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Ance: “Nel 2017 proseguirà la crescita del mercato della casa e le compravendite saliranno a 550mila unità"
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Nei primi nove mesi del 2016 c’è stato un aumento del 20,4% delle compravendite rispetto all’anno precedente. In tutto il 2016 si stimano 520mila unità, 20mila in più rispetto a quanto previsto un anno fa. La cifra è destinata ad aumentare ancora nel 2017, salendo a 550mila unità. Sono i dati dell’Osservatorio congiunturale dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), secondo il quale la crescita del mercato della casa in Italia prosegue.

L'anno della svolta per le costruzioni

Secondo quanto emerso, inoltre, per il settore delle costruzioni, dopo l’occasione mancata del 2016, il 2017 potrebbe rappresentare l’anno della svolta. La previsione per quest’anno, infatti, “è di un aumento dello 0,8% degli investimenti in costruzioni”. Un dato in miglioramento rispetto al modesto +0,3% registrato nel 2016 e dopo il -35% reale perso nel periodo 2008-2015.

I dati dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni dell’Ance correggono al rialzo le previsioni di luglio 2016, che per il 2017 indicavano una flessione dell’1,2%. Al miglioramento delle previsioni “ha contribuito la legge di Bilancio 2017 che dà grande attenzione all’edilizia con misure relative al rilancio degli investimenti infrastrutturali e al rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti”.

Sul fronte occupazionale, nei primi nove mesi del 2016, “quello dell’edilizia è l’unico comparto a segno negativo (-4,9%). Dal 2008 i posti di lavoro persi sono 600mila”. Nel rapporto, l’Ance evidenzia come nello stesso periodo dello scorso anno anche i rubinetti del credito siano rimasti ancora chiusi: “Nei primi 9 mesi del 2016 i flussi di finanziamento delle banche registrano un -4,3% nel comparto abitativo e -14,1% nel non residenziale”.

I provvedimenti del governo

Nel rapporto, poi, l’Ance sottolinea di riporre grandi aspettative “dall’aumento delle risorse stanziate per le opere pubbliche: +23,4% nel 2017 rispetto all’anno passato”. Il maggior contributo a questo aumento, “viene dai provvedimenti di Casa Italia e dalle risorse stanziate per la ricostruzione delle zone terremotate del Centro Italia”.

La corretta attuazione di tutte le misure previste consentirebbe di ottenere 1,7 miliardi di investimenti aggiuntivi nel settore nel 2017, con un +1,9% per le opere pubbliche, un +1,4% nel recupero abitativo e un +0,3% nel comparto non residenziale. Solo il settore delle nuove abitazioni continuerebbe a registrare segno negativo con un -1,4%, una caduta di intensità comunque inferiore rispetto agli anni precedenti.

Le condizioni della ripresa

“Per garantire che nel 2017 si concretizzi la ripresa”, secondo l’Ance “sono necessarie alcune condizioni”. In merito a “Casa Italia”, occorre varare al più presto il decreto del Mit sulla classificazione sismica degli edifici per rendere pienamente utilizzabili gli incentivi fiscali sull’antisismica contenuti nella legge di Bilancio; è poi necessario rendere effettivamente possibile la cessione a terzi dei crediti fiscali derivanti dagli interventi di messa in sicurezza.

L’Ance chiede inoltre nuove misure per spingere la rigenerazione urbana: estensione della detrazione Irpef agli interventi di demolizione e ricostruzione anche ove comprendano aumenti di volume; introduzione agevolazioni fiscali ai trasferimenti di aree per facilitare l'avvio di programmi di edilizia residenziale; detassazione dei dividendi delle persone fisiche che investono in progetti di rigenerazione urbana. Richiede poi di prorogare la detrazione del 50% dell’Iva pagata sull’acquisto di case in classe A e B per almeno un triennio e di incentivare la rottamazione delle abitazioni detassando le permute di case energivore e obsolete tra privati e imprese che si impegnano alla loro riqualificazione.

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