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Ecco perché tra tasse e spese si perde fino al 50% del rendimento immobiliare
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Chi compra un immobile per metterlo a reddito, oggi più che mai, deve fare i conti con una tassazione capace di erodere buona parte dell'investimento. Un'analisi di idealista, condotta su due immobili in vendita e in affitto nel comune di Milano, mette in evidenza come, tra spese e imposte varie, si arriva a perdere il 50% dell'investimento

1) il primo caso è quello di un appartamento nella zona di Bicocca, in vendita per 139.000 euro e in affitto per 800 euro. Il rendimento lordo dell'immobile (calcolato dividendo la locazione annua per il valore di compravendita) è uguale al 6,9%. Per calcolare il rendimento netto dobbiamo sottrarre al canone annuale il valore di tasi e imu e quello della cedolare secca (considerando che il proprietario abbia optato per il regime alternativo)

Considerando una rendita catastale di 500 euro, il costo della tasi sarà uguale 958 euro annue (aliquota per le seconde case pari all'1,14%), e quello dell'imu di 890 euro (aliquota 1,06%). Per la cedolare secca il proprietario dovrà pagare 2016 euro

Alla fine il rendimento netto dell'immobile si ridurrà al 3,4%, rispetto al 6,9% iniziale, una riduzione superiore al 50%

2) prendiamo ad esempio un immobile nel quartiere Washington, con un prezzo di vendita di 270.000 euro e un canone mensile di 950 euro. Anche in questo caso il rendimento loro sarà uguale al 4,2%. Sottraendo però al canone annuale il costo di tasi (1149 euro) e dell'imu (1069 euro) e le spese per la cedolare (2394 euro), anche qui dimezziamo il tasso di rendimento del 50%

Ecco perché tra tasse e spese si perde fino al 50% del rendimento immobiliare

 

 

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3 Commenti:

doroteo
4 Febbraio 2015, 6:34

L'articolo e' interessante perché esemplifica l'impatto fiscale sul rendimento, certamente il più rilevante. Tuttavia non e' l'unico e considerando altri fattori (spese e contingencies) il rendimento netto si contrae ulteriormente.

italianchappy
6 Febbraio 2015, 17:10

Io sono di Venezia (città storica) e mi sto meravigliando che ci siano posti dove comprando un appartamento per 139,000 euro puoi affittarlo a 800 euro al mese.
Qui da me devi comprarne uno da 450,000 (500,000 con tasse e mediazione) per affittarlo a quella cifra.
Poi, visto che ormai prestano soldi a gratis, uno che puo' pagare 800 euro al mese l'affitto perché non se lo compra ? il mutuo costerebbe meno.

luca gazzini
4 Giugno 2015, 10:19

Articolo interessante, purtroppo le cifre esemplificative sono del tutto imprecise. In Italia il reddito medio lordo immobiliare di civili abitazioni si aggira sul 2,5% del valore; magari fosse del 4% o addirittura del 7%! La tassazione patrimoniale (Tasi e IMU), mediamente incide da un 25 ad un 30%. Se si somma alla cedolare secca la tassazione è di circa il 50%; questa tassazione però non è sul guadagno ma sul percepito per cui non tiene conto delle spese condominiali, accessorie e straordinarie che il locatore deve affrontare. Sostanzialmente, in media, circa il 25% - 30% della locazione va in tasca al locatore il resto va in tasca allo Stato (50%) e in conto spese varie (20-25%). Ancora peggio è la situazione se il locatore invece di essere un privato è una azienda; in questo caso la tassazione è superiore a causa del Pro rata Iva delle tasse di registro e della indetraibilità parziale dell'Imu. Inoltre Imu e Tasi si pagano anche se l'inquilino è moroso !!!

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