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Proprietari di casa, ecco quanti sono e quanto spendono in Europa
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Quanto è diffusa la proprietà delle case e quanto pesano i costi abitativi nell’area euro? Il Bollettino Bce dedica un focus al tema, evidenziando che questi costi pesano almeno il 20% del reddito speso dalle famiglie dell’Ue.

Secondo l’analisi di Moreno Roma, le spese per le utenze (acqua, energia elettrica, gas e riscaldamento), la manutenzione e le rate di affitto o il pagamento degli interessi sul mutuo, insieme hanno rappresentato complessivamente circa un quinto del reddito speso dalle famiglie nel 2019.

Le variazioni di questi costi sono strettamente legate all’andamento del mercato immobiliare, influenzato dai prezzi degli affitti e delle abitazioni, ma anche dal pagamento dei mutui. Inoltre, tali costi dipendono da fattori strutturali come la quota di abitazioni di proprietà o alcune caratteristiche delle famiglie. Gli affittuari e le famiglie meno benestanti, ad esempio, tendono a spendere gran parte del loro reddito per l’alloggio.

Proprietari di casa, ecco quanti sono e quanto spendono in Europa
Bollettino Bce

L’eccessivo peso delle spese di casa per le famiglie

Un indicatore comune della difficoltà delle famiglie a sostenere i costi abitativi è costituito dal tasso di eccessiva onerosità di questi ultimi, calcolato come la percentuale della popolazione appartenente a nuclei familiari in cui il costo complessivo dell’alloggio ammonta a oltre il 40 per cento del reddito disponibile.

Nell’area dell’euro, nel 2019, circa il 10 per cento delle famiglie ha sostenuto oneri eccessivi legati  all’abitazione.  Nel medesimo anno più del 12 per cento di tutte le famiglie residenti in aree urbane ha superato questa soglia rispetto a meno del 7 per cento delle famiglie che vivono in zone rurali.

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Bollettino Bce

Per di più, il tasso di eccessiva onerosità dei costi abitativi è stato elevato sia per i single che per le famiglie composte da cittadini stranieri (oltre il 20 per cento). Per le famiglie con un tasso di onerosità più elevato (affittuari, famiglie a più basso reddito, residenti in aree urbane e cittadini stranieri) è risultata più alta la probabilità di vivere in alloggi più affollati.

Infine, il tasso di eccessiva onerosità differisce considerevolmente tra i paesi dell’area dell’euro e, in generale, sembra essere inferiore nei paesi in cui il tasso di proprietà delle abitazioni è più elevato.

Nel 2019 circa i due terzi delle famiglie dell’area dell’euro erano proprietarie di un’abitazione. La quota di proprietari a pieno titolo degli immobili era prossima al 39 per cento, mentre il 27 per cento delle famiglie era titolare di un mutuo ipotecario o di un prestito.

Per quanto riguarda i locatari, la gran parte di loro era titolare di un affitto a prezzo di mercato e meno di un terzo a un prezzo agevolato. Lo status degli occupanti degli alloggi variava in funzione delle caratteristiche delle famiglie. Le famiglie la cui disponibilità reddituale superava il 60 per cento del reddito mediano (equivalente) erano prevalentemente proprietarie dell’abitazione e quelle con un reddito inferiore a questa soglia erano per lo più affittuarie. Inoltre, la percentuale di famiglie costituite da single in alloggi in affitto era superiore a quella di famiglie dello stesso tipo che possedevano un’abitazione di proprietà, mentre nel caso delle famiglie più numerose era vero il contrario.

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