché da noi mancano le prime case nelle principali 23 città, mentre in spagna si è costruito in eccesso. La domanda di casa è forte e si riattiverà nel 2013, come conseguenza di un miglioramento generale dell'economia
93 Commenti:
Qui a Roma, periferia nord, a me un agente immobiliare ha detto (in un orecchio...per pudore! visto che la valutazione a suo tempo la fece lui) che per una casa per la quale sarei interessato (già ribassata di 30.000 euro nel giro di 6 mesi, ovvero da 320 a 280mila euro) potrei fare un'offerta con 15% di ribasso... vergogna! questo significa un ribasso totale del 25%, cioè ammettere che si è sbagliata di gran lunga la valutazione dell'immobile o, che poi è lo stesso, non voler ammettre che la bolla è una realtà solo che non si può pronunciare la parola ma solo metterla in atto!
Ma basta, per carità!!!!non è questione di percentuali ma il vero guaio è l'incertezza!!!!!
Ho messo in vendita casa 2 anni fa e nonostante l'abbia ribassata 2 volte e (sconto attuale di €90.000!!!!!!) non riesco a vendere perchè il mercato è f-e-r-m-o a causa dell'incertezza collettiva.chi dice il contrario mente perchè non ho ricevuto neppure proposte stracciate a meno 20-30-50 %, n-i-e-n-t-e.
È assurdo applicare tanta incertezza a un bene durevole come la casa!!!! così finiremo tutti nel baratro
Caro sandrino, dicci però com'è e dov'è questa casa e soprattutto da quanto partiva il prezzo che avevi fatto. Se si pensa che dal 2008 al 2010 c'era chi chiedeva più di 400milaeuro per un 3 locali in periferia di Roma anche fare uno sconto di 90mila oggi non basterebbe per invogliare all'acquisto. Tu dici che il mercato è Fermo ma scommettiamo che se dimezzi il prezzo, che ancora non ci hai detto (a proposito: avete notato che i cartelli vendesi attaccati in giro negli ultimi anni non indicano il prezzo? segno che ci si vergogna a speculare?), trovi la fila fuori dalla porta il giorno stesso in cui metti l'annuncio? bisogna trovare il giusto punto di incontro tra domanda ed offerta e probabilmente, visto che in 2 anni non si è fatto vivo nessuno, quel punto è notevolmente diverso da quello che hai in mente tu e quelli che come te stanno a sentire i mattonari e i loro slogan nauseabondi. Altro che incertezza collettiva. Se vuoi vendere oggi, devi semplicemente abbassare ulteriormente il prezzo. Altrimenti aspetta e spera ancora qualche annetto. Semplice no?
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