Commenti: 48
melas_caidas

Se l'anno era cominciato male, le cose adesso vanno anche peggio. I dati dell'agenzia del territorio sul secondo trimestre 2012 parlano chiaro: il volume generale delle compravendite è crollato del 24,9% rispetto a un anno fa. Tutti i settori, dal residenziale al terziario, soffrono gravemente gli effetti della crisi

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Nº di transaioni e variazione % annua

Si accelera il crollo del mercato immobiliare: -25% le compravendite nel 2º Trimestre (grafici)

Aprile, maggio e giugno sono andati persino peggio del primo trimestre, che già aveva lanciato l'allarme con il -17,8% di transazioni. La tendenza negativa, se si osservano le transazioni nette (ntn), dura ormai dal 2006

Si accelera il crollo del mercato immobiliare: -25% le compravendite nel 2º Trimestre (grafici)

La crisi economica, occupazionale e il crollo nell'erogazione di mutui, fanno sentire i loro effetti anche sul mercato della casa, da sempre bene rifugio per eccellenza degli italiani. Tutti i dati macroeconomici, in effetto, si sono rivelati peggiori del previsto: il pil, il tasso di disoccupazione, la produzione industriale e i consumi

La crisi non distingue tra città e provincia, nord e sud, centro e hinterland. I drastici cali a due cifre sono il leit motiv di tutta penisola

Si accelera il crollo del mercato immobiliare: -25% le compravendite nel 2º Trimestre (grafici)
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48 Commenti:

28 Settembre 2012, 16:26

In reply to by anonimo (not verified)

70% di sconto rispetto al 2007? direi che basta aspettare un pò di più e le case le daranno in regalo
Chi ci crede aspetti e.....speri che il sogno diventi realtà

28 Settembre 2012, 16:23

Semplicemente che chi si trova in condizioni di difficoltà economiche perché non ha avuto la fortuna di altri, dovrebbe essere rispettato e non chiamato senzatetto e morto di fame.
Chi ha cultura, queste cose le capisce naturalmente e non si permette di offendere.
Chi non ha cultura ed è solamente un rozzo arricchito li disprezza.
Non ti quadra che sia così?
Tornando a quello che volevo dire, mi rendo conto di aver saltato qualche passaggio, mi sembra sempre di capire, quando leggo questi post, che chi critica le convinzioni di chi ha investito nel mattone debba sempre e comunque dimostrare di non essere un senzatetto.
A parte la mancanza di sensibilità legata a questo comportamento perché non si sa mai in un forum a chi ci si sta rivolgendo, io credo che oggi sia tutto da dimostrare chi sia a trovarsi in condizioni economiche critiche tra chi ha case (io ne conosco uno che ne ha addirittura 8 e ti assicuro che non naviga affatto nell'oro), e chi invece ha un capitale che gli frutta quanto basta per pagarsi 10 affitti (e ti assicuro che ce ne sono) ma, non volendo avere nulla intestato, vive in affitto e, manco a dirlo, non ha bisogno di lavorare e si gode la vita.
Mi viene a questo punto da chiedermi chi è più furbo visto e considerato che chi ha tanti immobili sarà preso di mira dalle tasse, chi al contrario non li ha, pagherà un pò più di tasse rispetto a un nullatenente

28 Settembre 2012, 16:43

In reply to by mauro (not verified)

Generalmente chi vive in affitto (perchè non vuole o non può intestarsi nulla) e perdipiù può permettersi di
Non lavorare o è un truffatore o un criminale generico

28 Settembre 2012, 17:46

In reply to by sabina (not verified)

Hai detto bene, generalmente.
Metti invece che uno non vuole nessun vincolo perché ha deciso di non rimanere in Italia e magari ha venduto le case di proprietà o attività industriali ai cinesi (ti porto questo caso perché so di una persona nell'area di Prato, in Toscana, che aveva un'attività tessile e l'ha ceduta ai cinesi per 4 milioni di euro). Pensi che con 4 milioni investiti bene senza troppi rischi e 200.000 euro l'anno di interessi uno abbia bisogno di lavorare e comprarsi casa?
Ma io non la vorrei neanche se me la regalassero

28 Settembre 2012, 18:29

In reply to by mauro (not verified)

Si ok, ma a quel punto cosa ci resta a fare in Italia!
Esistono posti migliori per vivere

28 Settembre 2012, 21:24

In reply to by sabina (not verified)

Se fossi io ad avere una fortuna del genere me ne sarei andato senza pensarci mezza volta
Se fosse qualcuno innamorato dell'Italia, se la godrebbe (per quello che rimane da godere, a mio avviso) senza lavorare con 17.000 euro al mese di interessi facendo quello che vuole, come e quando vuole.
È esattamente il sogno di tutti quelli che non lo possono fare e magari lavorano dalla mattina alla sera come schiavi per uno stipendio misero. Il tutto per rimanere in Italia, tirare avanti una baracca dove comandano i ladri e i porci e avere chissà quando, seppure la avranno, una pensione che non consentirà loro neanche di mangiare.

30 Settembre 2012, 22:16

In reply to by sabina (not verified)

Generalmente chi vive in affitto (perchè non vuole o non può intestarsi nulla) e perdipiù può permettersi di non lavorare o è un truffatore o un criminale generico sabina, ma stai scherzando? un truffatore o un criminale? ma hai idea del livello di stipendi odierni? hai presente quanto guadagna un impiegato comunale? hai presente quanti laureati fanno lavori precari? con l'euro che ha raddoppiato tutti i prezzi, come si fa a risparmiare? ma dove vivi? nel paese di berlusconia? mi sa che tu vivi sulla luna...

29 Settembre 2012, 1:44

L unica cosa folle e ve la dico da imprenditore è che la tassazione sui redditi da immobili locati è intorno al 20% mentre quella sul lavoro reale del 54%...

29 Settembre 2012, 11:19

In reply to by Rec. (not verified)

L unica cosa folle e ve la dico da imprenditore è che la tassazione sui redditi da immobili locati è intorno al 20% mentre quella sul lavoro reale del 54%... verissimo. Ho avviato un 'impresa e oltre l'80% degli investimenti e dei ricavi se ne va per affitti e fideiussioni. L'immobiliare era fino a poco tempo fa praticamente esentasse, e grazie a questa situazione era più conveniente di qualsiasi altra attività. e questo ha creato la favola del mattone che cresce sempre e ha mortificato l'operosità del popolo italiano. L'imu ha appena scalfito questa situazione, giustizia sarà fatta quando le rendite pagheranno di tasse almeno l'1% in più rispoetto ai redditi da impresa e da lavoro.

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