Commenti: 58

L'agenzia delle entrate ha diffuso i dati relativi alle compravendite immobiliari nel primo trimestre 2013. Con un'ulteriore caduta del 13,8% rispetto al pessimo analogo periodo del 2012, in questo inizio d'anno il mattone perde ulteriore terreno e fa registrare il peggior trimestre mai visto negli ultimi anni

Nella nota che accompagna la pubblicazione si tenta di gettare acqua sul fuoco. I numeri, dicono gli esperti, "mostrano una decelerazione del trend negativo rispetto alla serie dei tassi tendenziali che nel 2012 avevano mostrato riduzioni più accentuate". L'analisi ci sembra quanto meno fantasiosa, visto nei primi tre mesi dell'anno si sono vendute appena 94.503 abitazioni: persino nel terzo trimestre 2012, quando con l'estate calano normalmente le compravendite, non era andata tanto male

 

Segnali di tenuta vengono invece da alcune grandi città. Milano e Firenze vedono infatti diminuire i volumi di scambio su cifre inferiori che a livello nazionale, del 4,8% e 4%  interannuale, seguite da Torino e Palermo che si attestano intorno a un calo del 10%. La perdita maggiore, invece, si registra a Bologna (-12,4% rispetto al primo trimestre del 2012). Roma e Genova hanno perso l'11,1% delle compravendite

Niente da festeggiare, perché significa che le compravendite sono calate comunque, rispetto a un anno, il 2012, già di per sé disastroso., ma, sembra suggerire l'agenzia, sarebbe potuta anche andare peggio. Dall'omi arriva infatti una lettura francamente singolare: "il trend legato al miglioramento dei tassi di interesse dei mutui frena la discesa delle compravendite". Positivo è solo il dato di Napoli (+14,3%) ma è condizionato dal piano di dismissioni del patrimonio del comune

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58 Commenti:

5 Giugno 2013, 14:46

In reply to by anonimosud (not verified)

Condivido.

5 Giugno 2013, 10:02

Io dico la mia...in questa crisi, adesso, ce la vogliamo prendere con gli a.i..Io non sono un a.i., e onestamente non ho molto rispetto per la loro "professionalità". il problema è che fino al 2007 le parti in causa di una transazione immobiliare hanno agito senza regole, spingendosi al di là di ogni regola di buonsenso solo perchè il mercato tirava. Ho conosciuto geometri di imprese costruttrici che nel 2006 mi confidavano che il listino prezzi di vendita delle costruzioni veniva aggiornato al rialzo ogni quindici giorni perchè si vendeva tutto!! Le banche concedevano il 120% del valore degli immobili! Gli a.i pretendevano e pretendono almeno il 5% (2,5+2,5) della transazione, manco sostituissero il notaio!!!Gli acquirenti si sono indebitati con mutui fino a 40 anni!!! Quello che stiamo vivendo oggi è il frutto del "liberismo" e, mi dispiace dirlo, della poca "cultura" degli acquirenti che forse, non avendone gli strumenti, hanno ritenuto che il mattone premia sempre!!! Oggi bisogna ritornare con i piedi per terra!! L'immobile deve valere non più di quattro annualità di uno stipendio lordo, la rata del mutuo non deve superare il 35% del reddito, il muto non deve durare più di 20/25 anni, e non pù superare l'80% del valore dell'immobile!! È poi, per gli a.i. , un 3% complessivo per la transazione mi sembra anche troppo.se queste condizioni oggi non possono essere soddisfatte...si sta in affitto, mica è una vergogna!!

5 Giugno 2013, 10:31

In reply to by Anonimo (not verified)

Concordo in tutto. I primi ad aver alimentato questa bolla insensata sono stati proprio gli acquirenti incauti, che, all'insegna del "tanto il mattone non cala mai", si sono indebitati in modo folle con banche che, complici i bassi tassi e la domanda elevata, hanno erogato mutui al limite della follia. Adesso è tutto cambiato, le banche hanno la pancia piena di immobili pignorati che mettono all'asta con contagocce per non svalutare ulteriormente il proprio asset, non concedono più mutui e il mercato è crollato. La situazione anomala era prima, non ora: ora che il ciclo economico del paese, purtroppo, è tornato indietro di 25 anni (governatore banca d'Italia dixit) il mercato immobiliare deve tornare a livelli normali in rapporto ai redditi e ai mutui: questo vuol dire che deve scendere di almeno il 25-30%. E mi sembra un atteggiamento sano prendere atto della realtà, se si vuole continuare a vendere immobili. Lo dico ai costruttori (che lo sanno benissimo), alle agenzie (che lo sanno benissimo) e ai proprietari allocchi (che fanno finta di non saperlo, ma dovranno capirlo presto).

5 Giugno 2013, 14:43

In reply to by anonimo (not verified)

@ 10:31

È stao ampiamente spiegato che il costo di costruzione supera l'eventuale prezzoo di veendita.

I costruttori dovrebbero quindi, secondo te, cambiare lavoro e basta.

Alcuni stanno svendendo al 30% del valore per chiudere i residui dei mutui e ritirarsi.

L'Italia in ritirata : questo è il quadro da te auscpicato.

5 Giugno 2013, 15:46

In reply to by anonimo (not verified)

Non auspico proprio niente, sto solo descrivendo la realtà!

E poi non raccontiamoci balle. Il prezzo di costruzione si aggira intorno ai 1.500 al mq, ma a quanto so (conosco il mondo delle costruzioni) in realtà si può spendere molto meno (manodopera al nero, materiale scadente...).

Non ho mai visto case nuove messe in vendita a meno di 1.500 al mq, quindi i costruttori non mi fanno pena per niente: per anni hanno lucrato vendendo a cifre spropositate, dove hanno messo tutti i quattrini incassati? se hanno fallito bene, si chiama rischio di impresa, che chiudano bottega e cambino mestiere.

L'edilizia poi è solo uno dei settori in crisi in Italia: tutti i settori stanno soffrendo. Questo è solo l'inizio: noi vendiamo sempre meno, le fabbriche chiudono, la disoccupazione aumenta. Ci stiamo impoverendo sempre più, e questo, è ovvio, non mi rallegra affatto.
Sinceramente, i palazzinari sono proprio l'ultima categoria di cui preoccuparsi. Gli operai (per loro, sì, mi dispiace) dovranno adattarsi come tutti noi ad altri mestieri. Questa è l'economia globale, che ci piaccia o no.

5 Giugno 2013, 16:47

In reply to by anonimo (not verified)

@15:46

A te non interessa, ma ai dipendenti e condulenti dei costruttori questo intressa. L'indotto di un costruttore è fatto anche di vestiti, scarpe, cibo etc.

Appunto economia globale, e non solo tua miope economia.

6 Giugno 2013, 7:22

In reply to by anonimo (not verified)

A te non interessa, ma ai dipendenti e condulenti dei costruttori questo intressa. L'indotto di un costruttore è fatto anche di vestiti, scarpe, cibo etc. I costruttori troppo spesso hanno: 1) sfruttato manodopera dell'est. 2) fatto gare al ribasso per la realizzazione degli impianti nelle loro costruzioni. 3) evaso tutto il possibile e trasferito capitali all'estero. 4) ora che non si vende più niente si possono anche permettere di riderti in faccia e dirti che a loro non interessa nulla abbassare i prezzi: hanno una barca di soldi e possono permettersi di mantenere l'invenduto. Mi dispiace per la gente onesta e che ci ha messo del proprio, ma se questi ladri finiscono in mezzo ad una strada, sono veramente contento. Dal mio punto di vista non spenderò un centesimo per continuare ad ingrassare questi speculatori

6 Giugno 2013, 10:23

In reply to by anonimo (not verified)

X 07:22

Potrei anche condividere parte del tuo intervento, ma quello che scrivi varrebbe per tantissime categorie : l'Italia è è paese con molti ladri e speculatori, che possono pure andarsene a vivere all'estero e dimenticare il bel paese che li ha fatti arricchire.

Uno dei campi d'oro è la sanità privata : speculatori senza scrupoli, che grazie alle loro amicizie ottengono sovvenzioni per aprire case di riposo per anziani in appartamenti di condomini.

Tutti i campi hanno i loro tipi di "palazzinari".

È il sistema : ma noi non ce ne accrogiamo, veniamo solo sfruttati.

Hai notato che farmacie grandi e di lusso ci sono ora : da 200 mq in su. 10 dipendenti : industrie del farmaco a spese statali.

Il nostro è un paese di grandi speculatori : politici insegnano.

5 Giugno 2013, 16:55

Non vi arrabbiate con sti a.i., fanno parte di una categoria di poveri disperati.....

5 Giugno 2013, 17:44

Io sono laureato in economia e commercio specializzazione in commercio estero, conoscenza inglese studi presso british school,e sono stato "costretto" ad iniziare l'attività di mediatore immobiliare da oltre 16 anni.IN tutto questo periodo mai un cliente si è lamentato della mia professionalità anzi il contrario rivedo sempre miei clienti che mi ringranziano per il lavoro svolto.Un saluto a tutti gli agenti immobiliari che ogni giorno svolgono onestamente il loro lavoro

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