Un po’ come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la proposta di Matteo Salvini di introdurre un condono edilizio per contribuire a finanziare la prossima legge di Bilancio. Critiche forti e aspre sono arrivate dall’opposizione, mentre tra la maggioranza la reazione è stata quantomeno “tiepida”.
Ma cosa prevederebbe l’ipotesi lanciata dal vicepremier e quali sarebbero le irregolarità sanabili? Scopriamo quanto è filtrato sinora analizzando tutte le ultime notizie.
La proposta
La notizia del condono edilizio di Salvini è arrivata durante un intervento del vice premier all'Assemblea di Confedilizia rilanciando, di fatto, un’ipotesi di sanatoria, che a intervalli più o meno regolari viene ripresa. La motivazione, secondo il leader della Lega, sarebbe quella di trovare fondi da immettere nelle casse dello Stato.
"Lo dico senza ipocrisia – ha spiegato Salvini – ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?".
Le reazioni
Dall’opposizione non si è fatta attendere una netta presa di posizione, con la proposta di condono edilizio che è stata definita “criminogena”. I Verdi hanno annunciato “barricate” per ostacolare la misura, mentre il capogruppo del Pd in Senato, Francesco Boccia, ha liquidato l’uscita di Salvini come “un’altra strizzata d’occhio ai furbi di un governo disperato che non sa dove trovare risorse per la manovra”.
C’è da registrare anche un botta e risposta su un presunto voto favorevole, in passato, da parte di Pd e M5S su una misura simile, almeno secondo la Lega che, in un comunicato, si è dichiarata sorpresa dalla reazione di Pd e 5Stelle “che in Regione Lombardia avevano votato a favore di una soluzione analoga il 17 maggio 2022, insieme a tutta la maggioranza di centrodestra”.
Non si è fatta attendere la risposta del consigliere regionale del Pd lombardo Matteo Piloni: “La proposta di legge al Parlamento firmata dalla Lega e votata all’unanimità nel 2022 in Consiglio regionale della Lombardia faceva espresso riferimento al superbonus 110% e alle misure volte all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio privato”.
Sempre Piloni ha spiegato: “Come scrivevano loro stessi nella relazione, si trattava di chiedere di semplificare le procedure riferite alle ‘variazioni non essenziali’ che impedivano l’accesso ai benefici di quei provvedimenti specifici, non certo di fare cassa in cambio della sanatoria di piccoli abusi, come è nel nuovo condono proposto da Salvini”.
Cosa prevede il condono edilizio
Almeno ufficialmente, si sa ancora poco di cosa prevede il condono edilizio di Salvini. Tuttavia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto sull’argomento per correggere il tiro e circoscrivere l’eventuale campo d’azione dell’eventuale sanatoria.
Partendo dall’importanza di investire sulla rigenerazione urbana, Tajani ha aggiunto: “Si può vedere di inserire qualche aggiustamento per piccole cose fatte in violazione della legge. Si può sanare qualche piccolo lavoro, ma deve essere fatto all'interno di una strategia di rigenerazione urbana, magari anche con qualche sostegno europeo”.
Secondo le notizie dell’ultima ora, la proposta di condono edilizio dovrebbe riguardare le “piccole irregolarità”. Si tratterebbe di errori di progettazione o realizzazione, di finestre o balconi abusivi, ad esempio, o ancora di difformità estetiche di lieve entità. Tutte casistiche che attualmente danno il là a diversi contenziosi aperti. Ma siamo, è bene precisare, ancora nel campo dell'ipotesi.
C’è da considerare, inoltre, che le "tolleranze costruttive", secondo il Testo unico dell’edilizia, si configurano, ad esempio, per il mancato rispetto dell’altezza, della cubatura e di altri parametri delle singole unità immobiliari. Tutti casi che, già oggi, non costituiscono violazione edilizia entro il limite del 2% del titolo abilitativo.
Stesso discorso anche per le irregolarità geometriche e le modifiche alle finiture degli edifici, anch’esse tollerate, se "di minima entità". E ancora, anche lo spostamento degli impianti e le opere interne rientra tra le “tolleranze costruttive” e vengono dichiarate dal tecnico abilitato con un’apposita modulistica oppure con una dichiarazione asseverata nel momento della vendita o del passaggio in eredità dell’immobile.
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account