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Assoedilizia reagisce polemicamente alle nuove norme approvate dalla regione Lombardia sulla termoregolazione del calore nei condomini. "Oltre a imu anticipata e aggravata, riforma catastale, addizionale irpef, tasse di scopo, e quant’altro imposto dal governo con la legge salva Italia, ci si mette anche la regione Lombardia, in preda a un vero e proprio parossismo normativo, a ficcare le mani nelle tasche dei cittadini"

Ecco il comunicato di assoedilizia

Dall' 1 agosto 2012, infatti, scatta l'obbligo della termoregolazione degli ambienti e di contabilizzazione autonoma del calore nei condomini di tutto il territorio regionale, anche per gli impianti esistenti. Ad essere colpiti saranno dapprima gli impianti di maggior Potenza, via via tutti gli altri

Questo provvedimento rientrerebbe fra le misure antismog annunciate dal presidente della regione Lombardia Roberto formigoni e dall'assessore all'ambiente, energia e reti marcello raimondi

L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre gli sprechi nel riscaldamento domestico soprattutto nei grandi centri abitati. In realtà – come ha ammesso lo stesso raimondi – “puntiamo a cambiare radicalmente il modo in cui le famiglie riscaldano le proprie case, con un notevole risparmio per ciascuna famiglia"

Altro che risparmio! – accusano, esasperate, assoedilizia, la federazione lombarda della proprietà edilizia, tutte le associazioni provinciali dei proprietari di casa: si stanno generando nuovi incarichi per tecnici, costruttori, installatori a spese delle famiglie

Peccato che le famiglie non abbiano più da dare

Si tratta di installare con notevoli spese, totalmente a carico dei proprietari condomini, sistemi costosi  attraverso lunghi e complessi lavori in un momento di crisi pesante per l’intero comparto immobiliare

La regione, con insolita solerzia, ha emanato la normativa che va al di là, sia delle leggi nazionali, sia delle normative europee

Assoedilizia e federlombarda edilizia hanno deciso di impugnare la relativa delibera regionale

Conclude il presidente di assoedilizia e della federazione lombarda achille colombo clerici. "La nostra regione non si è ancora resa conto che costose politiche di innovazione si possono concepire e realizzare in condizioni sociali di benessere e non in piena crisi economica e che propiziare lavori per le imprese è lodevole purché non vada a scapito dell'economia delle famiglie"

Di questi tempi il costo individuale derivante dagli orientamenti e dalle normative varate dalla regione Lombardia (all'avanguardia in Italia) a proposito degli interventi energetici sugli edifici, è assolutamente insostenibile dalle famiglie, già colpite da una infinita serie di aumenti di spese e costi, nonché da una progressiva riduzione dei redditi

La nostra organizzazione raccoglie la preoccupazione, ormai assillante e dilagante, che si va creando attorno al problema degli interventi energetici sugli edifici imposti dai vari provvedimenti della regione Lombardia, sulla termoregolazione e contabilizzazione del riscaldamento

La nostra odierna azione giudiziaria non è che il primo passo di una iniziativa complessa che ci vedrà in posizione riflessiva sulla "gioiosa manovra" attrezzata, in questa materia, dalla nostra amata regione

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27 Commenti:

27 Febbraio 2012, 14:34

Ma quali notevoli spese! nel nostro condominio siamo passati al nuovo sistema da più di dieci anni e, considerate le spese di installazione e di gestione, abbiamo risparmiato circa il 20%. Si tratta di installare dei contatori di calore sui radiatori e di cambiare i rubinetti di ingresso nei radiatori stessi con valvole termostatiche regolabili. Ogni radiatore può essere regolato a piacere fino ad essere chiuso in caso di assenza da casa. Ognuno paga una quota fissa del consumo di carburante più il calore utilizzato. In questo modo ognuno può regolare la temperatura dei vari ambienti nel modo più economico. Non c'è nessuna modifica all'impianto generale. Non fatevi influenzare dai soliti catastrofisti! informatevi.

2 Marzo 2012, 16:12

In reply to by ciriola (not verified)

Sono totalmente d'accordo con Ciriola . Con 1.000, 1500 euro si fà il tutto il che dà notevoli benefici:
-Rivalutazione dell'immobile
-Incentivazione per chi vuole a fare altri interventi di contenimento (es. Finestre, e coibentazine interna) interventi che non avrebbero senso se il risparmio in assenza di contacalorie andasse a vantaggio di es. 20 condomini e non del solo che sostiene la spesa
-Vantaggi per chi vuol risparmiare senza spalancare le finestre per via dei nonnini che vogliono la caldaia al massimo
-Vantaggi per quelli dell'ultimo piano ( sensa fare potenziamenti degli impianti per aumentare la pressione cosi' che per far arrivare il calore ai piani alti bisogna cuocere tutti ) che potrebbero ricorrere al maggior calore non prelevato dai piani piu' bassi
-Maggiore razionalizzione per chi esce la mattina ed entra la ser o chi si assenta per le vacanze
-Ecologia rispettata risparmiando
Solo vantaggi. Solo i senza cervello la pensano diversamente
Ennio R.

27 Novembre 2013, 13:22

In reply to by ciriola (not verified)

Vero ? anche su caldaie di 40anni fa ?
ROmina

14 Febbraio 2014, 17:12

In reply to by ciriola (not verified)

Questa tua dichiarazione fa sospettare che tu installi questi costosi apparecchi che fai la contabilizzazione . In cambio del presunto risparmio cosa hai? una temperatura inferiore .diciamo rasenti il freddo nella tua casa. La differenza monetaria di tutto ciò finisce nelle tue tasche!!!

Ciaooooo

2 Marzo 2012, 19:05

Caro ciriola e anonimo siete per caso gli idraulici o le societa'che eseguono questi lavori? e' vero che si puo' risparmiare qualcosa ma vi siete chiesti come una famiglia che a fatica riesce a mangiare puo' spendere quello che voi prevedete vi posso garantire che la spesa e' ben superiore alla cifra da voi indicata. In casa mia l'impianto e' stato fatto e ho speso ben 2500 euro per 5 caloriferi, se poi il numero dei caloriferi e' superiore si va' ben oltre. Consideriamo la stangata che comune, regione, provincia e stato ci stanno preparando, la gente comune che gia' pagano regolarmente le tasse da dove tirano fuori i soldi? certo che per voi che probabilmente avete le mani in pasta va tutto bene. Poi la nostra regione ha certamente da accontentare gli amici degli amici come in molti casi come la minetti, il trota e potrei continuare per un bel pezzo.a pagare sono sempre e soltanto i soliti finche', non perdiamo la pazienza ! ricordate la rivoluzione francese ci siamo vicini.

3 Marzo 2012, 9:59

Salve v'informo che esistono due sistemi per contabilizzare il calore uno con contacalore sul pannello radiante e valvola termostatica il costo e molto più basso il problema è: occorre qualcuno che fa il giro del condominio per leggere il contacalore di tutti i pannelli radianti del condominio
Il secondo sistema prevede tutta una serie di centraline e sensori che fanno capo ad un computer via wireles, che rileva e memorizza tutti i consumi dei singoli condomini tale sistema viene gestito annualmente da una ditta con ulteriori costi annuali tale tipo di lavoro comporta una grossa spesa sia per l'istallazione che per la gestione futura. Vorrei sapere quali dei due sistemi verranno previsti o se c'è libertà per la scelta. Saluti

3 Marzo 2012, 17:38

Caro squalo sub ...e allora giuì a manetta ; caloriferi al massimo ed apriamo le finestre. Non facciamo alcuna spesa e continuiamo a buttare i soldi dalla finestra ( è proprio il caso di dirlo ) . Non facciamo un piccolo investimento per recuperarlo per sempre con un progressivo risparmio . .................evviva "lamerica"
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Ebben non siamo idraulici....però sappiamo informarci:

Le valvole termostatiche
Nella tecnologia degli impianti di riscaldamento, sono stati compiuti molti sforzi nella direzione del contenimento e della razionalizzazione dei consumi. Ma si può fare di più. si può regolare la temperatura di ogni singolo ambiente per sfruttare anche gli apporti gratuiti di energia, quelli dovuti, ad esempio, alla presenza di molte persone nei locali, ai raggi del sole che filtrano attraverso le finestre, agli elettrodomestici.
In ciascun radiatore, in sostituzione della valvola manuale, è possibile installare valvole termostatiche che regolino automaticamente l'afflusso di acqua calda in base alla temperatura scelta ed impostata su una apposita manopola graduata. La valvola si chiude mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da un sensore, si avvicina a quella desiderata, consentendo di "deviare"il restante flusso di acqua calda verso gli altri radiatori ancora aperti.
In questo modo, si consuma meno energia nelle giornate più serene, quando il sole è sufficiente a riscaldare alcune stanze e quando si può, ad esempio, impostare una temperatura più bassa nelle stanze da letto e una più alta in bagno o anche lasciare i radiatori aperti al minimo quando si esce di casa.
Le valvole termostatiche installate negli impianti centralizzati hanno anche una buona influenza sull'equilibrio termico delle diverse zone dell'edificio. Quando i piani più caldi arrivano a 20°C, le valvole chiudono i radiatori, favorendo un maggiore afflusso di acqua calda ai piani freddi.
Il risparmio di energia indotto dall'uso delle valvole termostatiche può arrivare fino al 20%. Proprio per questa ragione, salvo poche eccezioni, ne è fatta obbligatoria l'installazione negli edifici di nuova costruzione e nelle ristrutturazioni.
Nei modelli più recenti di radiatori, la valvola è già predisposta per ricevere una "testa" termostatica. In questo caso l'installazione è più semplice e costa circa 50.000 lire per ogni radiatore. Se invece è necessario sostituire l'intera valvola, il costo si aggira sulle 120.000 lire, mano d'opera compresa.
Alcuni suggerimenti

Non dimenticate che:
- Le valvole termostatiche reagiscono automaticamente alle variazioni della temperatura ambiente, aprendo o chiudendo l'afflusso d'acqua calda dai radiatori. Quindi, a finestra aperta, l'afflusso d'acqua è massimo. Assicuratevi, in tal caso, di chiudere le valvole. Se il freddo è intenso, esiste tuttavia il pericolo che il radiatore geli. La finestra deve quindi essere chiusa ermeticamente;

3 Marzo 2012, 17:45

VITA CONDOMINIALE: contabilizzazione del calore : iniqua per i piani estremi

L'applicazione della contabilizzazione del calore altera, in favore dei piani intermedi, l'equilibrio economico definito con le tabelle millesimali.
In effetti se il fabbricato non è adeguatamente coibentato i piani primo e ultimo si ritrovano da soli a sopportare il maggior onere derivante dalla loro enorme superficie disperdente esposta ai quattro venti.
Per ripristinare l'equilibrio economico il Condominìo dovrebbe almeno coibentare adeguatamente il primo e l'ultimo solaio.

Per avere una maggiore autonomia individuale nella gestione del riscaldamento e per ridurre i consumi , invece di trasformare un impianto centralizzato in tanti impianti autonomi è preferibile installare la contabilizzazione del calore senza abolire l’impianto centralizzato.

Perché preferire la contabilizzazione :
1. Si utilizza il vecchio impianto centralizzato, con l’aggiunta degli apparecchi necessari alla contabilizzazione: la spesa è molto inferiore alla trasformazione in impianti autonomi.
2. Non è necessario rompere muri e pavimenti; si evita di dover costruire, per ciascuna caldaietta, canne fumarie e camini sopra il colmo del tetto per lo scarico dei fumi, oltre a nuove tubature per il trasporto dell’acqua calda e del gas.
3. Se la caldaia centralizzata è a gasolio, o ad altro combustibile, non è necessario convertire l’impianto a metano, cosa necessaria invece per le caldaiette singole.
4. L’impianto centralizzato è più sicuro: in un condominio con tanti impianti singoli basta che un solo proprietario trascuri le norme di sicurezza, per creare pericoli per tutti.
5. La manutenzione di una caldaia unica, anziché di tante singole, è più facile e le relative spese, divise tra tutti, sono meno onerose.
6. Il risparmio di combustibile avvantaggia anche chi sta sempre in casa, non solo chi vi passa poche ore al giorno.
7. L’impianto centralizzato con contabilizzazione del calore non ha alcuna limitazione negli orari di accensione.

Queste ragioni rendono conveniente il mantenimento dell’impianto condominiale centralizzato, installando un sistema di contabilizzazione del calore e applicando la ripartizione delle spese in proporzione ai consumi.
La riprova che i vantaggi della contabilizzazione del calore sono notevoli, sta anche nel fatto che, dall’agosto 1994, i nuovi edifici debbono obbligatoriamente essere predisposti per l’installazione di un sistema di contabilizzazione del calore.
Dal 1 gennaio 2000, infine, tutti i nuovi impianti di riscaldamento centralizzati debbono essere dotati di contabilizzatori.

Si calcola che con la contabilizzazione si ottiene da un minimo del 10% a oltre il 30% di risparmio sul costo globale.

Omiss. Opinione di un ingegnere rilevata su un sito indipendente

19 Aprile 2012, 12:15

È vero che sarebbe bello non ci fosse recessione per imporre queste norme, ma:

- L'installazione di un sistema di ripartizione costa circa 120 euro a calorifero, l'appartamento dei meno abbienti ne avrà in media 4 o cinque, chi ne ha di più vive in appartamenti grandicelli e non pianga troppa miseria

- È indiscusso che questo sistema induce comportamenti virtuosi che portano a risparmi medi annui del 20% sui consumi, con punte fino a 50% > in pochi anni ti ripaghi dell'investimento

A parte questi oneri (e vantaggi) individuali, pensiamo al sistema "allargato":

- Questi obblighi pompano in modo virtuoso soldi nel sistema delle imprese dell'indotto degli impianti termici; dico virtuoso perchè invece di pompare soldi con una imposta come IMU - che non sappiamo quale spreco andrà a colmare, questi soldi una tantum daranno ossigeno a moltissimi piccoli imprenditori e artigiano (gli installatori e gestori dei condomini) e -si spera - aiuteranno le imprese che realizzano valvole e ripartitori, alcune delle quali sono ancora tutte italiane (sta a loro cogliere l'occasione per essere competititivE)

- Oltre che a dare ossigeno alle imprese (ripeto - soprattuto le piccole, che sono il motore della nostra economia) il risparmio di energia annuo inciderà positivamente anche sulla nostra bilancia commerciale con l'estero, visto che compriamo in valuta tutto il gas, gasolio etc che usiamo per riscaldare uno dei parchi edilizi con prestazioni peggiori d'europa.

Se le banche non danno credito, ben vengano iniziative che mobilizzano i risparmi dei privati e li immettano nel sistema imprenditoriale LOCALE e dei piccoli artigiani (così i soldi circolano in Italia e non vanno tutti all'estero da multinazionali delocalizzate o "cinesi" di turno).

Mi stupisce che assoedilizia e le corporazioni dei proprietari siano così miopi ed egoiste da non vedere l'opportunità antirecessiva di questa manovra... d'altro canto la generosità verso le generazioni future e verso il tuo prossimo (il "non proprietario" in questo caso) è un atteggiamento che si è perso nella nostra cultura e che secondo me è una delle cause culturali della attuale crisi occidentale.

10 Dicembre 2012, 17:43

In reply to by lello (not verified)

Cccc : chiarissimo Condivido complimenti.

Rimane un problema da risolvere con il tecnico : bloccare le valvole sui 16 gradi in modo che chi si assenta non induca il vicino che non si assenta a spendere di piu' causa l'assorbimento di calore dei muri freddi

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