Se qualche correttivo al nuovo regime dei minimi era già arrivato con la possibilità di optare per restare con l'antico concessa a chi già ne godesse e poi con la proroga al 31 gennaio della possibilità di aprire partite iva godendo della tassazione al 5 per cento, ora il governo prepara un provvedimento ad hoc con importanti modifiche
Ancora troppo poco, tanto che il premier Matteo Renzi è tornato pochi giorni fa ad affermare che ci sarà un provvedimento ad hoc, probabilmente destinato a disattendere punti chiave di una riforma appena varata. L'appuntamento è per il 20 febbraio, data nella quale in consiglio dei ministri potrebbe provare a inserire una modifica al regime forfettario con i decreti attuativi della delega fiscale
Regime dei minimi modifiche 2015
Dovrebbero arrivare i correttivi che si stanno accumulando in questi giorni, sotto forma per lo più di emendamenti al decreto milleproroghe. L'ipotesi più semplice è prolungare a tutto il 2015 il regime vigente fino all'anno scorso e darsi, così, il tempo necessario a valutare con calma tutte le modifiche. La proposta è del sottosegretario al ministero dell'economia, Enrico zanetti ed è stata formalizzata in un emendamento di scelta civica al decreto milleproroghe, in discussione alla camera
Il nuovo regime rivisto e corretto potrebbe innalzare l'aliquota al 10 anziché al 15 per cento. Ma occorre trovare le coperture. Ammesso e non concesso che le cifre inizialmente previste all'incasso dal governo possano mai rispecchiare una realtà nella quale in tanti hanno optato per la versione precedente della normativa e fatto la corsa per ricadervi con un'attività nuova
Ma l'aumento del prelievo fiscale non è l'unico salasso al quale vanno in contro le partite iva. C'è quello contributivo, con l'aumento dei contributi a carico degli autonomi iscrittialla gestione separata inps. Si passa dal 27% al 30% (oltre allo 0,72% di quota maternità). Ulteriori aumenti, fino ad arrivare al 33%, sono previsti fino al 2018. Sempre nel decreto milleproroghe ci sono emendamenti, tra i quali quello a firma dell'ex ministro del lavoro cesare damiano
Penalizzanti sono anche, almeno per alcune categorie, le soglie massime per l'accesso al regime dei minimi. In luogo dei "30mila" per tutti che c'erano prima, c'è una differenziazione a seconda dell'attività svolta. In questo caso è una risoluzione in commissione finanze alla camera a cercare di riportare il tetto al livello originario a prescindere dalla professione svolta
per commentare devi effettuare il login con il tuo account