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Qual è la differenza tra Imu e Tasi?
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Entro il 16 giugno i proprietari di prime case di lusso e di immobili diversi dall'abitazione principale devono versare la prima rata Imu per il 2022. Nonostante la Tasi sia ormai andata in pensione per fare posto alla nuova Imu, molti si chiedono ancora, Imu e Tasi sono la stessa cosa? Vediamo quali sono le differenze.

Qual è il significato di Tasi

La Tasi è l'acronimo per Tassa sui servizi indivibili. Il suo pagamento serve per le spese di illuminazione, cura del verde, pulizia stradale e per tutti quei servizi erogati dal Comune e utilizzati in generale da tutti i cittadini per i quali non è possibile individuare un'utenza specifica (a differenza dei servizi "a domanda individuale" quali l'asilo nido o il trasporto scolastico cdove paga solo chi usufruisce dello specifico servizio).

Cos'è l'Imu

L'imposta municipale unica (IMU) è la tassa sulla proprietà degli immobili. Va pagata per le prime case solo se considerate di lusso (A/1, A/8 e A/9). Si paga sempre per la seconda abitazione e altri immobili.

Imu e Tasi sono la stessa cosa?

Imu e Tasi non sono la stessa cosa, anche se non sono poche le analogie e i punti di contatto tra le due imposte. Vediamo di quali si tratta:

  • La Tasi e l'Imu aveva la stessa base imponibile e analoghi criteri di calcolo;
  • Il periodo di proprietà di un immobile si calcolava nello stesso modo: il calcolo procede per mesi e si conteggia il mese intero quando si ha la proprietà per almeno 15 giorni;
  • Ogni comproprietario paga in ragione della quota di possesso e nel caso sia occupante o meno;
  • Analoghe le regole per le case assegnate al coniuge in caso di sentenza di separazione personale o divorzio;
  • In caso di decesso di uno dei coniugi, il coniuge supersiste aveva l'obbligo integrale di versare la Tasi;
  • I fabbricati rurali e strumentali hanno un trattamento di favore per quanto riguarda sia l'Imu che la Tasi.

Differenza tra Imu e Tasi

  • Come tributo sui servizi locali, la Tasi si applicava anche agli inquilini. La quota a carico dell'occupante era tra il 10 e il 30%, ma se la delibera comunale non lo specifica, si applica in automatico il 10%;
  • Nell'Imu anche nel caso di locazione di una stanza, la casa è considerata "abitazione principale", mentre nella Tasi, l'inquilino pagava una quota del tributo con aliquota dell'abitazione principale;
  • Erano chiamati a versare la Tasi anche gli inquilini degli alloggi ex Iacp che non rispondono ai requisiti di alloggio sociale. Il tributo andava determinato con le aliquote stabilite per gli altri immobili e poi diviso tra inquilino e proprietario;
  • Per le cooperative edilizie, l'imposta è interamente è a carico della cooperativa in virtù del principio per cui ogni volta che si può parlare di abitazione principale, l'obbligo ricade sul proprietario;
  • Per quanto riguarda la Tasi, i terreni agricoli erano sempre esenti, mentre l'esenzione nel caso dell'Imu vale solo per quanto riguarda i terreni incolti e quelli collocati nei cosiddetti comuni montani.
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