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Assegno unico 2022, domanda
Come fare attenzione alla domanda per l'assegno unico 2022 pixabay

Gli assegni familiari sono andati in pensione e da marzo verrà erogato l'assegno unico 2022. Secondo Sara Astorino, consulente legale dell’Aduc, ci sono diversi punti a cui i contribuenti devono prestare attenzione, a partire dalla compilazione della domanda per ottenere l’Assegno.

La circolare Inps n 23 del 9 febbraio 2022

Dal mese di marzo non verranno più erogati in busta paga gli assegni per il nucleo familiare e verranno meno gli assegni temporanei per i figli minori, le detrazioni per i minori a carico e per i soli nuclei con figli e orfani. Con il Decreto Legislativo del 21 dicembre 2021, n. 230, entrato in vigore il 31 dicembre, il legislatore ha infatti fissato beneficiari e modalità di richiesta dell’Assegno Unico Universale, una misura che va a sostituire i precedenti sostegni per i figli.

Cosa cambia nel 2022

L’Assegno Unico Universale (AUU) è stato spesso presentato come una svolta in grado di fornire aiuto significativo per le famiglie.

Ma sarà veramente così? Giunti a poco più di un mese dal suo annuncio, molti “addetti ai lavori”( tra cui commercialisti, avvocati, patronati e associazioni dei consumatori), hanno avuto modo di andare ad approfondire il testo della norma e di valutare alcune conseguenze pratiche.

Simulazione dell'Assegno Unico 2022

Ciò che è emerso fin da subito è come la nuova norma, inglobando alcune misure di sostegno precedenti, abbia trattato in maniera “semplificata” le diverse situazioni in cui verrà applicata. Ma a questo inconveniente si è cercato di porre rimedio con le FAQ pubblicate sul sito dell’Inps insieme al simulatore che contente agli utenti di fare il calcolo dell’ammontare dell’assegno in base alle caratteristiche del nucleo familiare.

Ma, come ci ha raccontato Sara Astorino, consulente legale dell’Aduc, ci sono diversi punti a cui i contribuenti devono prestare attenzione, a partire dalla compilazione della domanda per ottenere l’Assegno.

Attenzione alla compilazione domanda

Quando si ci appresta a spiegare una nuova misura economica il buon senso vuole che si parta indicando chi sono i destinatari. Per una volta però, dobbiamo iniziare dalla fine, perché il punto forse più critico del nuovo sistema è proprio il modo in cui deve essere presentata la domanda.

Il versamento dell’Assegno Unico Universale, a differenza dell’assegno familiare precedente, non è automatico ma deve essere richiesto direttamente da chi ne ha diritto. Occorre quindi attivarsi in prima persona cercando di capire quale può essere il canale da preferire: fai da te, attraverso l’apposita piattaforma on line, oppure rivolgersi a un patronato o a un altro soggetto abilitato?

Nel caso in cui si scelga il fai da te occorre poi munirsi di pazienza perché in caso di errori nella compilazione si rischia con pochi click di cancellarla del tutto, come ci spiega l’avvocato Sara Astorino. “Se ci si accorge di aver commesso un errore nella compilazione della domanda è possibile cliccare su “Rinuncia”, facendo attenzione a scegliere come motivazione “errore di compilazione” e non “rinuncia alla prestazione”.In questo modo è possibile poi inserire una nuova domanda corretta”. Chi clicca infatti su “Rinuncia” senza indicare la motivazione rischia infatti di rinunciare senza volerlo a ricevere l’assegno per l’anno in corso

Importi maggiori per tutti?

Per gli Italiani questa misura porterà più o meno benefici rispetto alla situazione precedente? Secondo l’Aduc una risposta precisa potrà essere data solo a partire dal mese di settembre 2022, nel momento in cui tutti gli aventi diritto, anche i ritardatari, potranno accedere al servizio e le somme saranno state erogate. Ricordiamo che per le domande presentate nei mesi di gennaio e febbraio l’assegno verrà erogato mensilmente dal 15 al 21 marzo. Per quelle presentate in seguito il pagamento verrà effettuato solo alla fine del mese successivo a quello della presentazione della domanda. Viene inoltre precisato che per chi presenterà la domanda entro giugno 2022 i pagamenti comprenderanno anche le mensilità arretrate.

Ma secondo la consulente legale dell’Aduc, queste prime indicazioni suscitano qualche perplessità. Il primo possibile nodo è già venuto al pettine.

Entro quando fare domanda?

Cosa succederà a chi non farà la domanda entro giugno? "Ancora non lo sappiamo. È difficile “quantificare” quanti avranno un beneficio dalla nuova agevolazione. Da un lato la misura, a differenza del passato, è estesa anche ai lavoratori autonomi, dall’altra però il nuovo aiuto sarà graduato in base all'Isee.

Isee sotto 15000 euro per maggiori benefici

"Questo comporta che per ottenere il massimo dei benefici si dovrà essere in possesso di un ISEE sotto i 15mila euro mentre se supererà i 40mila si avrà il minimo. Chi non presenta la dichiarazione ISEE,ma solo la domanda di assegno, riceverà il minimo. Per alcune fasce di reddito, pertanto, di fatto la misura è svantaggiosa. Basta guardare all’interno della propria busta paga a quanto ammontano le detrazioni fiscali. Chi paga già molte trattenute Irpef, ad esempio, avrebbe avuto un maggior sollievo non tanto dall’erogazione di un importo minimo per il minore, ma dalla precedente detrazione fiscale. Per alcune fasce di reddito, quindi l’erogazione dell’Assegno Unico Universale, che comunque non è automatico ma va espressamente richiesto, nonostante sia stato chiamato “universale”, avrà un beneficio molto limitato”.

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