Un prelievo fiscale di 55miliardi l'anno che potrebbero diventare 58 miliardi se i tagli del governo non dovessero essere sufficienti a scongiurare l'aumento dell'iva. È quello che grava sul comparto immobiliare secondo quanto afferma l'ance e che rende necessario un riordino della fiscalità immobiliare
Se il fisco "colpisce la produzione, la compravendita e il possesso degli immobili", ha detto il presidente Paolo buzzetti, "la riforma del sistema fiscale vigente diventa l'occasione giusta per il riordino di un settore particolare dell'industria, come quello delle costruzioni, a cui deve corrispondere una altrettanta particolare disciplina fiscale"
La prima azione da portare a termine sarebbe alleggire il costo fiscale delle materie prime, che grave sulla fase di produzione. A tale proposito l'ance propone la piena deducibilità degli interessi passivi relativi ai beni merce. E non solo altre proposte per rilanciare il settore delle costuzioni riguardano l'acquisto dell'area fino ai 5 anni successivi all'ultimazione dei lavori, ma anche l'esclusione della responsabilita' ai fini Iva
3 Commenti:
Questi piangono, intanto i prezzi delle case sono al palo. Provassero a calare un po .... ad aumentare erano sempre pronti!!! comunque, molto meglio aumentare l'imu che liva, anzi io proporrei di far assorbire alle tasse sugli immobili l'aumento dal 20 al 21%, per far ripartire i consumi.
Per far ripartire i consumi? e chi li paga questi consuni? la stessa gente che deve sborsare l'imu o degli alieni? è evidente che se si deve dare tutto in tasse (imu o irpef che sia) di soldi per i consumi non ce ne saranno proprio più!
Per far ripartire i consumi? e chi li paga questi consuni? la stessa gente che deve sborsare l'imu o degli alieni? è evidente che se si deve dare tutto in tasse (imu o irpef che sia) di soldi per i consumi non ce ne saranno proprio più!
per commentare devi effettuare il login con il tuo account