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Le città dove si registrano i consumi di elettricità più elevati e le bollette più care sono Roma, Cagliari e Palermo. Lo rivela una classifica stilata da Sos Tariffe. I centri con i consumi e i costi minori sono Campobasso, Bologna e Torino.

I consumi energetici nelle diverse città

Lo studio di SosTariffe.it ha rilevato la presenza di alcuni centri “energivori“, nei quali il costo delle bollette energia in Italia è più elevato.

La classifica delle principali città di SosTariffe.it mostra che a Roma il costo medio annuo per l’energia ammonta a 1.015,77 euro (4199 Kw/h annui, +15,5% rispetto al 2014), mentre a Campobasso gli stessi costi sono dimezzati (594,96 euro e 2932 Km/h consumati). In posizione mediana si trovano i capoluoghi di Milano, Potenza e Firenze, dove l’importo medio delle bollette energia ammonta rispettivamente a 670,2, 673,33 e 682,64 euro.

Ad Aosta i consumi nel 2015 sono diminuiti (a differenza delle città di Roma, Bari, Trieste e Torino in cui gli stessi sono aumentati) e si fermano a 3124 kw/h per una spesa media pari a 658,73 euro, mentre rimangono stabili rispetto al 2014 a Genova, Milano, Potenza e Firenze. Diminuiscono i consumi anche a L’Aquila, Trento, Perugia, Ancona, Catanzaro, Venezia, Bari e Cagliari. Il capoluogo sardo tuttavia, nonostante la discesa dei consumi, segue Roma e si pone al secondo posto della classifica delle città più costose, con costi medi annui per 912,81 euro e 3889 Kw/j consumati.

Costo bolletta elettrica, le città più care e i consigli per risparmiare
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Come risparmiare

Ma non bisogna disperare. Sos Tariffe ha infatti evidenziato che la spesa oltre misura in alcune città può essere evitata mettendo in atto pratiche consapevoli e “sostenibili”, a partire dalla scelta del distributore di energia fino a quella degli elettrodomestici. Ecco dunque sette consigli per tagliare l’importo della bolletta soprattutto in autunno e inverno.

1 - Fa aumentare il costo della bolletta il rimanere nel mercato tutelato e consumare prevalentemente di giorno. Per risparmiare è necessario spostare i consumi all’80% in fascia F2 (week-end e fascia bi-oraria) e passare al mercato libero dell’energia elettrica;

2 - Utilizzare la lavatrice a 60 gradi come d’abitudine non è una buona pratica di risparmio. E’ preferibile lavare a 40 gradi e con acqua scaldata con collettori solari;

3 - I frigoriferi in classe energetica A sono i più costosi: meglio optare per un modello di fascia A++;

4 - Illuminare casa con lampadine a basso consumo energetico non agevola il taglio dei consumi, si consiglia di utilizzare lampadine a LED;

5 - Per la lavastoviglie meglio utilizzare acqua calda di rete;

6 - L’uso del ferro da stiro, per quanto si tratti di uno degli elettrodomestici più indispensabili, deve essere ridotto al minimo, almeno del 50%;

7 - In autunno e in inverno, soprattutto negli appartamenti di città, riesce difficile far asciugare i panni al sole. In questi casi l’uso dell’asciugatrice è d’obbligo, meglio se di classe A o a pompa di calore.

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