Se ami i fiori profumati, il Gelsomino del Madagascar è quello che fa al caso tuo: ecco come prendersene cura.
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gelsomino del madagascar
Kor!An, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Il Gelsomino del Madagascar, o Stephanotis floribunda, è una pianta sempreverde che con le sue fioriture bianche porta colori vivi e profumi in casa. Questo tipo di pianta è rampicante, infatti nel suo habitat si appoggia ad altre piante e arriva fino a 4 metri. Tuttavia, in casa molto dipenderà da come deciderai di coltivarla. Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere sul Gelsomino del Madagascar.

Le condizioni ambientali ideali per la fioritura del gelsomino

Per ottenere una fioritura abbondante è essenziale fornire alla pianta una luce forte ma non diretta. La luce solare diretta può essere dannosa, soprattutto nel clima nostrano. Inoltre, la temperatura gioca un ruolo fondamentale: il Gelsomino del Madagascar predilige un clima caldo, con temperature che si mantengono costanti tra i 18 e i 24 gradi Celsius, con una tolleranza massima di 11 gradi in inverno.

Per garantire il benessere del tuo Gelsomino del Madagascar, è importante proteggerlo dagli sbalzi di temperatura e dalle correnti d'aria fredda. Questi fenomeni possono stressare la pianta e compromettere la sua crescita. Assicurati di posizionare il vaso in un luogo riparato e se necessario, durante i mesi più freddi, trasferisci la pianta al chiuso o in un ambiente protetto.

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Freepik

Quando annaffiare il Gelsomino del Madagascar?

Annaffia regolarmente la pianta mantenendo il terreno umido ma non inzuppato, per evitare ristagni idrici che potrebbero causare marciume alle radici. In linea di massima 2 o 3 innaffiature alla settimana dovrebbero essere sufficienti. Durante la stagione di crescita, da marzo a settembre, ricorda di fornire alla tua Stephanotis un fertilizzante liquido ogni due settimane per supportarne lo sviluppo e la fioritura.

Il terreno ideale per il Gelsomino del Madagascar deve essere ben drenante e in grado di trattenere l'umidità senza ristagni d'acqua. Una miscela di terra per piante da fiore con aggiunta di perlite o sabbia grossolana può favorire il drenaggio. Assicurati che il vaso abbia fori adeguati sul fondo per permettere all'acqua in eccesso di defluire correttamente. Inoltre, a intervalli periodici (circa una volta all’anno) è importante provvedere a un rinvaso per permettere alle radici di espandersi.

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Pixabay

Attenzione alla salute della pianta

Se noti segni di debolezza come foglie che ingialliscono o appassiscono, potrebbe trattarsi di un attacco fungino o di una carenza nutrizionale. In presenza di insetti nocivi come gli afidi, è importante agire rapidamente con trattamenti ecocompatibili.

Molte volte, però, potrebbe trattarsi di un problema relativo all’innaffiatura. O la pianta non viene irrigata a sufficienza oppure l’acqua fornita è eccessivamente calcarea. In tal caso si può utilizzare l’acqua piovana o demineralizzata.

Integrare la pianta nell’arredamento

Ricordando sempre di posizionare la pianta dove non batte la luce diretta, il gelsomino potrà donare quel tocco di delicatezza all’arredamento della casa. Se è ancora nelle prime fasi di vita, potrai posizionarla in cucina o in soggiorno, con i suoi fiori bianchi che danno luce alla stanza. In alternativa, quando ormai è cresciuta, potrai sfruttare il suo potere rampicante e dare un nuovo tono a una parete intera.

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Forest & Kim Starr, CC BY 3.0 Wikimedia commons
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