
Il ministero dell'economia Giancarlo Giorgetti durante la presentazione del Piano strutturale di bilancio (Psb), che precede la manovra di bilancio 2025, alle commissioni di Camera e Senato, ha parlato dei contribuenti che hanno usato il superbonus per ristrutturare la propria casa. Per questi immobili dovranno essere riviste le rendite catastali, facendo riferimento a una revisione del catasto, che invece è sempre stato "un tabú" per il centrodestra, che però dovra essere "selettiva" e non generica. Previsto anche un riordino degli altri bonus fiscali.
Catasto, un aggiornamento "selettivo"
Nel corso dell'audizione, il ministro Giorgetti ha detto "i valori catastali saranno rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici". Una notizia che ha colto di sorpresa i parlamentari, anche per la reticenza del centrodestra ad aggiornare i valori del catasto, come richiesto più volte dall'Europa.
Però questo aggiornamento non sarà generale, ma selettivo, perché consisterà come ha spiegato il ministro in "verificare se chi ha fatto le ristrutturazioni edilizie ha aggiornato i valori catastali, come era tenuto a fare. Andremo a vedere, e se i dati non sono stati aggiornati ci saranno benefici a favore dei Comuni"
La legge di bilancio 2024 prevede infatti che chi ha usato il superbonus 110 debba adeguare la rendita catastale, che è il punto di riferimento per il calcolo delle imposte, dall'Imu alle imposte di compravendita. Non a caso, come specifica Giorgetti "L’adeguamento riguarda gli immobili che hanno usufruito del Superbonus al 110 per cento – come previsto dalla legge di bilancio dello scorso anno – e sono esclusi i lavori rimborsati con le detrazioni ordinarie".
Ai proprietari di immobili fantasma saranno inviate lettere di compliance. Se non adempiono, l'Agenzia delle entrate si avvarrà di interventi in surroga attraverso le modalità di cui all'art 1 comma 277 della l. 244/2007 per aggiornare le rendite.
Giorgetti, per la manovra servono risorse
Durante l'audizione davanti alle Commissioni Bilancio per presentare il PSB il ministro Giorgetti ha confermato che la revisione dei conti pubblici dell'Istat "rende più difficile l'obiettivo di crescita del Pil dell'1% nel 2024".
Il ministro ha infatti confermato i timori espressi anche dalla Banca d'Italia e dall'UPB per la crescita del 2024, mentre vengono confermate le previsioni per il 2025 e il 2026. Per la manovra 2025 serviranno risorse che dovranno essere recuperate in primis dal taglio delle spese (ad eccezione della spesa sanitaria).
Nella manovra 2025 saranno confermati il taglio del cuneo fiscale e la tre aliquote dell'Irpef, oltre alle misure per le famiglie. Ma sarà un piano di bilancio che richiederà a tutti di fare dei "sacrifici".
Il capitolo accise
Per quanto riguarda il capitolo accise, che vede già sul piede di guerra le diverse categorie, si tratterà di misure "graduali". Sulle accise per benzina e petrolio infatti "ci sarà un allineamento con gradualità. Probabilmente ci sara' una riduzione sulla benzina e un innalzamento sul gasolio, cercando di evitare contraccolpi su chi lo usa a scopi professionali, lo faremo con gradualita'".
Pensioni, novità in arrivo
Giorgetti non ha parlato del capitolo pensioni nel corso della sua audizione, ma il governo è al lavoro per rivedere le pensioni anche a partire dalla manovra 2025. Con la Manovra 2025 l'obiettivo è quello di sostituire quota 103 (prorogata e ritoccata proprio in extremis un anno fa). Contestualmente, dovrebbe arrivare la proroga anche per Ape sociale e opzione donna.
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