
Effettuare la lettura del contatore del gas è un’operazione semplice ma essenziale per monitorare i consumi del proprio nucleo familiare, garantire bollette accurate ed evitare conguagli inaspettati. Imparare a leggere un contatore a prescindere dalla tipologia installata in casa, sapere quali numeri comunicare e come fare la lettura del gas consentirà di gestire al meglio la propria utenza. Di seguito tutto ciò che occorre sapere, comprese le possibili conseguenze di una mancata autolettura.
Come leggere il contatore del gas
La lettura del contatore del gas consiste nel rilevare il consumo di gas, registrato in metri cubi (m3) dall’apparecchio. Il metodo varia a seconda del tipo di contatore preso in considerazione.
La prima cosa da fare è quindi individuare il proprio contatore del gas, che potrebbe anche trovarsi all'esterno dell’abitazione come negli armadietti condominiali o nei pozzetti. Poi, occorre accertarsi che il numero di matricola sia quello a sé assegnato in modo tale da fare la lettura del dispositivo corretto.

Come fare se il contatore del gas è meccanico
I contatori del gas meccanici, chiamati anche contatori a quadrante, sono quelli più diffusi nelle abitazioni più datate e presentano un display dotato di numeri su sfondo nero (per i metri cubi interi) e su sfondo rosso (per i decimali). Si consiglia di utilizzare una torcia per visualizzare bene la sequenza, soprattutto se il contatore si trova in una zona poco illuminata; è buona norma anche scattare una foto del display per avere una prova dell’avvenuta lettura.
Osservando il display principale, che mostrerà appunto una sequenza di cifre, bisogna registrare esclusivamente le cifre su sfondo nero (ovvero quelle prima della virgola), ignorando quelle su sfondo rosso e gli eventuali zeri iniziali, che non sono richiesti per l’autolettura. Se una cifra è in bilico tra 2 numeri (ad esempio tra 4 e 5), è necessario annotare quello inferiore (in questo caso 4).
Cosa leggere se il contatore del gas è elettronico
I contatori del gas elettronici sono più recenti e dotati di un display digitale che mostra in modo chiaro ed evidente il consumo attuale per una determinata utenza. Sono i dispositivi più comuni nelle nuove abitazioni, o in quelle in cui gli apparecchi meccanici sono stati progressivamente sostituiti.
Per leggere il consumo del gas è necessario premere il pulsante principale sul contatore per attivare o illuminare il display; in alcuni casi, esso si attiverà automaticamente. Il display mostrerà il consumo totale in metri cubi, spesso includendo i decimali: anche in questo caso è necessario annotare solo le cifre intere (ossia quelle che precedono la virgola), a meno che il fornitore non abbia richiesto esplicitamente anche i decimali.
Quali sono i numeri da dare per la lettura del gas corretta
Dopo aver effettuato la lettura vera e propria del contatore del gas si dovrà passare alla seconda fase, che consiste nel comunicare al fornitore una serie di dati rilevanti e riguardanti l’utenza in questione. Si tratta più precisamente di:
- Consumo del gas, appena rilevato dal contatore (meccanico o elettronico) riferito alla propria abitazione;
- Numero di matricola del contatore, ossia un codice alfanumerico univoco che identifica il proprio contatore; è riportato su una targhetta adesiva o metallica direttamente sul dispositivo, ma può anche essere visualizzato su una bolletta del gas nella sezione “Dati fornitura”.
- La data in cui è stata effettuata la lettura del gas: ciò aiuterà il fornitore a calcolare i consumi nel modo corretto.
Come si fa l'autolettura del contatore del gas?
Per la fase di comunicazione dei dati relativi al consumo del gas, molti parametri da considerare cambiano da un fornitore all’altro. In generale, comunque, è possibile utilizzare:
- L’area riservata (o l’area clienti) del sito internet del fornitore o della relativa applicazione per smartphone: in questo caso è necessario effettuare l’accesso con le proprie credenziali e visitare la sezione riguardante l’autolettura, inserendo i dati richiesti (solitamente matricola, lettura e data della lettura) e dando conferma;
- Il numero verde o comunque il numero dedicato al servizio clienti, di cui molte ditte di fornitura gas dispongono: anche in questo caso, seguendo le indicazioni vocali o di un operatore, sarà possibile fornire i propri dati per l’autolettura. Il numero è solitamente reperibile su una bolletta o sul sito ufficiale del fornitore.
- SMS al numero fornito dalla ditta per questo genere di richiesta, rispettando il formato richiesto per il messaggio in modo da non rischiare errori o fraintendimenti.
- E-mail: generalmente l’indirizzo di posta elettronica è riportato sulle bollette.
- Sportello fisico: portando con sé i dati e - per sicurezza - una bolletta, è possibile avanzare la richiesta di autolettura anche presso i punti vendita fisici del fornitore.
Prima di effettuare la comunicazione si raccomanda di consultare la relativa sezione della bolletta del gas e verificare di rientrare nel periodo consigliato per l’autolettura.

Cosa accade se non faccio l'autolettura del contatore gas?
Se l’autolettura non viene effettuata, il fornitore di gas provvederà a calcolare la bolletta basandosi esclusivamente su una stima dei consumi. Questo potrebbe portare a una serie di inconvenienti:
- Bollette non precise, poiché le suddette stime si basano su medie standard o consumi storici che potrebbero non corrispondere al consumo reale. Quindi rende più difficile risparmiare sulle bollette perché potrebbe portare a una sovrastima o a una sottostima del consumo.
- Conguagli costosi: dopo mesi di stime, la lettura reale del consumo (effettuata da un tecnico del distributore locale) potrebbe rivelare un consumo del tutto diverso, portando all’emanazione di una bolletta di conguaglio dai costi anche notevoli.
- Mancato controllo di eventuali anomalie, come perdite di gas o malfunzionamenti che contribuiscono a un aumento dei costi.
- Ritardi nella segnalazione di problemi, poiché il funzionamento del contatore non viene monitorato a dovere.
- Mancato rispetto degli obblighi contrattuali, qualora siano in vigore contratti in cui è prevista una autolettura periodica: questo potrebbe comportare dei costi aggiuntivi o una maggiore difficoltà nella gestione dell’utenza.
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