Non c'è ancora niente di concreto, solo la ferma volontà del governo. Quella di ridurre o eliminare le tasse sulla compravendita della prima casa, o delle abitazioni sotto una certa cifra. A dirlo è stato il ministro dello sviluppo economico, corrado passera "se riusciamo a mettere da pàrte qualche risorsa, questa è una delle cose che ci siamo messi in testa di fare"
Attualmente sulla compravendita delle abitazioni gravano le imposte di registro, ipotecarie e catastali. E non solo. Quando si acquista direttamente le abitazioni dall'impresa costruttrice si paga anche l'iva al 4%. Anche se già esistono delle agevolazioni sulla prima casa, ridurre o azzerare l'imposta sulla compravendita consentirebbe di rilanciare un mercato, quello edilizio, colpito duramente dalla crisi
Un'ipotesi al vaglio del governo- presente nella prima bozza sviluppo- era quello di eliminare l'imu sugli immobili invenduti. Poi scartata "non perchè non fosse una buona idea", ma perché, con le risorse necessarie, tra questa possibilità e quella di ridurre i costi sulle transazioni, ci è sembrato più logico trovare soluzioni a favore della compravendita
I principali beneficiari della riforma dovrebbero essere le giovani coppie e le persone con reddito medio basso. L'ipotesi ha incontrato il plauso dell'ance, che però spinge perchè il governo riesca a trovare le risorse per entrambe le iniziative
3 Commenti:
Magari.......ma quando mai?
Sarebbe ora che decidano velocemente l'ipotesi per un netto taglio ai costi della compravendita degli appartamenti. Considerando gli stipendi medio bassi, ma cosa intendono fare, rimanderanno a chissà quando, tanto vale incrociare le dita.
Buon giorno
Sono d'accordo su quanto dice il Ministro Passera.
Difatti le tasse che bisogna pagare sulla compravendita entro i 5 anni le hanno introdotte per chi specula.
Nel caso di mia figlia, la cambia x necessità perché le nasce un bimbo e dove é attualmente c'é una scala a chiocciola, si tratta di un piccolo bilocale (difatti era esente dall'ICI.
Non capisco perché le case in patto di futura vendita non sono considerate come acquisto , visto che uno deve dare il 20% in anticipo sul valore della casa e poi deve pagare l'iva del 4% sempre sul valore della casa.
Nonostante questo perché deve pagare le tasse e addirittura una multa all'ufficio delle entrate, che non si sa quando verrà fuori (con tutti gli interessi).
Visto che si vuole aiutare i giovani, iniziate da queste cose, i patti di futura vendita così come sono delle bidonate, si pagano anche per 10 o 12 o 15 anni il 4,5% del valore dell'immobile.
A questo punto si fa un mutuo, che cosa cambia, anzi almeno non si paga le tasse e addirittura si usufruisce delle agevolazioni.
Buona giornata
Antonio Miranda
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