
Le prospettive economiche globali poggiano su un equilibrio delicato, che dipende in gran parte dall’andamento dell’inflazione. Sebbene sembri in calo, permane il rischio di una seconda ondata di pressioni sui prezzi guidata dai conflitti geopolitici e dalle interruzioni dell’offerta nel Mar Rosso.
In aggiunta a ciò, un mercato del lavoro più forte del previsto potrebbe stimolare la domanda dei consumatori, spingendo al rialzo i prezzi. Questo grafico mostra le proiezioni di inflazione nel 2024 in tutto il mondo, basate sulle previsioni del Fondo monetario internazionale.
Nel 2024, si prevede che l’inflazione globale scenda al 5,8%, in calo rispetto alla media annua stimata del 6,8% nel 2023. Si prevede che una politica monetaria più restrittiva e il calo dei prezzi dell’energia smorzeranno le pressioni sui prezzi insieme al raffreddamento del mercato del lavoro. Di seguito, mostriamo le proiezioni dell’inflazione in 190 Paesi.
Si prevede che il Venezuela, con le maggiori riserve petrolifere a livello globale, vedrà l’inflazione raggiungere il 230%, il livello più alto in assoluto.
Negli Stati Uniti, una crescita economica più lenta abbinata a un mercato del lavoro in calo potrebbe allentare l’inflazione, che si prevede raggiungerà il 2,6% nel 2024. Sebbene la Federal Reserve abbia segnalato che il peggio è passato, lo slancio inaspettato in tutta l’economia potrebbe offuscare il risultato. A novembre 2023, le famiglie americane detenevano 290 miliardi di dollari di risparmi in eccesso, il che potrebbe continuare a stimolare la domanda dei consumatori.
In Europa, si prevede che l’inflazione sarà in media del 3,3% nelle economie avanzate (3% in Italia). Oggi, il calo dei prezzi del gas naturale e la bassa crescita del PIL tengono a bada le aspettative di inflazione. La Cina, la seconda economia più grande del mondo, sta affrontando il calo dei prezzi a causa dei problemi del mercato immobiliare, che guidano circa un terzo della crescita economica del Paese. In un contesto di attività economica stagnante, rallentamento del settore manifatturiero e scarsa fiducia dei consumatori, si prevede che l’inflazione raggiungerà l’1,7%.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account