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Assoimmobiliare: "Ecco le misure di riduzione del fisco che rilanceranno l’immobiliare"
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L’Osservatorio parlamentare sull’immobiliare è al lavoro. A confermarlo è il recente incontro tra il presidente, il senatore Vincenzo Gibiino, e una delegazione di Assoimmobiliare. Occasione in cui l’associazione ha avuto modo di proporre alcune misure di ottimizzazione fiscale grazie alle quali rilanciare il settore.

Il direttore generale di Assoimmobiliare, Paolo Crisafi, ha spiegato: “Notevoli sono gli sforzi degli esperti sia del mondo associativo sia a livello istituzionale per rimettere in moto il mercato immobiliare e quindi l’economia. Più in generale, l’associazione ritiene indispensabile proporre ulteriori misure sistemiche di ottimizzazione fiscale ai fini del rilancio del Real Estate italiano”.

Il presidente dell’Osservatorio parlamentare ha sottolineato l’importanza “di alimentare sempre più i confronti qualitativi all’interno dell’Organismo che vede la presenza di nuove prestigiose realtà quali Assoimmobiliare, Ance e Federalberghi”. E ha fatto sapere: “Su tale scia stiamo costruendo le basi per una politica di misure organiche e non provvedimenti spot basati sull’emergenza. Interessante a da condividere anche con gli altri partecipanti gli approfondimenti sulla fiscalità immobiliare e le proposte avanzate da Assoimmobiliare”.

I principali interventi da realizzare secondo Assoimmobiliare

Imposta di registro – Ripristino del regime agevolato delle imposte di registro, ipotecaria e catastale quando la parte contraente (cedente o cessionario) sia costituita da fondi immobiliari.

Esenzione proventi distribuiti alle pubbliche amministrazioni – Rendere esenti i proventi distribuiti dai fondi immobiliari alle pubbliche amministrazioni, in quanto rientranti nell’elenco dei soggetti inseriti nel conto economico consolidato individuati dall’Istat, per favorire la dismissione degli immobili di loro pertinenza.

Esenzione proventi distribuiti alle imprese di assicurazione – Non applicare le ritenute sui proventi distribuiti dalla Sgr di fondi immobiliari alle imprese di assicurazione che hanno acquistato le quote per imputarle a copertura delle riserve dei contratti di assicurazione sulla vita.

Esenzioni per i Fondi Sh e per i Fondi per la valorizzazione e dismissione – Consentire ai fondi comuni di investimento che investono in beni immobili a prevalente utilizzo sociale (per esempio. social housing) e ai fondi istituiti per la valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico di accedere al regime fiscale di favore.

Siiq come investitore istituzionale e revisione tempi per la quotazione – Introdurre le Siiq tra gli investitori istituzionali e rivedere il termine previsto dall’art. 1, comma 119-bis, della Legge 296/2006, innovato dal citato decreto, statuente, in linea di principio, che i requisiti partecipativi di cui al comma 119 devono essere verificati entro il primo periodo di imposta per cui è stato richiesto l’accesso al regime speciale. Tale lasso temporale non consente, di fatto, alla società che ha esercitato l’opzione per il regime Siiq di sfruttare le finestre di quotazione.

Riduzione della stretta fiscale sugli Investitori non istituzionali – Allo scopo di ridurre la stretta fiscale sugli investitori diversi da quelli istituzionali far passare la percentuale massima di partecipazione al fondo, oltre la quale scatta la tassazione per trasparenza, dal 5 al 20%. La tassazione per trasparenza non dovrebbe trovare applicazione, in ogni caso, qualora il fondo sia partecipato per oltre il 50% da investitori istituzionali, ovvero nella misura in cui il fondo sia orientato all’investimento in beni immobili a prevalente utilizzo sociale, oppure istituito per la valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico.

Potere di iniziativa alle Sgr per la valorizzazione degli immobili pubblici – Riconoscere alle Sgr che gestiscono fondi di investimento immobiliare il potere di iniziativa in relazione ad operazioni di valorizzazione di immobili pubblici inutilizzati.

Le recenti disposizioni in materia di fiscalità immobiliare

Il presidente del collegio dei revisori di Assoimmobiliare, Roberto Munno, ha invece ricordato le recenti disposizioni in materia di fiscalità immobiliare.

- Ripristino, a decorrere dall’anno 2016, dell’esenzione Imu per i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina.

- Esenzione Tasi per le unità immobiliari destinate ad abitazione principale del possessore, nonché dell’utilizzatore e del suo nucleo familiare, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

- Riduzione dell’aliquota Tasi allo 0,1% per gli immobili merce. I comuni possono modificare detta aliquota, in aumento, sino allo 0,25% o, in diminuzione, fino all’azzeramento.

- Determinazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare censibili nelle categorie catastali D ed E tramite stima diretta senza tener conto dei macchinari, congegni, attrezzature e altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo (i cosiddetti “imbullonati”).

- Riduzione dell’Imu e della Tasi pari al 25% relativamente agli immobili locati a canone concordato di cui alla L. 431/1998.

- Possibilità di usufruire dell’imposta di registro con aliquota agevolata al 2%, prevista per l’acquisto dell’abitazione principale, anche per chi al momento del rogito possiede già un immobile, a condizione che lo alieni entro un anno dalla data dell’atto.

- Detrazione Irpef del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2016, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B, cedute dalle imprese costruttrici delle stesse.

- Introduzione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, di un’addizionale Ires di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi e finanziari, nonché per la Banca d’Italia. A fronte dell’introduzione della predetta addizionale saranno integralmente deducibili dall’Ires e dall’Irap gli interessi passivi.

- Proroga sino al 31 dicembre 2016 delle detrazioni Irpef per interventi di riqualificazione energetica (65%) e per le ristrutturazioni degli edifici (50%).

- Riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5 al 24% a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016.

- Introduzione di una nuova disciplina fiscale di favore per incentivare l’utilizzo del contratto di leasing finalizzato all’acquisto dell’abitazione principale.

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