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E' la prova vivente che chi ha talento e creatività può farcela anche in un "ecosistema complesso·" come quello italiano. Davide Dattoli è il fondatore di Talent Garden, il coworking dedicato ai talenti del digitale, che da partito da Brescia è ora presente in trenta città del mondo: dalla Cina a New York, passando per Africa e Europa dell'Est.  A idealista news illustra la filosofia di TAG, nato per crare "contaminazione" tra menti brillanti, racconta la sua formula di successo per i giovani alle prese con una start up e spiega cos'è davvero lo "smart working".

Nata quattro anni e mezzo fa a Brescia, Talent Garden è diventata oggi la più grande rete europea di coworking dedicata all'innovazione digitale. "La principale idea - spiega il fondatore e presidente Davide Dattoli a idealista news - è quella di mettere insieme le persone che si occupano di innovazione e di creatività in uno stesso luogo. Un luogo aperto 24h al giorno, sette ore su sette, pensato per creare 'contaminazione'.

Rispetto agli altri spazi di coworking sempre più numerosi tanto in Italia che fuori dai confini, Talent Garden presenta due importanti differenze. "La prima è la possibilità per i membri di muoversi in tutta Europa con un'unica card, valida in qualsiasi delle sedi. Un membro di Talent Gard di Milano può andare a Roma, a Barcellona e in qualsiasi delle sedi del network. La seconda è che noi siamo verticali nel settore del digitale e dell'innovazione e la qualità del network che si crea all'interno è di altissimo livello. Le persone possono lavorare insieme e costruire relazioni e non semplicemente condividere uno spazio".

Un laboratorio di idee

Per la creazione di nuove idee è fondamentale la relazione umana all'interno dello spazio. "Il poter andare a prendere un caffé o giocare a biliardino e avere davanti una persona che si occupa di cose simili alle mie e con cui posso costruire idee, costruire progetti, o anche semplicemente scambiare consigli, diventa un elemento fondamentale per poter crescere, non solo a livello personale, ma anche professionale".

La ricetta per il successo di una start up

Quali cosigli si sentirebbe di dare a un giovane che decidere di creare una start up? "In Italia abbiamo a che fare con un ecosistema molto complesso, dove fare è certamente più complicato rispetto ad altri ambienti. Per questo lo scambio di idee diventa fondamentale. Stare in luoghi stare come Tag, o in altri spazi di coworking, diventa fondamentale per scambiare consigli, perché il valore della conoscenza è l'elemento cruciale. Bere un caffé insieme diventa un'opportunità per evitare di ripetere l'errore di qualcun'altro".

La rivoluzione dello "smart working"

Oggi in Italia si discute molto di "smart working, non a caso è in discussione in Palermo una legge che intende regolamentare questa nuova forma di lavoro". Ma cosa si intende veramente per "smar working"? La parola chiave - dice Dattoli - è flessibilità: non essere costretti a spostarsi dall'altra parte della città per lavorare in un posto fisso, ma lavorare dove si è più produttivi. L'obiettivo di qualsiasi normativa sullo smart working dovrebbe essere allora duplice: da una parte far star bene le persone, dall'altra renderle più produttive. Se riusciamo ad uscire dai luoghi comuni, degli orari di lavoro, potremmo innovare in questo campo migliorando la qualità di vita del Paese". 

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