La Flat Tax è un tema su cui il Governo si sta molto arrovellando in vista della legge di bilancio. Tra le ultime ipotesi al vaglio spunta l’applicazione di una “mini flat tax” solo sulle quote incrementali dei redditi, ma estesa ad una platea più ampia di beneficiari. Ecco le ultime notizie sulla Flat Tax.
Flat tax, le ipotesi del Governo
In vista dell’approvazione della legge di Bilancio, il Mef sta cercando di elaborare una tipologia di Flat Tax che metta d’accordo dipendenti e partite Iva, taglio delle tasse ed esigenze erariali, e soprattutto che abbia probabilità di essere votata in Parlamento. Ecco tutte le ipotesi al vaglio, a partire dall’ultima.
Mini flat tax sui redditi incrementali
Tra le ipotesi all’esame per la nuova flat tax, il Mef starebbe pensando ad una formula che applichi un’aliquota ridotta solo agli incrementi di reddito, ma applicabile sia alle partite Iva che ai lavoratori dipendenti. Una mini flat tax che si aggiunge alle altre ipotesi al vaglio.
Flat tax al 15 per cento per le partite Iva
Tra le altre ipotesi all’esame, c’era anche l’estensione della flat tax al 15 per cento a tutte le partite Iva. Al momento tale aliquota si applica solo a chi abbia il regime forfettario, applicato fino ad un massimo di 65 mila euro di reddito. Tale soglia verrebbe ampliata fino a 85 mila euro.
Flat tax per i lavoratori dipendenti
Un’altra ipotesi era quella di affiancare all’innalzamento della soglia per la flat tax delle partite Iva anche una mini flat tax incrementale per i redditi dei lavoratori dipendenti. In questo caso, si applicherebbe l’aliquota del 15 per cento sulle quote eccedenti il reddito rispetto al maggiore reddito dichiarato nei tre anni precedenti, a cui viene applicata la relativa quota Irpef (dal 23 al 43 per cento). Se per esempio un lavoratore guadagnasse appena mille euro in più rispetto al più alto dei redditi dichiarati negli ultimi tre anni, si vedrebbe applicata, su quei mille euro, l’aliquota al 15 per cento. Idem per le partite Iva non rientranti nel regime forfettario.
Incremento delle detrazioni fiscali
Tra le ipotesi per alleggerire la pressione fiscale, è allo studio anche il dimezzamento delle soglie oltre le quali le detrazioni fiscali al 19 per cento (escluse quelle sanitarie e sui mutui) diminuiscono proporzionalmente.
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