Solido, scenografico e sempre più presente nelle cucine e nei bagni di design, il lavandino in pietra rappresenta una scelta estetica raffinata ma anche impegnativa. Che si tratti di marmo, granito, travertino o una opzione naturale, la sua superficie richiede attenzioni particolari per conservarne l’aspetto originario ed evitare danni irreversibili. Basti pensare che un lavaggio sbagliato o un prodotto troppo aggressivo potrebbero rovinarlo in pochi minuti. Ecco, dunque, perché è fondamentale sapere come pulire un lavandino in pietra nel migliore dei modi.
Come fare la pulizia di un lavandino in pietra
Prima di iniziare a pulire correttamente un lavandino in pietra è bene ricordare un particolare essenziale: si sta agendo su un materiale vivo, poroso e spesso delicato.
A differenza del lavandino in acciaio o in ceramica, la pietra può assorbire macchie e sostanze acide, arrivando anche a corrodersi o rovinarsi in modo permanente. Per questo motivo la pulizia quotidiana deve essere delicata ma regolare, preferibilmente con prodotti naturali per la pulizia della casa e non abrasivi. Ma come svolgerla nella pratica?
Per l’uso quotidiano, è sufficiente usare una spugna morbida inumidita con acqua tiepida e qualche goccia di sapone neutro come ad esempio l’immancabile sapone di Marsiglia liquido, o quello per i piatti, purché delicato. Fatto questo:
- si passa la spugna sulla superficie
- si risciacqua bene con acqua pulita
- si asciuga subito con un panno in microfibra. In questo modo, infatti, si evita la formazione di aloni o depositi di calcare.
Inoltre, è bene ricordare che il lavandino va asciugato ogni volta dopo l’uso, soprattutto se si abita in una zona con acqua dura. Questa è infatti nemica della pietra: non farlo significa lasciare tracce di minerali capaci di trasformarsi in incrostazioni visibili e difficili da rimuovere.
Pulizia settimanale più profonda del lavandino
La cura quotidiana, però, non è sufficiente. A questa, infatti, si deve aggiungere una pulizia settimanale più profonda utilizzando una miscela di acqua e bicarbonato, nello specifico due cucchiai in mezzo litro d’acqua.
La soluzione va applicata con una spugna non abrasiva, lasciata agire qualche minuto e poi risciacquata con cura. In questo caso l’arma segreta è rappresentata dal bicarbonato che ha un’azione sbiancante, ma non intacca la pietra. Inoltre è perfetto per rimuovere piccoli depositi e ravvivare la superficie.
Se si hanno lavandini in pietra scuri
Cosa fare, però, quando si ha a che fare con dei lavandini in pietra scura, come l’ardesia o il granito nero? In questo caso una delle necessità principale riguarda il colore e la sua brillantezza. Per ravvivarlo è sufficiente passare, ogni tanto, un panno imbevuto con una goccia d’olio di lino o cera naturale per pietra, da distribuire in modo uniforme e poi lucidare con un panno asciutto.
Unica nota importante, se non essenziale: evitare sempre l’uso di candeggina, aceto, limone e anticalcare tradizionali, che possono scolorire, corrodere o macchiare in modo permanente. Piuttosto è raccomandano scegliere prodotti formulati specificamente per superfici in pietra naturale.
In caso di macchie ostinate e difficili
Cosa fare se sul lavandino in pietra sono presenti macchie incrostate o scolorimenti evidenti? In questo caso è necessario intervenire con decisione ma sempre con grande delicatezza. Una tecnica efficace, ad esempio, è quella dell’impacco assorbente:
- Si prepara una pasta densa composta da bicarbonato e poca acqua.
- In seguito, la si applica sulla macchia coprendola con pellicola trasparente.
- Poi, si fa agire per alcune ore o tutta la notte.
- Al mattino, si rimuove delicatamente con una spugna morbida.
Se ci sono macchie di unto sul lavadino in pietra
Per le macchie di unto sul lavandino in pietra sembra invece essere molto efficace la farina di mais o il borotalco. È sufficiente cospargerli sulla parte interessata, lasciarli agire alcune ore e poi spazzolare via delicatamente. Se la macchia persiste, però, si può passare un panno imbevuto di acqua tiepida e sapone neutro.
Come togliere il calcare dai lavandini in pietra
Il calcare è uno dei nemici più comuni dei lavandini in pietra, ma anche uno dei più semplici da tenere sotto controllo con la giusta routine. Per eliminarlo senza danneggiare la superficie del lavandino in pietra è sufficiente evitare acidi forti o anticalcare chimici.
L’alternativa consigliata è in questo caso usare acqua distillata tiepida e bicarbonato:
- si tampona la zona con un panno imbevuto nella miscela;
- si lascia agire per qualche minuto;
- si andrà ad asciugare con cura.
In caso di incrostazioni più persistenti si può usare un prodotto specifico per pietra naturale, seguendo attentamente le istruzioni del produttore.
Oltre questi piccoli interventi di manutenzione è essenziale ricordare che la pulizia quotidiana è essenziale nella lotta al calcare. Basta l’uso regolare di un panno in microfibra asciutto dopo ogni utilizzo per prevenire il problema.
Gli errori da evitare
Per mantenere il lavandino in pietra bello e funzionale nel tempo, è fondamentale evitare alcuni comportamenti che possono compromettere l’estetica o la resistenza. Ecco un elenco pratico di errori da non commettere:
- Usare candeggina, ammoniaca o anticalcare chimici che danneggiano la superficie e alterano il colore.
- Pulire con spugne abrasive, raschietti o pagliette metalliche perché provocano graffi permanenti.
- Lasciare residui di cosmetici a lungo sulla superficie del lavandino in pietra possono penetrare e macchiare la pietra stessa.
- Usare aceto o limone, anche se diluiti, possono scolorire la pietra.
- Trascurare l’asciugatura: l’acqua stagnante favorisce la comparsa di aloni e calcare.
- Usare oli vegetali da cucina per lucidare: possono irrancidire e lasciare cattivi odori.
- Applicare cere non specifiche: alcune creano pellicole difficili da rimuovere e poco traspiranti.
Fare manutenzione al lavandino in pietra
La manutenzione di un lavandino in pietra non deve essere faticosa ma costante. Oltre alla pulizia quotidiana e settimanale, è consigliato sigillare la superficie ogni 6-12 mesi, soprattutto per pietre molto porose come travertino, pietra leccese o marmo. Questo trattamento crea una barriera protettiva invisibile che previene l’assorbimento di liquidi e macchie. Ma cosa fare nella pratica?
In commercio esistono dei sigillanti specifici, anche spray, semplici da applicare. Si stendono con un panno, vengono lasciati agire per il tempo indicato e si rimuovono con un panno asciutto. L’operazione in tutto richiede meno di 30 minuti ma aumenta notevolmente la durata del lavandino.
Un altro consiglio utile è quello di evitare urti con oggetti pesanti che potrebbero scheggiare la pietra, specialmente sui bordi. Infine, mantenere uno stile di vita gentile con la pietra significa anche scegliere saponi delicati e accessori morbidi, come spugne in cellulosa naturale e panni in bambù, rispettosi della materia prima e dell’ambiente.
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